Via alpinistica della Punta Garin da Pila in Valle d'Aosta
Foto di Brusa

Punta Garin

Punto di partenza

Parcheggio Gorraz, Pila · 1865m

Dettagli

  • Altitudine

    3448 m

  • Dislivello

    1820 m

  • Lunghezza andata

    9,1 km

  • Giorni

    Due

  • Durata andata

    7h

  • Difficoltà

    AD-

  • Esposizione

    Sud-Ovest

  • Sentieri

    102, 18 e ometti di pietra

Il luogo

Situata in un angolo remoto della Val di Cogne, la Punta Garin è considerata la sorella minore del Mont Emilius: proprio per questo, la vetta è, a torto, poco frequentata. Le vie per conquistare la cima sono molte, tutte lunghe, faticose e di media difficoltà; qui descriveremo la salita che parte da Pila. Il percorso passa per l’accogliente Rifugio Arbolle, dove potrete spezzare l’itinerario (ricordatevi di prenotare in anticipo il pernottamento). In alternativa, sarà possibile terminare la prima tappa al Bivacco Nebbia, posto poco al di sotto del Col Garin: il bivacco è dotato di pochi posti letto ma, essendo la zona poco battuta, solitamente si trova posto.

Una volta raggiunto il Lago Garin, l’ascesa si fa più complessa, in quanto si risale attraverso sfasciumi e detriti instabili e franosi. Fortunatamente, una volta giunti in cresta, la qualità della roccia diventa decisamente migliore. La via diventa una bella scalata, in cui si alternano semplici passaggi di arrampicata, tratti leggermente più complessi di II grado e un diedro con tetto finale di grado III+.

Dalla cima, il panorama si apre su molti giganti della Valle d’Aosta, con menzione particolare per la Grivola, il Gran Paradiso e il vicinissimo Mont Emilius.

Percorso

  • Dal parcheggio di Pila, prendete il sentiero per il Rifugio Arbolle e raggiungetelo: qui, potrete far finire la prima tappa, ricordatevi di prenotare il pernottamento.
  • Una volta lì, dopo la classica pausa di rito, proseguite nel vallone di Arbolle, seguendo lo stesso percorso della via normale dell’Emilius.
  • Al bivio, svoltate a destra sul sentiero 18 e risalite fino al Col Garin. Da qui, scendete fino al Bivacco Nebbia: se non avete spezzato l’itinerario al Rifugio Arbolle, il bivacco rappresenta l’arrivo del primo giorno.
  • Proseguite fino al vicino Lago Garin e, da lì, salite lungo il versante Ovest della Punta Garin, affrontando con fatica sfasciumi e detriti un po’ instabili.
  • A un certo punto, quando sarà evidente, iniziate un traverso verso destra, raggiungendo agevolmente la spalla quotata 3200 metri.
  • Attaccate la cresta, dove la qualità della roccia migliora nettamente rispetto a prima. La via prosegue con semplici passaggi di arrampicata, con i quali si superano alcune placche.
  • Oltrepassato un torrione con tratti di II grado, affrontate un diedro con tanto di tetto finale (grado III+). Una volta in cima, non vi resta che seguire la facile cresta e avrete raggiunto la cima della Punta Garin!
  • Per la discesa potete seguire lo stesso itinerario dell’andata.
Alcune precauzioni

Fate attenzione al tratto che porta dal Lago Garin fino alla spalla a quota 3200 metri in quanto si risale tra sfasciumi e detriti instabili e franosi. I passaggi di arrampicata arrivano massimo al III+ (tetto in uscita dal diedro): con tutta l’attrezzatura e la dovuta cautela, non dovrebbero risultare particolarmente pericolosi.

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Itinerario Punta Garin

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