
Anello della Val d’Ayas
Punto di partenza
Lago di Brusson, Brusson · 1290m
Dettagli
Altitudine
2547 m
Dislivello
1639 m
Lunghezza totale
47,1 km
Difficoltà
OC
Terreno
Asfalto, sterrato e sentiero
Periodo consigliato
Maggio
-
Ottobre
Il luogo
Lunga e sfidante, questa avventura in sella alla mountain bike porta alla scoperta di gran parte della Val d’Ayas. L’anello, con partenza a Brusson, segue per buona parte lo storico canale del Ru Courtod, per poi salire fino al Rifugio Grand Tournalin: da qui si scende fino a Saint-Jacques e, percorrendo la strada principale, si chiude il giro della Val d’Ayas.
Come avrete capito, sia per lo sviluppo complessivo che per il livello tecnico richiesto in alcuni passaggi, questa escursione è consigliata solo ai bikers esperti e ben allenati, in grado di affrontare single track, ripide salite e tratti in cui bisogna condurre la bici a spinta.
Neanche a dirlo, la fatica sarà ampiamente ricompensata dai luoghi unici e caratteristici che incontrerete chilometro dopo chilometro, con il panorama maestoso del Massiccio del Monte Rosa sempre all’orizzonte.
In ogni caso, se non ve la sentite di affrontare l’intero itinerario, consigliamo di salire al Col de Joux e seguire il Ru Courtod finchè ne avete voglia, per poi tornare indietro lungo lo stesso tragitto.
Percorso
- Dal laghetto di Brusson, iniziate a salire su asfalto fino al Col de Joux. Poco dopo il parcheggio, svoltate a destra seguendo le indicazioni per il Ru Courtod.
- Superato un primo ripido tratto, prendete la storica mulattiera che segue il canale e attraversa quattordici gallerie artificiali. Siccome non sono illuminate consigliamo di non dimenticare torce, frontaline, o qualsiasi altra fonte di luce riteniate necessaria.
- Usciti dall’ultima galleria, poco prima del pozzo piezometrico, la strada si interrompe ed è necessario condurre a mano la bici sul sentiero a sinistra, che permette di aggirare l’ostacolo e tornare, fortunatamente in breve tempo, sulla via del Ru Courtod.
- Raggiunta la radura del Piano delle Dame, percorrete la poderale in discesa e pedalate per un lungo tratto pianeggiante fino all’Alpe Mezzan.
- Senza deviazioni, inoltratevi nuovamente nel bosco e affrontate gli ultimi chilometri del Ru Courtod, i più tecnici e sfidanti per la presenza di radici e possibili ostacoli (raccomandiamo la massima attenzione per non finire nel canale con un tuffo fuori programma).
- Finalmente lo stretto sentiero si congiunge con la sterrata numero 5 che, guadagnando dislivello, conduce all’Alpe di Nana Inferiore.
- Da qui, continuate a salire sulla traccia e, dopo circa 500 metri, avrete raggiunto il Rifugio Grand Tournalin!
- Dal rifugio potete scendere sulla stessa poderale dell’andata, oppure prendere il sentiero più stretto, tecnico e veloce, che in breve riporta all’Alpe di Nana Inferiore.
- Proseguite a sinistra e successivamente a destra sul sentiero ben segnalato che porta in pochissimo tempo a Saint-Jacques: si tratta di un single track molto tecnico e impegnativo, con tante radici e ostacoli di varia natura, siate cauti e smontate dalla bici se lo reputate opportuno.
- Da Saint-Jacques l’avventura è quasi finita, non vi resta che pedalare lungo il torrente Evancon, in parte su asfalto e in parte su sterrata, per rientrare a Brusson!
La prima parte dell’escursione passa per le 14 gallerie del Ru Courtod: data l’assenza di illuminazione artificiale, consigliamo di attrezzarvi con una torcia o una qualsiasi fonte di luce. I passaggi finali lungo il Ru sono particolarmente tecnici, il sentiero è stretto e presenta radici e altri ostacoli. Infine, prestate attenzione all’ultimo single track che scende a Saint-Jacques: oltre ad essere abbastanza difficile, è utilizzato da molti escursionisti che salgono a piedi.
Itinerario Anello della Val d’Ayas

Le informazioni contenute nella scheda sono soggette ad immancabili variazioni, nessuna indicazione ha valore assoluto. Non è possibile evitare del tutto inesattezze o imprecisioni, in considerazione della rapidità dei cambiamenti ambientali o meteorologici che possono verificarsi. Alpitude declina ogni responsabilità per eventuali cambiamenti, imprevisti ed incidenti subiti dall’utente. Informatevi sulle buone pratiche di sicurezza in mountain bike. Data la natura imprevedibile della montagna, consigliamo sempre di affidarvi ad un professionista certificato.