
Château des Dames
Punto di partenza
Place Moulin, Bionaz · 1981m
Dettagli
Altitudine
3489 m
Dislivello
1723 m
Lunghezza andata
12,2 km
Giorni
Due
Durata andata
8h00
Difficoltà
PD-
Esposizione
Nord-Ovest
Sentieri
9 e 11
Il luogo
Lunga e faticosa, la via che porta allo Château des Dames si alza sulla cresta spartiacque tra la Valpelline e la Valtournenche, attraversando ambienti selvaggi e poco battuti. Partendo dal Lago di Place Moulin, raggiungerete prima il Rifugio Prarayer (dove consigliamo di premiarvi con un buon pasto una volta tornati indietro) e poi il Bivacco Laura Florio, meta finale del primo giorno. Volendo, potete salire ancora per qualche minuto per arrivare sulla cima del Mont Blanc du Créton: da qui, la vista sul Cervino è impareggiabile!
Il giorno seguente, dopo aver affrontato la cresta Sud-Est, sarete in vetta allo Château des Dames dove, oltre al panorama mozzafiato, ad aspettarvi ci sarà la caratteristica campana!
Nonostante non sia particolarmente difficile, l’itinerario presenta alcuni punti potenzialmente molto pericolosi, ad esempio il canalino prima del bivacco, decisamente scivoloso e con la possibilità di scariche dall’alto (da percorrere con estrema cautela in discesa). Durante l’attraversamento della cresta non mancheranno alcuni passaggi di arrampicata, semplici ma su rocce rotte ed instabili. Prestate attenzione sui nevai e sui ghiacciai in quanto ci sono delle zone molto crepacciate. Se non siete esperti alpinisti, consigliamo caldamente di contattare una guida alpina.
Percorso
- Dal parcheggio, costeggiate il Lago di Place Moulin e portatevi al Rifugio Prarayer.
- Da qui, seguite il sentiero 11 fino all’Alpe Bella Tsa, oltre il quale dovrete proseguire verso destra.
- Raggiunta la morena, risalitela completamente, per poi mettere piede sul Ghiacciaio des Dames: dopo il primo semplice tratto, in cui dovrete prestare attenzione solo ad alcuni crepacci ben visibili, segue il passaggio nel canalino alla destra di una parete formata da rocce rossastre; qui bisogna procedere con cautela, in quanto il terreno è molto scivoloso e c’è la possibilità di scariche dall’alto.
- Superato questo tratto, portatevi ai nevai al di sotto del Bivacco Laura Florio, facendo attenzione alle rocce molto instabili. Per raggiungere il bivacco, potete risalire attraverso i nevai, oppure affrontare le rocce e gli sfasciumi cedevoli.
- Raggiunto il Bivacco Florio al Col du Créton, avrete concluso la prima tappa. Volendo, potete continuare sulla cresta rocciosa per circa 15 minuti e conquistare il Mont Blanc du Créton: da qui la vista è davvero mozzafiato!
- Il giorno successivo riprendete il cammino, salendo per qualche metro e tagliando orizzontalmente la parete Ovest del Mont Blanc du Créton.
- Giunti al Col des Dames, avanzate ancora e, facendo attenzione ad alcuni crepacci, guadagnate la cima della dorsale Sud-Est della nostra meta.
- Percorsa tutta la cresta, con anche alcuni passaggi di arrampicata (prestate cautela in quanto le roccette sono rotte ed instabili), avrete raggiunto la vetta dello Château des Dames!
- Per la discesa, seguite lo stesso percorso dell’andata.
Attenzione ad alcuni crepacci, ben visibili, sul Ghiacciaio des Dames. Prestate particolare attenzione, soprattutto in discesa, nel canalino di accesso alla parte finale della via in quanto si passa su terreno molto scivoloso e potrebbero esserci scariche dall’alto. Proseguite con cautela sia nel nevaio finale, in quanto potrebbero esserci dei crepacci, sia sulla cresta, in quanto formata da rocce rotte e sfasciumi instabili.
Itinerario Château des Dames

Le informazioni contenute nella scheda sono soggette ad immancabili variazioni, nessuna indicazione ha valore assoluto. Non è possibile evitare del tutto inesattezze o imprecisioni, in considerazione della rapidità dei cambiamenti ambientali o meteorologici che possono verificarsi. Alpitude declina ogni responsabilità per eventuali cambiamenti, imprevisti ed incidenti subiti dall’utente. Informatevi sulle buone pratiche di sicurezza dell’alpinismo e sulla sicurezza specifica delle vie ferrate. Data la natura imprevedibile della montagna, consigliamo sempre di affidarvi ad un professionista certificato.