
La Tresenta
Punto di partenza
Pont, Valsavarenche · 1956m
Dettagli
Altitudine
3609 m
Dislivello
1660 m
Lunghezza andata
8,9 km
Giorni
Uno
Durata andata
5h30
Difficoltà
F
Esposizione
Nord-Ovest
Sentieri
1 e ometti di pietra
Il luogo
Situata nel Parco Nazionale del Gran Paradiso, tra la Valsavarenche e il Piemonte, la Tresenta rappresenta una semplice ed appagante salita alpinistica. La via passa per il Rifugio Vittorio Emanuele II, dove potrete pernottare dividendo l’ascesa in due giorni. Da qui, si sale facilmente e senza possibilità di errore fino a ciò che resta del Ghiacciaio del Moncorvè, alla base dell’imponente piramide che forma la vetta. Le vie di salita principali sono due, una sul versante Nord e l’altra sul versante Ovest: noi qui abbiamo descritto quella che sale sulla parete settentrionale, da preferire ad inizio stagione in condizioni di neve dura e ghiaccio.
Le difficoltà, come detto, sono modeste, anche se i ripidi pendii glaciali potrebbero mettervi alla prova e la grande presenza di sfasciumi e detriti rendono alcuni punti instabili e pericolosi. Se non siete alpinisti esperti rivolgetevi ad una guida alpina.
Dalla cima si gode di una splendida vista sui vicini Gran Paradiso e Ciarforon, oltre che su molti altri giganti valdostani.
Percorso
- Dal parcheggio, prendete il sentiero 1 e raggiungete in circa due ore il Rifugio Vittorio Emanuele II.
- Una volta lì, tenete il lago alla vostra sinistra e seguite la traccia che risale la cresta morenica e che porta, dopo un lungo tratto pianeggiante, al Ghiacciaio del Moncorvè.
- Qui avrete due possibilità di salita, da scegliere con attenzione in base alle condizioni dei pendii e del ghiacciaio: normalmente, in presenza di neve dura o ghiaccio, si passa dal versante Nord (come descriveremo qui sotto), altrimenti, in assenza di neve, è preferibile salire dal versante Ovest. Detto questo, seguiamo la via della parete Nord.
- Puntate al Colle del Gran Paradiso, affrontando un ripido pendio glaciale sulla sinistra, per poi compiere un traverso verso destra.
- Raggiunta la cima della cresta Nord, avanzate verso l’evidente meta: fate attenzione in quanto si passa su detriti instabili (e neve).
- Giunti ad uno sbarramento roccioso, potete superarlo con facili ma esposti passaggi di arrampicata (I e II grado). Non vi resta che proseguire e avrete conquistato la cima della Tresenta!
- Per la discesa potete seguire lo stesso itinerario della salita oppure scendere dal versante Ovest.
Prestate attenzione al terreno detritico e franoso, specialmente nella cresta sommitale.
Itinerario La Tresenta

Le informazioni contenute nella scheda sono soggette ad immancabili variazioni, nessuna indicazione ha valore assoluto. Non è possibile evitare del tutto inesattezze o imprecisioni, in considerazione della rapidità dei cambiamenti ambientali o meteorologici che possono verificarsi. Alpitude declina ogni responsabilità per eventuali cambiamenti, imprevisti ed incidenti subiti dall’utente. Informatevi sulle buone pratiche di sicurezza dell’alpinismo e sulla sicurezza specifica delle vie ferrate. Data la natura imprevedibile della montagna, consigliamo sempre di affidarvi ad un professionista certificato.