
Rifugio Fallère
Punto di partenza
Vetan, Saint-Pierre · 1777m
Dettagli
Altitudine
2385 m
Dislivello
643 m
Lunghezza andata
4,7 km
Durata andata
2h30
Difficoltà
MR
Esposizione
Sud
Periodo consigliato
Gennaio
-
Marzo
Il luogo
Grande classico estivo, il Rifugio Fallère, per quanto è conosciuto, non avrebbe quasi bisogno di presentazioni. In ogni caso, se durante la bella stagione è una meta molto battuta e affollata, il discorso cambia in inverno, con il rifugio chiuso e la pace che regna sovrana.
La ciaspolata per raggiungere la struttura è semplice ma con un buon dislivello da superare. Inoltre, se la neve è abbondante, sarà necessario far ricorso alle vostre capacità di orientamento.
Se invece l’innevamento non è eccessivo, a guidarvi durante il percorso saranno le tante statue del Museo a Cielo Aperto, realizzate dallo scultore e proprietario del rifugio Siro Viérin.
Percorso
- Lasciata l’auto, prendete il sentiero ben segnalato per il rifugio e portatevi nel bel pianoro poco sopra Vetan.
- Superata l’Alpe Chatelanaz, seguite la traccia puntando in direzione Nord, verso l’alpeggio di Grand Arpilles, già visibile dal basso.
- Una volta lì, svoltate a destra sul tracciato 13 (o trovando la via migliore in assenza di tracce). Successivamente, piegate a sinistra e risalite senza troppi problemi nel vallone: qui si trovano tantissime statue di legno di Siro Viérin (sempre che non siano sepolte dalla neve).
- Ormai ci siete, non vi resta che proseguire a vista e, con un ultimo sforzo, avrete raggiunto il Rifugio Fallère!
Itinerario Rifugio Fallère

Le informazioni contenute nella scheda sono soggette ad immancabili variazioni, nessuna indicazione ha valore assoluto. Non è possibile evitare del tutto inesattezze o imprecisioni, in considerazione della rapidità dei cambiamenti ambientali o meteorologici che possono verificarsi. Alpitude declina ogni responsabilità per eventuali cambiamenti, imprevisti ed incidenti subiti dall’utente. Informatevi sulle le buone pratiche di sicurezza in montagna con le ciaspole. Data la natura imprevedibile della montagna, consigliamo sempre di affidarvi ad un professionista certificato. Ricordiamo infine che dal 1° gennaio 2022 è obbligatorio essere muniti di Artva, pala e sonda.