
Ciarforon Parete Nord
Punto di partenza
Pont, Valsavarenche · 1956m
Dettagli
Altitudine
3642 m
Dislivello
1703 m
Lunghezza andata
8,2 km
Giorni
Due
Durata andata
7h
Difficoltà
AD+
Esposizione
Nord
Sentieri
1, ometti di pietra e bolli gialli
Il luogo
Dalla caratteristica forma a panettone, il Ciarforon svetta sul fondo della Valsavarenche ed è, con buona ragione, una delle mete alpinistiche più ambite all’interno del Parco Nazionale del Gran Paradiso. Il suo versante Nord, infatti, è una classica parete verticale di ghiaccio e neve, perfetta per gli amanti dell’arrampicata su questi terreni. Ovviamente, la via è adatta solo a chi ha un’ottima esperienza, capacità di valutazione e una grande preparazione fisica; oltre a questo, sarà necessaria tutta l’attrezzatura da ghiaccio, insieme ad una corda di almeno 60 metri per la discesa. Consigliamo di rivolgervi ad una guida alpina.
Per affrontare al meglio l’ascesa, potete pernottare al Rifugio Vittorio Emanuele II (ricordatevi di prenotare con anticipo) in modo da affrontare la scalata nelle migliori condizioni possibili grazie al rigelo notturno. Purtroppo, complice il riscaldamento climatico, il ghiaccio sulla parete si sta assottigliando di anno in anno: basti pensare che, una volta, nella parte centrale della via era presente un grandissimo ed imponente seracco pensile, oggi del tutto esaurito. In ogni caso, le difficoltà sono sempre mediamente alte, sia nella salita, dove si risale con pendenze tra i 40 e i 50 gradi (qualche metro addirittura a 60) sia in discesa. Questa avviene sulla cresta Nord-Est, considerata la via normale del Ciarforon: il percorso è di difficile intuizione e saranno necessarie due o tre doppie calate.
Detto questo, la conquista della mitica Nord del Ciarforon saprà regalarvi emozioni davvero forti, sia per l’avvincente scalata, sia per il panorama mozzafiato una volta raggiunta la cima.
Percorso
- Dal parcheggio, raggiungete il Rifugio Vittorio Emanuele II, meta finale del primo giorno.
- Il mattino seguente, riprendete il cammino, tendendo alla vostra sinistra il Lago di Moncorvè. Ora, invece di seguire la traccia che porta alla Tresenta, puntate verso Sud e risalite la morena, facendovi guidare da alcuni ometti e da leggere tracce.
- Giunti al Ghiacciaio del Moncorvè, attraversatelo facendo attenzione ad alcuni crepacci e affrontando dei dossi nevosi, fino a portarvi all’attacco della via, all’incirca al centro della parete.
- I percorsi possibili sono tanti e vanno valutati sul momento a seconda delle condizioni. In generale, dovrete affrontare ripidi pendii glaciali (45-50 gradi) passando o alla destra di alcune roccette affioranti o alla sinistra, stando a ridosso della parete rocciosa (questo secondo caso è consigliato in caso di scarso innevamento).
- Segue un canalino molto ripido ma breve (3 metri circa a 65 gradi), che conduce alla parte sommitale della via.
- Risalite ancora il ripido pendio fino a che questo non spiana: siete arrivati in vetta al Ciarforon!
- La discesa avviene sulla via normale del Ciarforon, ovvero seguendo la cresta Nord-Est: scendere è abbastanza complicato e “ragionato”, trovare i giusti passaggi non è semplicissimo. In ogni caso, si scende con alcune calate in doppia.
Lunga e faticosa parete di ghiaccio: sarà necessaria esperienza, prestanza fisica, capacità di valutazione e tutto il materiale adatto a questo tipo di pareti. Consigliamo di rivolgervi ad una guida alpina. La discesa è abbastanza complessa e saranno necessarie alcune calate in doppia (corda da 60 metri). Fate attenzione su Ghiacciaio del Moncorvè, in quanto presenta alcuni crepacci.
Itinerario Ciarforon Parete Nord

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