Ciaspole
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Mont Avic e Valle Centrale
Bec Barmasse & Mont Ros
All’apparenza molto impegnativa, la ciaspolata verso la Bec Barmasse e il vicino Mont Ros è in realtà una bella avventura alla portata di tutti i racchettatori. La lunghezza complessiva non è eccessiva e, con un po’ di buona volontà e di fatica, l’itinerario vi porterà alla conquista di due cime basse ma estremamente panoramiche. Inoltre, l’assenza di pericoli e di passaggi rischiosi rende l’escursione ideale per i neofiti in cerca di una bella sfida. Per il ritorno potrete tornare sui vostri passi oppure, come consigliamo, scendere per il vallone del Raty e completare un interessante giro ad anello. Attenzione, qualunque sia la vostra decisione, non scendete nella valle tra il Mont Ros e la Bec Barmasse: ad attendervi ci sarà solo un dirupo!

Mont Avic e Valle Centrale
Cima della Gran Rossa
L’itinerario che porta alla Gran Rossa, con i suoi 2865 metri di altitudine, è senza ombra di dubbio una delle ciaspolate più dure e sfidanti nell’area del Mont Avic. Qui, nonostante non ci siano passaggi particolarmente rischiosi, è richiesta buona esperienza, capacità di valutazione delle condizioni nivologiche e, soprattutto, una buona forma fisica! Il dislivello, infatti, è molto elevato e si concentra quasi totalmente nella seconda parte del percorso, con salite ripide e decisamente impegnative. In ogni caso, non fatevi scoraggiare: una volta conquistata la vetta verrete ripagati da un panorama incredibile che spazia dal Cervino al Massiccio del Monte Rosa, fino alle pianure piemontesi; una vista a 360 gradi impossibile da dimenticare!

Mont Avic e Valle Centrale
Cimetta Rossa
La Cimetta Rossa, montagna di casa del comprensorio sciistico di Champorcher, domina il paese dall’alto e regala un panorama mozzafiato sulla valle sottostante e sui tanti giganti della zona. L’itinerario con le ciaspole è l’esempio dell’allenamento perfetto, con un notevole dislivello e tanti chilometri da percorrere: una sfida da non lasciarsi sfuggire! Volendo, è possibile accorciare notevolmente il percorso passando per la ski-area (ovviamente facendo attenzione agli sciatori). Noi qui vi proponiamo il percorso più lungo ma sicuramente più piacevole e wild, che passa dal Rifugio Dondena aggirando le piste di sci.

Mont Avic e Valle Centrale
Col du Lac Blanc
Classica ciaspolata della zona, la salita al Col du Lac Blanc è breve ma intensa: l’esempio perfetto di un buon allenamento! L’ascesa, nonostante sia piuttosto ripida in alcuni tratti, rimane sempre sicura, anche se è necessaria la dovuta attenzione nel passaggio finale, soprattutto in caso di scarsa visibilità. Volendo, dal colle potete proseguire e scendere al Rifugio Barbustel, chiuso ma super consigliato se cercate qualche ora di relax in un ambiente puro e solitario come quello del Parco Regionale del Mont Avic. Lungo il percorso passerete per il Ristoro del Lago Muffé, vicino all’omonimo lago: il locale rimane aperto durante tutta la stagione invernale ed è il punto d’appoggio ideale per una pausa o, al ritorno, per premiarsi dopo le fatiche!

Mont Avic e Valle Centrale
Rifugio Barbustel
Grande classico estivo, il Rifugio Barbustel è purtroppo chiuso durante i mesi invernali, ma non per questo perde il suo fascino. Anzi, la calma e la serenità di questo ambiente magico, con i vicini laghi innevati e il panorama grandioso sul Massiccio del Monte Rosa, sapranno regalarvi una giornata indimenticabile sulle racchette da neve. La ciaspolata è adatta a tutti, con un discreto dislivello ma priva di passaggi rischiosi. Un po’ di forza di volontà e un minimo di allenamento saranno sufficienti per risalire fino al Col du Lac blanc e, una volta lì, scendere sul versante opposto per raggiungere il Barbustel. Se non potete proprio rinunciare ad un buon pranzo in alta quota, vi consigliamo di fermarvi al Ristoro del Lago Muffé, perfetto per premiarsi dopo le fatiche dell’escursione!

Mont Avic e Valle Centrale
Rifugio Dondena
Poco impegnativa ma molto suggestiva, la ciaspolata che vi porterà fino al Rifugio Dondena attraversa buona parte della Valle di Champorcher. Il rifugio è il punto d’appoggio ideale per tutti coloro che vogliono proseguire verso altre mete, ad esempio il Lago Miserin e la Gran Rossa. Nonostante la sua semplicità, il tratto sotto le pareti del Mont Ros e della Bec Barmasse è da percorrere con molta attenzione in quanto è soggetto a valanghe: valutate le condizioni nivologiche ed evitate l’escursione dopo abbondanti nevicate. Una volta arrivati al rifugio, aperto anche durante la stagione invernale, non perdete l’occasione di provare un buon pasto in alta quota!