
Gran Paradiso
Punto di partenza
Pont, Valsavarenche · 1956m
Dettagli
Altitudine
4061 m
Dislivello
2076 m
Lunghezza andata
9,1 km
Durata andata
8h00
Difficoltà
BSA
Esposizione
Nord-Ovest
Periodo consigliato
Marzo
-
Maggio
Il luogo
Il Gran Paradiso, unico 4000 interamente italiano, non ha sicuramente bisogno di presentazioni. Si tratta senza ombra di dubbio di uno dei monti più famosi dell’intero arco alpino, tanto che in suo onore è stato istituito il primo Parco Nazionale Italiano.
Data la relativa facilità della via, il Gran Paradiso è solitamente il primo dei grandi giganti delle Alpi ad essere affrontato. Nella sua versione invernale, il percorso rimane uguale a quello della Via Normale, anche se, ovviamente, la neve rende più faticosa la salita. Oltre a questo, l’enorme dislivello, i pendii ripidissimi, il tratto in cresta molto esposto e alcune zone crepacciate potrebbero mettere in difficoltà anche gli Alpituder più esperti e, per questo, potrebbe essere molto utile farsi accompagnare da una guida alpina.
In ogni caso, una volta raggiunta la famosa Madonna di vetta, godrete di un panorama davvero mozzafiato su tutta la Valle d’Aosta. Inoltre, la discesa si svolge solitamente su neve in ottime condizioni: il divertimento è garantito!
Volendo, potrete dividere l’itinerario in due giorni dormendo al Rifugio Vittorio Emanuele II: consigliamo di prenotare con anticipo il pernottamento.
Percorso
- Lasciata l’auto, oltrepassate il torrente Savara e prendete il sentiero ben segnalato che porta al Rifugio Vittorio Emanuele II e seguitelo.
- Raggiunto il rifugio, potete scegliere se fermarvi per una notte o continuare fino alla cima.
- In ogni caso, puntate verso Nord-Est e, con un lungo traverso in leggera salita, raggiungete il canalone del Ghiacciaio del Gran Paradiso ed attraversatelo seguendo le tracce a destra.
- Arrivati al ripido pendio del ghiacciaio, salite per 300 metri per raggiungere un’ampia spalla dalla quale parte un percorso tutto curve che permette di risalire un ripidissimo pendio glaciale che conduce alla famosa Schiena d’Asino.
- Superate la dorsale, puntando verso l’evidente meta e passando alla base della Becca di Moncorvè.
- Prendete quota fino ad un colletto: qui, lasciate gli sci e attaccate la cresta finale: il tratto è semplice e abbastanza breve ma, essendo molto esposto, è richiesta la massima cautela.
- Al termine della cresta raggiungete la Madonnina: avete conquistato la vetta del Gran Paradiso!
- La discesa avviene sullo stesso itinerario della salita.
Fate attenzione ai crepacci sul ghiacciaio. Massima attenzione nell'ultimo tratto perché super esposto: potrete assicurarvi grazie ad un chiodo e alcuni spit. Piccozza e ramponi sono necessari. Consigliatissima (se non d’obbligo) una guida alpina, soprattutto se è il vostro primo 4000 scialpinistico.
Itinerario Gran Paradiso

Le informazioni contenute nella scheda sono soggette ad immancabili variazioni, nessuna indicazione ha valore assoluto. Non è possibile evitare del tutto inesattezze o imprecisioni, in considerazione della rapidità dei cambiamenti ambientali o meteorologici che possono verificarsi. Alpitude declina ogni responsabilità per eventuali cambiamenti, imprevisti ed incidenti subiti dall’utente. Informatevi sulle le buone pratiche di sicurezza dello scialpinismo. Data la natura imprevedibile della montagna, consigliamo sempre di affidarvi ad un professionista certificato. Ricordiamo infine che dal 1° gennaio 2022 è obbligatorio essere muniti di Artva, pala e sonda.