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Gran San Bernardo
Arp du Bois
Semplice e breve, la ciaspolata verso l’Arp du Bois è l’ideale per le primissime esperienze con le racchette da neve. L’itinerario è, infatti, sempre ben battuto e privo di pericoli, con un dislivello modesto ma comunque sufficiente a fare un po’ di sana fatica. Il percorso è immerso in un ambiente magico, tra i boschi, le radure e i caratteristici alpeggi della Coumba Freida, dove il panorama si apre maestoso su imponenti cime come il Créton du Midi e il Grand Combin. I più esperti, invece di fermarsi qui, potranno proseguire verso mete più impegnative, come il Col Serena.

Gran San Bernardo
Colle del Gran San Bernardo
Chiuso alle auto durante la stagione invernale, il Colle del Gran San Bernardo non perde nulla del suo fascino e può essere raggiunto con una bella e sfidante ciaspolata. Il percorso verso il celebre valico alpino presenta un dislivello abbastanza impegnativo e, pur non essendo lunghissimo, è consigliato solo a chi è già esperto con le racchette da neve: alcuni punti potrebbero essere soggetti a valanghe e, specialmente nel tratto sotto Fonteinte, potrebbero servire i ramponi. In ogni caso, il tragitto è molto divertente e variegato e, arrivati alla meta, verrete ripagati dall’incredibile ospitalità dell’Hospice, aperto tutti i giorni da oltre 1000 anni. La grande statua di San Bernardo, il lago ghiacciato e un’atmosfera quasi immobilizzata nel tempo fanno del confine italo-svizzero uno dei luoghi più affascinanti e unici della Valle d’Aosta.

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Col Serena
Classicissima invernale, il Col Serena è una meta molto ambita dagli ski-alpers e, negli ultimi anni, anche dai ciaspolatori. Il valico, situato al confine tra la Valle del Gran San Bernardo e la Valdigne, offre un panorama a 360 gradi che, siamo sicuri, non vi lascerà delusi: dai vicini Mont Velan e Rutor alla più lontana catena del Monte Bianco, passando per tutte le vallate sottostanti, la vista qui è davvero impareggiabile! L’itinerario, nonostante sia abbastanza atletico, non presenta particolari pericoli o passaggi tecnicamente difficili ed è, proprio per questi motivi, decisamente frequentato. Fate comunque attenzione nei pendii finali in caso di neve non assestata: anche sulle montagne più sicure il pericolo valanghe è sempre dietro l’angolo.

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Conca di By
Tanto frequentata nel periodo estivo quanto solitaria e selvaggia durante l’inverno, la Conca di By è un affascinante avvallamento poco sopra Ollomont, ai piedi del maestoso Grand Combin. La ciaspolata per arrivare fin lassù è breve ma decisamente intensa, con la salita ripida e il dislivello concentrato in pochi chilometri. Inoltre, non vanno sottovalutate le condizioni nivologiche, che devono essere perfette per affrontare la parte finale del percorso nei pressi di Casa Farinet: a causa della particolare conformazione della dorsale, non sono rari gli accumuli nevosi e, se il manto non è compatto, sconsigliamo fortemente di proseguire. Nonostante questo, la conca di By è un must per qualsiasi ciaspolatore. Il piccolo villaggio circondato dai monti dona un senso di pace e tranquillità molto rari al giorno d’oggi e giustifica appieno la fatica fatta per raggiungerlo.

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Monte Paglietta
A torto poco conosciuto, il Monte Paglietta svetta sopra Etroubles e Saint-Oyen ed è una delle cime più panoramiche dell’intera Valle del Gran San Bernardo. La breve ma impegnativa ciaspolata metterà a dura prova gambe e fiato ma, vista la sicurezza dell’itinerario, può essere affrontata da chiunque: gli ampi pendii e i fitti boschi, infatti, rendono questa escursione perfetta anche dopo abbondanti nevicate. Ovviamente non sottovalutate mai la montagna e prestate comunque la massima attenzione sulla cresta terminale! Inoltre, nei passaggi all’interno del bosco dovrete essere bravi ad orientarvi perché, come detto, essendo la meta poco frequentata, capita talvolta di non trovare tracce evidenti da seguire. Insomma, il Monte Paglieta è una bella sfida e un’avventura nella parte più selvaggia della Valle d’Aosta!

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Plan Puitz
Semplice e per nulla pericolosa, la ciaspolata verso le fortificazioni in grotta di Plan Puitz è l’occasione perfetta per unire sport, natura e storia. L’itinerario, infatti, attraversa i bei boschi di abete di Saint-Oyen per raggiungere le difese costruite durante la Prima Guerra Mondiale: queste sono accessibili liberamente ma, visto il pericolo di crolli, ne sconsigliamo l’esplorazione. Di per sé, l'escursione non presenta alcuna difficoltà ed è adatta anche ai neofiti delle racchette da neve: il poco dislivello da percorrere permette anche ai meno allenati di ammirare gli stupendi paesaggi innevati della Coumba Freida. Insomma, questa è l’occasione ideale per una giornata diversa dal solito!

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Rifugio Chaligne
Semplice e piacevole, la ciaspolata che porta alla scoperta del Rifugio Chaligne nella sua versione invernale è perfetta per i neofiti e per chi vuole godersi qualche ora di relax sulle racchette da neve. Il percorso, assolutamente privo di rischi, passa attraverso gli alpeggi, i boschi e i pascoli della zona: noi vi consigliamo la via più classica ma, essendo la meta già in vista fin dall’inizio, potrete scegliere liberamente l’itinerario migliore! Dal rifugio, sfortunatamente chiuso in inverno, la vista è notevole: si spazia dai lontani Cervino ed Emilius fino ai più vicini Grand Combin e Mont Velan.

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Tête de Crévacol
Dal dislivello decisamente elevato, la ciaspolata che porta sulla Tête de Crévacol rappresenta l’allenamento perfetto per tutti i racchettatori in cerca di una bella sfida. Tra brevi traversi, pendii ripidi e una comoda cresta, qui potrete affinare la vostra tecnica e la vostra resistenza, il tutto senza grossi pericoli. Ad essere sinceri, l’unico rischio riguarda gli sciatori del comprensorio di Crévacol: fate attenzione a non invadere le piste! Una volta raggiunta la cima, la vostra fatica sarà ripagata da una vista impareggiabile sui giganti della Valle d’Aosta: non dimenticatevi di portare la macchina fotografica!

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Vallone di Menouve
Selvaggio e poco frequentato, il Vallone di Menouve è una perla nascosta sopra il villaggio di Etroubles, l’ideale per chi in montagna cerca pace, ambienti incontaminati e sana fatica! La ciaspolata per scoprire questa vallata, infatti, è lunga e dal dislivello sfidante, adatta solo a chi ha già un minimo di allenamento nelle gambe. Inoltre, data la conformazione particolare del territorio (in modo particolare nei tratti finali), dovrete valutare con moltissima attenzione le condizioni del manto nevoso: consigliamo quindi l’escursione solo a chi ha già un’ottima esperienza. La destinazione finale è l’Alpe Tsa Nouva, situata nell’anfiteatro terminale del vallone. Circondata da autentici giganti, l’alpeggio è il punto panoramico perfetto sul Mont Velan e su tante altre cime della zona.