
Grivola | Via Normale
Punto di partenza
Cretaz, Cogne · 1478m
Dettagli
Altitudine
3969 m
Dislivello
2532 m
Lunghezza andata
9,0 km
Giorni
Due
Durata andata
8h00
Difficoltà
PD
Esposizione
Sud-Ovest
Sentieri
25, 25B, 26, ometti di pietra e bolli gialli
Il luogo
La Grivola è senza alcun dubbio una delle vette più belle, famose e riconoscibili dell’intero arco alpino. La sua forma elegante e maestosa ha ispirato diversi poeti, uno su tutti Giosuè Carducci, rimasto affascinato dall’imponente versante Nord. La Grivola, con i suoi 3969 metri di altitudine, è la seconda montagna più alta interamente in territorio italiano e si trova sulla catena spartiacque tra la Val di Cogne e la Valsavarenche.
La via per scalare questa mitica vetta parte da Cretaz, dal quale si raggiunge, in circa cinque ore, il Bivacco Gratton, meta finale del primo giorno: qui, consigliamo di dare un’occhiata alle vicine catene che permettono di scendere al Ghiacciaio del Trajo, in quanto al mattino, quando il sole non si è ancora levato, potrebbe essere difficile capire quali sono i passaggi da seguire.
Il tratto sul ghiacciaio è, invece, molto facile, con solamente alcuni crepacci (ben visibili) a cui fare attenzione. La via vera e propria è formata da una lunga arrampicata su terreno friabile e franoso, che risale gran parte della parete Est della Grivola conducendo alla cresta Nord-Est. Da lì, si raggiunge facilmente la vetta, dal quale si apre un panorama sensazionale su tutta la Valle d’Aosta.
L’itinerario è lunghissimo e adatto solo a chi gode di un’ottima forma fisica. Data la natura della roccia, l’ascesa va affrontata solo da alpinisti esperti e con dimestichezza su terreni instabili (leggete le nostre precauzioni). Decisamente consigliato contattare una guida alpina.
Percorso
- Lasciata l’auto, seguite l’itinerario che porta a Punta Pousset fino al bivio finale del sentiero 26: qui, invece di svoltare a destra, dovrete girare a sinistra. Dopo un tratto in pietraia, sarete al Col Pousset, su cui è posto il Bivacco Gratton, meta finale del primo giorno.
- Il mattino seguente, riprendete il cammino, portandovi in poco tempo alle catene che permettono di raggiungere il Ghiacciaio del Trajo.
- Con un lungo traverso in leggera salita, oltrepassate il ghiacciaio (pochi crepacci facilmente visibili) puntando alla lingua nevosa più alta sulla parete della Grivola, all’incirca sotto la verticale della vetta.
- Portatevi in cima al cono nevoso e attaccate la costola della parete, prima in traversata verso sinistra, poi risalendo tutta la parete, spostandovi gradualmente verso destra. La via è segnalata da alcuni bolli gialli.
- Quando sarete quasi sotto la punta, la via si sposta nettamente verso destra, per poi risalire un canalino che conduce alla cresta Nord-Est. In ogni caso, tutti i passaggi non sono obbligatori, sta alla vostra esperienza e al vostro giudizio capire quali siano quelli più sicuri ed efficaci per salire.
- Ormai non vi rimane che seguire il filo di cresta e avrete conquistato la Grivola, dove è posta una croce di vetta!
- Per la discesa, seguite lo stesso percorso dell’andata: si possono effettuare alcune calate nei tratti prima dell’attacco.
Via molto lunga. Il tratto sul Ghiacciaio del Trajo non presenta grossi pericoli, se non alcuni crepacci solitamente ben visibili. La via invece è composta da una lunga scalata su roccia friabile e un po’ pericolosa: ovviamente, è necessaria tutta l’attrezzatura per questo tipo di pareti e, data la franosità della roccia, consigliamo di non affrontare l’ascesa se ci sono tante cordate in simultanea. In generale, richiede grande esperienza su terreni friabili e conoscenze alpinistiche.
Itinerario Grivola | Via Normale

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