Scialpinismo

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Gran San Bernardo

Aiguille des Sasses

Dal grande dislivello e con passaggi tecnici e difficili, l’itinerario che porta all’Aiguille des Sasses, una bella punta situata al confine con la Svizzera, non è sicuramente da sottovalutare! Dati alcuni tratti molto ripidi, tra cui un canalone spesso soggetto a valanghe, l’escursione va effettuata in condizioni nivologiche ideali. Viste le premesse, non possiamo che consigliare l’ascesa solo agli scialpinisti esperti e in ottima forma fisica. Durante tutti gli ultimi tratti, godrete di un panorama notevole su tutte le grandi cime valdostane, Monte Bianco compreso. Inoltre, dall’incantevole pianoro finale fino alla vetta si attraversano ambienti innevati davvero grandiosi! Tutte le fatiche per raggiungere la meta saranno ben ripagate dalla lunga e varia discesa che, dopo un primo tratto abbastanza impegnativo adatto solo a skialpers navigati, diventa una piacevole sciata nei territori immacolati di Saint-Rhemy.

Medio · BS · Durata andata 3h30

Gran Paradiso

Becca di Giasson

La Becca di Giasson è una vetta decisamente panoramica nel cuore della Valgrisenche. Poco frequentata in estate, la cima diventa un vero e proprio classico della zona durante la stagione invernale soprattutto grazie agli ambienti selvaggi che si vanno ad attraversare e alla lunghissima discesa su pendii mantenuti in ottime condizioni dalla favorevole esposizione a Nord. In ogni caso, la via è molto lunga e faticosa, soprattutto visti i lunghi pianori nella fase di avvicinamento alla vetta, e passa per alcuni punti potenzialmente pericolosi, ad esempio sotto le pareti della Punta Barmaverain e durante la cresta: vi invitiamo a leggere le nostre precauzioni. Con una breve deviazione dall’itinerario principale, arriverete al Rifugio Chalet de l’Epée, il luogo perfetto per una pausa in vista della salita o per premiarvi a fine escursione! Il rifugio è aperto tutti i weekend da aprile fino all’apertura definitiva a fine maggio in vista della stagione estiva. Ricordiamo che fino ad aprile la strada della Valgrisenche viene chiusa a Bonne, perciò consigliamo questo percorso scialpinistico solo nel periodo primaverile.

Medio · BS · Durata andata 5h

Aosta e dintorni

Becca di Nona

Lunga, faticosa e con passaggi difficili, la Becca di Nona è sicuramente un’esclusiva degli Alpituder più esperti ed allenati. Dal grandissimo fascino, la vetta sovrasta il capoluogo valdostano ed è considerata dagli abitanti di Aosta la montagna di casa. Dai boschi di Pila al Col Carrel, passando per la magica valle di Comboé, l’itinerario offre un’ampia varietà di paesaggi che rendono la dura salita divertente ed appagante. Da lassù, la vista si apre in modo incredibile su tutta la regione, con il Mont Emilius alle spalle e tutti i giganti più importanti della Valle d’Aosta all’orizzonte. Vero punto forte dell’escursione è la lunga discesa che, vista l’ottima esposizione dei pendii, si svolge quasi sempre su neve farinosa e in ottime condizioni.

Difficile · OS · Durata andata 6h

Mont Avic e Valle Centrale

Bec Costazza

Lunga e con passaggi che richiedono esperienza, la via che porta alla Bec Costazza rappresenta una bella sfida per gli Alpituder più esperti ed allenati. L’itinerario attraversa il suggestivo Vallone di Dondena, per poi salire all’iconico Lago Miserin che, insieme all’omonimo rifugio e alla chiesetta di Notre Dame de la Neige, rende davvero unica questa location. Da qui si sale verso la cima, passando per ambienti selvaggi e tratti difficili: in ogni caso, il panorama su tutta l’area e sui giganti della zona è davvero imperdibile e ripaga ampiamente per la fatica fatta! La scarsa frequentazione della vetta e l’esposizione Nord dei suoi pendii rendono il manto nevoso perfetto per la discesa, vero punto forte di questa destinazione. Non dimenticatevi piccozza e ramponi: la cresta finale, specie in caso di abbondanti nevicate, potrebbe darvi qualche problema!

Medio · BS · Durata andata 4h

Monte Cervino

Breithorn Occidentale

Nonostante i suoi 4165 metri di altezza, il Breithorn Occidentale è una meta scialpinistica abbastanza semplice, tanto che è considerato il 4000 più facile delle Alpi. Detto ciò, la via non deve assolutamente essere sottovalutata ed è esclusiva degli skialpers più esperti. L’itinerario, infatti, passa per zone in cui sono solitamente presenti crepacci e tratti abbastanza ripidi. L’enorme dislivello partendo da Cervinia può essere accorciato prendendo gli impianti fino a Plateau Rosà (a meno che non vogliate fare un super allenamento: in quel caso buona fortuna). Sfortunatamente, proprio la presenza degli impianti rovina drasticamente l’ambiente selvaggio del Ghiacciaio d’Aventina. In ogni caso, raggiunta la vetta sarete ripagati dal panorama straordinario sui giganti valdostani e svizzeri, primo tra tutti l'inconfondibile Cervino. Il vero punto forte di questa escursione rimane sicuramente la discesa: i più esperti, in condizioni di neve sicura, possono lanciarsi direttamente dalla cima per un incredibile sciata a più di 4000 metri, mentre chi non ha ancora un ottimo livello, dopo aver raggiunto a piedi Plateau Rosà, potrà comunque divertirsi scendendo lungo le piste del comprensorio fino a Breuil-Cervinia.

Medio con attrezzatura · BSA · Durata andata 3h

Monte Cervino

Castore

Il Castore, una delle grandi vette del Massiccio del Monte Rosa, è sicuramente una delle cime più conosciute dell’intero arco alpino. Insieme al Polluce forma il cosiddetto Massiccio dei Gemelli: visti dal versante svizzero, infatti, questi due giganti appaiono quasi identici! Sulle tracce del famoso trofeo Mezzalama, il percorso per raggiungere il Castore attraversa il Plateau Rosà e il Ghiacciaio di Verra: qui dovrete prestare molta attenzione ai crepacci, visibili ma da non sottovalutare. La sottile cresta, da percorrere con cautela, è sicuramente uno dei tratti più adrenalinici, imponenti e panoramici che affronterete in Valle d’Aosta e, in generale, dal Colle dei Breithorn in poi si entra in un ambiente glaciale impressionante e difficile da dimenticare! La via può essere divisa in due giorni grazie al mitico Rifugio Guide d’Ayas anche se, grazie agli impianti del comprensorio di Cervinia, è possibile rientrare in giornata, a patto che partiate molto presto. La lunghissima discesa, specialmente nel primo tratto, va affrontata con attenzione. Una volta scesi sul Ghiacciaio di Verra, dovrete ripercorrere tutto il tragitto fino a Plateau Rosà, da dove potrete sfrecciare fino a Cervinia seguendo le piste da sci.

Medio con attrezzatura · BSA · Durata andata 3h

Gran Paradiso

Château Blanc

Situato sulla cresta che scende dalla Testa del Rutor, il Monte Château Blanc è una delle grandi mete scialpinistiche della Valgrisenche. Piccola curiosità, guardando verso Ovest, la punta e il suo ghiacciaio sono ben visibili da Aosta! Il percorso, lunghissimo e dal dislivello enorme, è adatto solo agli skialpers più esperti ed allenati, anche visti alcuni difficili passaggi sul Ghiacciaio di Château Blanc e il tratto finale della cresta, che risulta abbastanza esposto. Inoltre, specialmente al ritorno, è necessario prestare la massima attenzione sulla poderale, in quanto sono presenti zone a forte rischio valanghe. Infine, vista l’esposizione a Est, sarete costretti a partire molto presto, in modo da trovare un manto nevoso in buone condizioni durante la discesa. Proprio la discesa è il motivo che rende questa montagna tanto amata in inverno: questa è lunga, molto divertente e comprende alcune varianti. Si può rientrare dal percorso dell’andata (facendo attenzione al tratto della poderale), oppure scendere dal versante opposto e percorrere il vallone di Planaval. Oltre a questo, il panorama dalla vetta regala sempre emozioni forti, con tanti giganti vicini e lontani in vista e la Valgrisenche e La Thuile ai vostri piedi, con menzione particolare per l’imponente Ghiacciaio del Rutor.

Medio con attrezzatura · BSA · Durata andata 7h

Monte Cervino

Château des Dames

Lo Château des Dames, situato sulla cresta di confine tra la Valtournenche e la Valpelline, rappresenta sicuramente una delle maggiori sfide scialpinistiche della Valle d’Aosta. Nonostante non si avvicini alle altezze dei grandi giganti valdostani, l’enorme dislivello e i tanti passaggi tecnici e difficili rendono questa meta esclusiva degli Alpituder più atletici ed esperti. Sarà necessaria tutta l’attrezzatura per questo tipo di vie, in particolare ramponi, piccozza, casco e corda. Il percorso risale tutto il ripidissimo canalone di Vofrède, oltre il quale si raggiunge il Castelletto di Whymper (un roccione dalla caratteristica forma a castello) e, da lì, si sale fino alla cresta che porta in cima allo Château des Dames. Una volta lassù, oltre a godere del meraviglioso panorama sul Cervino e sui tanti giganti vicini e lontani, potrete suonare la caratteristica campana di vetta! Data l’esposizione a Est, consigliamo di partire di buon’ora per godere delle migliori condizioni nevose possibili, soprattutto in vista della lunga discesa, da affrontare sempre con attenzione.

Difficile con attrezzatura · OSA · Durata andata 5h

Monte Cervino

Cima Bianca

Situata al confine tra la Valtournenche e Saint-Barthélemy, la Cima Bianca è la destinazione ideale per gli Alpituder in cerca di una bella sfida scialpinistica. L’itinerario si sviluppa nei territori selvaggi di Torgnon dove, tra caratteristici alpeggi innevati e silenziosi, sarà facile non incontrare anima viva: un perfetto modo per stare a contatto con la natura incontaminata! Data la lunghezza e il dislivello complessivo, consigliamo questa via solo a chi gode di buona forma fisica. Inoltre, i pendii finali e la cresta terminale possono risultare pericolosi in caso di neve molto abbondante e non assestata: saranno necessarie esperienza e capacità di valutazione delle condizioni nivologiche. Oltre a questo, per affrontare al meglio i tratti più ripidi potrebbero servire piccozza e ramponi, sempre utili in salite come questa. La discesa si alterna tra divertenti scivoli e tratti pianeggianti in cui dovrete spingere e faticare molto, rendendo questo itinerario perfetto per un super allenamento per il corpo e lo spirito!

Difficile · OS · Durata andata 5h

Mont Avic e Valle Centrale

Cimetta Rossa

Dal buon dislivello ma privo di pericoli, l’itinerario che porta alla Cimetta Rossa è senza dubbio alla portata di tutti, anche se richiede una buona condizione fisica. Solitamente ben tracciato e spesso battuto dai gatti delle nevi, il percorso si sviluppa nei boschi del vallone di Dondena. La cima è il punto più alto della stazione sciistica di Champorcher: la vista da lassù è notevole e spazia su vette vicine e lontane, oltre che su tutta la zona circostante. Consigliamo di affrontare l’escursione a impianti chiusi, in caso contrario, fate molta attenzione a non invadere le piste durante la salita. Una buona alternativa, perfetta per i più allenati, prevede di compiere un lungo giro ad anello, arrivando prima al Rifugio Dondena e, da lì, salendo fino alla Cimetta Rossa. Per la discesa potete scegliere se sfrecciare sulle piste del comprensorio oppure scendere fuoripista, creando così la vostra via di ritorno!

Facile · MS · Durata andata 3h

Gran San Bernardo

Col Champillon

Grande classico scialpinistico nel vallone di Ollomont, la via che porta al Col Champillon attraversa la spettacolare e selvaggia comba omonima. Il percorso si alza su pendii molto aperti e ben soleggiati fino a toccare il Rifugio Champillon, oltre il quale parte la ripida salita che conduce a destinazione: quest’ultimo tratto va affrontato solo in caso di neve ben assestata. Una volta arrivati, sarete ripagati dal panorama sulla magnifica conca sottostante e su moltissimi giganti valdostani (tra cui il Monte Bianco), oltre che dalla discesa, lunga, molto divertente e mai troppo difficile. Tolto l’aspetto legato alla salita finale, l’itinerario è solitamente praticabile durante tutta la stagione invernale ed è perfetto per gli skialpers esperti in cerca di un ottimo allenamento o per tutti coloro che stanno prendendo confidenza con le pelli.

Facile · MS · Durata andata 3h30

Gran San Bernardo

Col d'Annibal

Molto lungo e perfetto per gli Alpituder più atletici, il soleggiato percorso verso il Col d’Annibal attraversa i selvaggi e aperti valloni di Menouve e Molline, arrivando fino ai confini con la Svizzera. Essendo poco nota, questa meta è la scelta ideale per chi cerca ambienti silenziosi e solitari dove perdersi nella natura innevata. Una volta arrivati al colle si apre un panorama notevole su molte vette italiane e svizzere, in particolar modo sul vicino Mont Vélan. Non a caso, dalla nostra destinazione parte la cresta Nord-Ovest del Mont Vélan, chiamata proprio Arête d’Annibal. La discesa, lunga, varia e mai pericolosa, ripaga ampiamente gli sforzi fatti per raggiungere il valico: la salita, superato l’alpeggio di Arvus a metà itinerario, diventa decisamente ripida e faticosa!

Medio · BS · Durata andata 4h

Monte Bianco

Col d’Arguerey

Suggestiva e selvaggia, la via scialpinistica che porta al Colle d’Arguerey rappresenta una bella sfida, non tanto per il dislivello, quanto per alcuni punti molto ripidi in cui è necessaria una buona esperienza e conoscenza della neve. Il percorso passa per laghi gelati, vallette innevate e ambienti solitari, arrivando fino al Ghiacciaio di Arguerey e, da lì, al passo dimenticato tra la Francia e l’Italia. Una volta a destinazione, troverete i resti di un vecchio avamposto militare situati proprio sul colle che, nel passato, rappresentava un punto chiave per controllare i confini con la Francia. Consigliamo di affrontare la salita nel periodo di riapertura della strada del Piccolo San Bernardo, sia per evitare gli sciatori del comprensorio, sia per diminuire il dislivello. Inoltre, data l’esposizione a Sud-Est, è necessario partire di buon’ora per godere della miglior condizione possibile del manto nevoso.

Facile · MS · Durata andata 3h

Gran San Bernardo

Col de la Belle Combe

Il Col de la Belle Combe, situato tra l’Aiguille de la Belle Combe e il Petit Golliat, è la meta ideale per gli Alpituder più esperti alla ricerca di terreni poco battuti da esplorare in solitudine. La Belle Combe è, infatti, uno degli angoli più remoti e meno frequentati dell'intera Valle del Gran San Bernardo: qui, molto probabilmente non troverete alcuna traccia a guidarvi, perciò consigliamo l’itinerario solo a chi ha un’ottima esperienza d’alta montagna. Il percorso presenta un grande dislivello e alcuni passaggi ripidi e difficili che per essere affrontati richiedono gambe forti e allenate. Inoltre, sarà necessaria una buona conoscenza del manto nevoso, in quanto alcuni tratti potrebbero risultare pericolosi in caso di neve abbondante e instabile. In ogni caso, il panorama sul Monte Bianco e il vicino Petit Golliat sapranno farvi dimenticare delle fatiche della salita. Come se non bastasse, la lunga e divertente discesa negli ambienti selvaggi della Coumba Freida è sicuramente il punto forte dell’escursione. Se siete amanti di luoghi solitari e immacolati, il Col de la Belle Combe fa sicuramente al caso vostro!

Medio · BS · Durata andata 3h30

Gran San Bernardo

Col de Menouve

Lungo ma mai pericoloso, il soleggiato itinerario verso il Col de Menouve, situato al confine con la Svizzera, attraversa tutto il vallone di Menouve e i suoi caratteristici paesaggi. Un tempo famosa grazie alla vecchia funivia elvetica che portava fino alla cima, la meta rimane ancora oggi un paradiso per gli amanti dei fuoripista: qui, infatti, grazie alla particolarità del territorio e alla buona esposizione, la neve rimane solitamente ben sciabile e perfetta per delle lunghe e divertenti discese. Inoltre non è raro trovare linee intonse, dato che ormai è una destinazione poco frequentata. Una volta arrivati al valico, non mancheranno scorci panorami degni di nota su molte vette innevate, tra tutte il Mont Vélan, oltre che sulla Vallée d’Entremont e sul vallone di Menouve.

Medio · BS · Durata andata 3h30

Gran San Bernardo

Col des Angroniettes

Dal grande dislivello e con passaggi tecnici, l’itinerario che porta al Col des Angroniettes è adatto solo agli Alpituder più esperti e allenati. Ingiustamente poco considerata e frequentata, questa meta diventa il paradiso per gli skialpers amanti della solitudine e della pace nella natura dura e selvaggia. Il percorso attraversa i caratteristici territori di Saint-Rhemy-en-Bosses e risulta tanto faticoso in salita quanto divertente nella lunga e varia discesa. Dalla cima si aprono panorami stupendi sia sul versante svizzero della Val Ferret, sia sul vicino Grand Golliat, senza dimenticare la vista che cade sugli angoli più remoti della Valle del Gran San Bernardo proprio ai vostri piedi. Ricordiamo che il percorso qui descritto tiene conto della chiusura invernale della strada: la sua riapertura verso fine stagione permette di accorciare il tragitto.

Medio · BS · Durata andata 3h30

Gran San Bernardo

Col des Ceingles

Meta poco frequentata e perfetta per gli amanti degli ambienti duri e solitari, il Col des Ceingles separa la Comba di Merdeux da quella di Thoules. L’itinerario presenta un grande dislivello e tratti difficili in cui è richiesta esperienza, tecnica e capacità di valutazione: infatti, come detto nelle nostre precauzioni, durante tutta la pellata sarà necessaria una condizione del manto nevoso perfetta: non possiamo che consigliare il percorso solo agli skialpers più esperti ed allenati. Detto ciò, con il Petit Golliat a due passi e molte vette importanti all’orizzonte, il panorama dalla cima saprà certamente ripagarvi per tutte le fatiche della salita! Altro punto forte è la lunga e divertente discesa, che attraversa una grande varietà di terreni e i paesaggi della selvaggia Coumba Freida. Infine, ricordiamo che, trattandosi di un angolo tra i più remoti della Valle del Gran San Bernardo, non è raro non trovare tracce lungo la via!

Medio · BS · Durata andata 3h

Monte Bianco

Col des Orgères

Situato sul fondo dell’omonimo vallone, il Col des Orgères è una meta scialpinistica abbastanza dura ma dal fascino selvaggio nei territori di La Thuile. La via, infatti, è abbastanza semplice fino al tratto finale, dove si risale un lungo e ripido canalone con pendenze fino ai 40 gradi: qui, oltre ad un’attenta valutazione del manto nevoso, saranno necessari piccozza e ramponi. Solamente per questo tratto, consigliamo l'itinerario esclusivamente agli skialpers allenati e con una buona esperienza. In ogni caso, una volta arrivati sarete ripagati dal panorama maestoso che si apre sul Massiccio del Monte Bianco e sulle valli ai vostri piedi. Oltre a questo, la discesa è molto lunga, spettacolare e divertente, anche se nel canalone occorre avere tecnica e padronanza sciistica.

Medio · BS · Durata andata 4h

Aosta e dintorni

Col di Chaleby

L’itinerario verso il panoramico Col du Chaleby passa tra i selvaggi territori del vallone di Saint-Barthélemy ed è per gran parte in comune con il percorso per il Col du Salvé. Non troppo difficile da raggiungere, la meta è adatta agli skialpers di tutti i livelli: quelli alle prime armi possono imparare le basi dello scialpinismo, mentre i più esperti troveranno qui un ottimo allenamento. Il tracciato è anche il teatro del Trofeo Fillietroz, una gara scialpinistica abbastanza conosciuta che ha contribuito a rendere il Col du Chaleby un classico della zona. Inoltre, l’ottima esposizione al sole fa di questa destinazione il luogo perfetto per una semplice e divertente giornata sulle pelli!

Facile · MS · Durata andata 3h30

Aosta e dintorni

Col du Salvé

Mai troppo difficile e relativamente sicuro, il Col du Salvé è la meta ideale per una sgambata con le pelli nei bianchi e soleggiati territori di Saint-Barthélemy. L’itinerario passa per l’iconico Osservatorio Astronomico e la caratteristica Tsa Fontaney ed è adatto a skialpers di qualsiasi livello. L’unico tratto in cui bisogna prestare attenzione è il traverso tra l’alpeggio e il pianoro a quota 2350 metri, in quanto abbastanza esposto: valutate bene le condizioni nivologiche! Il dislivello è abbastanza elevato, così come lo sviluppo totale del percorso. In ogni caso tutta la fatica viene ben ripagata una volta arrivati in cima, grazie allo stupendo panorama e alla facile e divertente discesa. I più allenati potranno continuare la salita fino a due vicine mete dal grande fascino ma leggermente più impegnative, il Col du Chaleby e il Mont Morion, rispettivamente a sinistra e a destra del Col du Salvè.

Facile · MS · Durata andata 3h

Monte Cervino

Col Fenêtre

Situato al termine del comprensorio sciistico di Torgnon, il Col Fenêtre è la meta ideale per un breve allenamento scialpinistico o come prima esperienza con le pelli. Infatti, il dislivello e lo sviluppo sono molto ridotti e la traccia si svolge sempre vicino alle piste: perdersi sarà impossibile! Per questi motivi e per la totale assenza di pericoli, questo percorso è davvero adatto a tutti, neofiti compresi. L’unico “pericolo” è rappresentato dagli sciatori nel caso passiate sulle piste durante la salita! In ogni caso, in discesa potrete sfrecciare sui tracciati della stazione sciistica oppure, ancora più consigliato, trovare un facile fuoripista su cui affinare la vostra tecnica.

Facile · MS · Durata andata 1h

Monte Rosa

Colle Bettaforca

Al cospetto della maestosa catena del Monte Rosa, l’itinerario che porta al Colle Bettaforca rappresenta la pista di allenamento ideale per gli skialpers di ogni livello. Il percorso sale costeggiando la pista di sci di Stafal, passando su un tracciato dedicato esclusivamente allo scialpinismo. Una volta raggiunto l’arrivo della seggiovia, posta proprio sul colle, potrete riposarvi al ristoro Colle Bettaforca, sempre pronto ad accogliere tutti gli Alpituder e gli amanti della montagna affaticati. Un buon dislivello, una traccia ben segnalata su cui è impossibile perdersi e una comoda e divertente discesa in pista: insomma, il Colle Bettaforca è perfetto sia per mettere benzina nelle gambe ad inizio stagione, sia per avvicinarsi alla disciplina e prendere confidenza con le pelli!

Facile · MS · Durata andata 2h

Monte Rosa

Colle della Gragliasca

Meta poco frequentata ma decisamente selvaggia, il Col Gragliasca collega la Valle di Gressoney (e più precisamente Fontainemore) alla piemontese Valle Cervo. Nonostante si tratti di una zona di media montagna, l’esposizione particolare permette di avere una buona condizione del manto anche ad altitudini meno elevate (ovviamente se ha nevicato): questo rende le discese dal colle molto divertenti! Dalla cima, si aprono panorami stupendi su molte grandi vette della Valle d’Aosta e del Piemonte. Il lungo percorso, nonostante qualche tratto scomodo, non presenta grandi difficoltà ed è adatto a tutti. In generale, l’itinerario attraversa luoghi immacolati e solitari, passando per il Lago Vargno e risalendo per gli aperti pendii al confine della Riserva Naturale del Mont Mars.

Facile · MS · Durata andata 3h

Aosta e dintorni

Colle Tsa Sèche

Particolarmente apprezzata dagli amanti della splitboard e considerata una classica via scialpinistica, il Col Tsa Sèche è la meta ideale per un buon allenamento sulla neve o per aspettare i propri figli mentre finiscono la lezione di sci. Nonostante il discreto dislivello, il colle è raggiungibile senza particolari pericoli e rappresenta il balcone naturale perfetto su Aosta e i giganti che la circondano, oltre che sulle vette del Gran Paradiso. I più atletici ed esperti potranno proseguire dal colle fino all’anticima di Punta Valletta. Vero punto forte di questa escursione è la discesa, prima su ottima neve fresca e poi sulle piste del comprensorio di Pila.

Facile · MS · Durata andata 2h

Gran San Bernardo

Col Malatrà

Al confine tra l’area del Gran San Bernardo e quella del Monte Bianco, il Col Malatrà è celebre soprattutto per essere una delle tappe finali del Tor des Géants. L’itinerario per raggiungere il valico mantiene un certo fascino selvaggio anche nella sua veste invernale: il percorso, infatti, è decisamente meno frequentato rispetto all’estate e dunque perfetto per gli amanti degli ambienti solitari e dei paesaggi duri tipici di questo angolo delle Alpi. Passando per l’intera Comba di Merdeux, la traccia sale poi all’intaglio roccioso del colle. Inutile dire che, da lassù, si apre un panorama meraviglioso, specialmente sul Massiccio del Monte Bianco. Data la grande lunghezza complessiva e la notevole difficoltà di alcuni passaggi, sconsigliamo l’escursione ai neofiti e ai meno allenati. Inoltre, in alcuni punti, ad esempio nella ripida salita finale, sarà necessario valutare attentamente le condizioni del manto nevoso. La discesa è lunghissima e senza passaggi obbligati, ripercorre interamente la via di andata, permettendo di scoprire le bellezze naturali della zona da un altro punto di vista.

Medio · BS · Durata andata 4h30

Gran San Bernardo

Col Serena

Grande classico scialpinistico nella Valle del Gran San Bernardo, l’itinerario che porta al Col Serena è sicuramente uno tra più frequentati e preferiti della zona. La via è adatta agli skialpers di qualsiasi livello: qui, infatti, i più esperti troveranno un buon allenamento di inizio stagione, mentre gli Alpituder alle prime armi potranno imparare le basi della disciplina in totale sicurezza. Il percorso, che attraversa il bel vallone di Serena, presenta un discreto dislivello e la quasi totale assenza di pericoli. Inoltre, l’esposizione a Nord mantiene solitamente il manto nevoso in ottime condizioni, così da regalare sempre una lunga e divertente discesa, vero punto forte della pellata! Una volta raggiunto il colle, si apre un panorama notevole su tutta la vallata, su molte vette della zona, ad esempio il Mont Velan, e su altri giganti in lontananza, come la Testa del Rutor.

Facile · MS · Durata andata 2h30

Gran San Bernardo

Col Tardiva e Mont de la Tsa

Tra boschi, alpeggi, pendii e creste, il percorso che porta al Col de Tardiva prima e al Mont de la Tsa poi è sicuramente uno dei più vari e divertenti nella Valle del Gran San Bernardo. La vetta si trova sulla lunga dorsale tra la Pointe de Metz e il Mont Fallère. Nonostante il grande dislivello e alcuni passaggi tecnici che richiedono esperienza, una volta raggiunta la vetta sarete ampiamente ripagati dal panorama maestoso che si apre su tutti i grandi giganti della Valle d’Aosta. Inoltre, la discesa lunghissima e divertente si svolge solitamente su neve in ottime condizioni: essendo una meta poco frequentata, il manto è quasi sempre intonso, l’ideale per sfrecciare in sicurezza giù dalla montagna! In ogni caso, una volta usciti dal sentiero nel bosco completamente all’ombra, si passa ai tratti molto soleggiati che portano alla cima: l’esposizione a Est regala certamente delle belle sensazioni nelle giornate più aperte, ma vi obbliga a partire di buon’ora per poter godere della migliore sciabilità possibile.

Medio · BS · Durata andata 4h

Gran San Bernardo

Costa Serena Centrale

La Costa Serena è, come suggerisce il nome, la costiera montuosa che si sviluppa a Nord-Ovest del celebre Col Serena. La dorsale, che divide la Coumba Freida dal vallone di Planaval, è formata da tre piccole punte: qui descriveremo l’itinerario più classico che porta a quella centrale. Una volta in cima, si apre un panorama a 360 gradi sulla zona di Crévacol, su Planaval e su tutti i giganti della zona, in particolare sul Mont Vélan e sulla Grande Rochère. Grazie alla sua esposizione e alla conformazione particolare dei suoi pendii, la via si sviluppa solitamente su un manto nevoso ottimale, l’ideale per delle discese mozzafiato e adrenaliniche, motivo che rende la Costa Serena molto gettonata per un weekend scialpinistico. In ogni caso, per arrivare a destinazione è richiesta esperienza e una buona forma fisica: infatti, nonostante la durata complessiva non eccessiva, si affronterà un discreto dislivello, pendii decisamente ripidi e tratti tecnici (comunque mai proibitivi). L’ostacolo più grande è probabilmente rappresentato dal forte vento che colpisce spesso questa zona: copritevi bene e preparatevi per una bella avventura!

Medio · BS · Durata andata 3h

Gran San Bernardo

Crête de Corléans

La Crête de Corléans, un lungo crestone roccioso tra la Testa Serena e la Punta Valletta, è una meta per veri esperti nello sci ripido e per gli skialpers navigati. La via, infatti, risulta abbastanza dura e con passaggi tecnici durante la salita, ma è nella discesa che si andranno ad affrontare le sfide maggiori, soprattutto nel primo ripidissimo canalino sommitale. La cresta è formata da tre ripide forcelle, delle quali quella centrale risulta essere la più sicura per lanciarsi sci ai piedi. In ogni caso, questa va affrontata solo da chi ha molta esperienza e grandi abilità sciistiche. Inoltre, vanno prese tutte le precauzioni necessarie e consigliamo di rivolgervi ad una guida alpina. In condizioni di sicurezza e stabilità del manto, comunque, la discesa risulta estremamente divertente ed appagante! L’itinerario attraversa i territori più selvaggi di Saint-Rhemy-en-Bosses e, nonostante tutte le precauzioni, si svolge solitamente su neve in ottimo stato: questo è dovuto soprattutto all’esposizione a Nord dei pendii. Arrivati in cima, si apre un panorama davvero grandioso su molte vette circostanti, ad esempio il Mont Vélan, e sui giganti più lontani, tra tutti il Monte Bianco e le Grandes Jorasses.

Medio · BS · Durata andata 3h

Gran Paradiso

Entrelor | Anticima

L’anticima di Entrelor, grande classico scialpinistico nel Parco Nazionale del Gran Paradiso, è senza ombra di dubbio una delle mete più conosciute e frequentate della zona. La sua celebrità tra gli skialpers è dovuta soprattutto alla perfetta sciabilità dei suoi pendii: la discesa è molto lunga e divertente e, grazie all’esposizione favorevole, la neve è quasi sempre in ottime condizioni. Oltre a ciò, l’itinerario si svolge negli ambienti selvaggi della Val di Rhêmes e, prendendo quota, sarete ben ripagati dalla vista sui tanti giganti innevati che vi circondano. L’itinerario classico, solitamente, non comprende di arrivare fino alla cima vera e propria, in quanto il tratto finale è spesso impraticabile e abbastanza pericoloso: in condizioni di assoluta sicurezza sarà comunque possibile raggiungerla. In ogni caso, il percorso presenta un dislivello e uno sviluppo notevole ed è, per questi motivi, adatto solo ai più allenati.

Medio con attrezzatura · BSA · Durata andata 5h30

Monte Cervino

Finestra d'Ersa

Perfetto come allenamento se si ha poco tempo o per tutti quelli che si stanno avvicinando allo scialpinismo, l’itinerario verso la Finestra d’Ersa attraversa i territori incontaminati di Torgnon, passando su pendii aperti e solitamente ben soleggiati. Il colle, che separa Torgnon da Valtournenche, è un punto estremamente panoramico su tutto il gruppo del Cervino: difficilmente rimarrete delusi! Il percorso, facile e adatto a tutti, presenta un modesto dislivello e un breve sviluppo. Non essendoci particolari pericoli o tratti troppo ripidi, consigliamo l’escursione soprattutto ai neofiti, che qui potranno affinare la loro tecnica in totale sicurezza. La discesa segue il percorso dell’andata, sempre con difficoltà molto contenute.

Facile · MS · Durata andata 1h30

Monte Rosa

Gran Cima

Come suggerisce il nome, la Gran Cima non è sicuramente da sottovalutare ed è consigliata agli Alpituder con una buona esperienza scialpinistica e un’ottima forma fisica. Non mancano, infatti, passaggi tecnici sulla cresta esposta e ripidi pendii che potrebbero richiedere piccozza e ramponi. Inoltre, i circa 1000 metri di dislivello sci ai piedi rendono la salita decisamente atletica: insomma, come avrete capito, si tratta di una vera sfida! In ogni caso, tutta la fatica viene ripagata dalla grande soddisfazione per la conquista della vetta. Da lassù si apre un panorama incredibile su tutta la zona circostante, con i Laghi del Pinter ai vostri piedi e i giganti del Monte Rosa di fronte. La discesa è molto lunga e divertente e, fino all’alpeggio di Plan Long, comprende numerose varianti. Ricordiamo infine la possibilità di tagliare i primi 400 metri di salita grazie alla cabinovia che porta da Champoluc a Crest: una soluzione ideale nei giorni di apertura delle piste!

Medio · BS · Durata andata 4h

Gran Paradiso

Grand Sertz

Il Grand Sertz (o Gran Serra), situato sulla cresta che divide la Val di Cogne dalla Valsavarenche, rappresenta una grande sfida scialpinistica nel Parco Nazionale del Gran Paradiso. L’itinerario attraversa la Valnontey, passando per l’accogliente Rifugio Vittorio Sella: qui, volendo, potrete terminare la prima tappa, passando una notte al rifugio e ripartendo il mattino successivo. La via presenta un dislivello enorme, passaggi tecnici e ripidi e una semplice ma avvincente arrampicata: viste le premesse, non possiamo che consigliare l’ascesa solo ai più allenati e a chi ha una buona esperienza alpinistica e, in generale, d’alta montagna. Inoltre, consigliamo di contattare una guida alpina. La discesa è solitamente ben sciabile fino al rifugio ma, vista l’esposizione a Est dei pendii, è d’obbligo partire di buon’ora, così da evitare che il sole rovini il manto nevoso (per questo motivo, dividere l’itinerario su due giorni è la scelta più saggia). In ogni caso, una volta raggiunta la vetta verrete ripagati da una vista mozzafiato sui monti innevati della Valle d’Aosta e su tutta la zona circostante.

Medio con attrezzatura · BSA · Durata andata 7h

Gran Paradiso

Gran Paradiso

Il Gran Paradiso, unico 4000 interamente italiano, non ha sicuramente bisogno di presentazioni. Si tratta senza ombra di dubbio di uno dei monti più famosi dell’intero arco alpino, tanto che in suo onore è stato istituito il primo Parco Nazionale Italiano. Data la relativa facilità della via, il Gran Paradiso è solitamente il primo dei grandi giganti delle Alpi ad essere affrontato. Nella sua versione invernale, il percorso rimane uguale a quello della Via Normale, anche se, ovviamente, la neve rende più faticosa la salita. Oltre a questo, l’enorme dislivello, i pendii ripidissimi, il tratto in cresta molto esposto e alcune zone crepacciate potrebbero mettere in difficoltà anche gli Alpituder più esperti e, per questo, potrebbe essere molto utile farsi accompagnare da una guida alpina. In ogni caso, una volta raggiunta la famosa Madonna di vetta, godrete di un panorama davvero mozzafiato su tutta la Valle d’Aosta. Inoltre, la discesa si svolge solitamente su neve in ottime condizioni: il divertimento è garantito! Volendo, potrete dividere l’itinerario in due giorni dormendo al Rifugio Vittorio Emanuele II: consigliamo di prenotare con anticipo il pernottamento.

Medio con attrezzatura · BSA · Durata andata 8h00

Mont Avic e Valle Centrale

Gran Rossa

Non eccessivamente lungo ma dal grande dislivello, il percorso che conduce alla Gran Rossa di Champorcher è sicuramente un esclusiva degli Alpituder più allenati. La prima metà dell’itinerario, molto semplice, passa per il pianeggiante vallone di Dondena fino all’omonimo villaggio, dal quale parte un dritto per dritto fino alla vetta: una grande sfida di resistenza, forza di volontà ed atletismo! Fortunatamente, non si passa su tratti particolarmente pericolosi, anche se dal colle alla cima è richiesta una buona condizione nivologica e potrebbero essere utili i ramponi. Il panorama a 360 gradi sul Parco Regionale del Mont Avic e su molti giganti valdostani sarà sicuramente un’ottima ricompensa per le vostre fatiche. Lunga ed adrenalinica, la discesa fino a Dondena è perfetta per gli skialpers amanti della velocità!

Medio · BS · Durata andata 3h

Monte Bianco

Mont Colmet

Il Mont Colmet è una delle grandi vette situate sul fondo del vallone d’Arpy. Essa è formata da due punte, quella Sud, la cima vera e propria, raggiungibile solo a piedi e in condizioni perfette del manto, e quella Nord, considerata la punta scialpinistica del Mont Colmet. L’itinerario attraversa luoghi selvaggi e solitari, passando per i celebri Lago d’Arpy e Lago di Pietra Rossa, solitamente molto frequentati in estate ma fortunatamente silenziosi e pacifici in inverno. Il percorso presenta un grande dislivello e passa per punti abbastanza difficili in cui è richiesta esperienza, conoscenza del manto nevoso e una forma fisica adeguata. Potrebbero servire i ramponi nei tratti più ripidi sotto al colletto dove è situato il Ricovero Tenente Chabloz e, inoltre, è richiesta la massima attenzione nel lungo traverso sotto la parete che conduce al Lago di Pietra Rossa. In generale, non consigliamo la gita dopo abbondanti nevicate. La discesa è lunga, varia e molto divertente. Se le condizioni lo permettono, potrete sfrecciare lungo la ripida parete Nord (circa 40 gradi), anche se questa è esclusiva degli sciatori più tecnici. Una volta in cima, si apre un panorama mozzafiato su tutta l’area circostante e, in modo particolare, sul Massiccio del Monte Bianco.

Medio · BS · Durata andata 4h30

Monte Bianco

Mont Crammont

Il Mont Crammont, grazie alla sua posizione centrale e all’assenza di cime più alte nelle vicinanze, è senza dubbio uno dei punti panoramici migliori della Valle d’Aosta: la vetta rappresenta uno spettacolare balcone naturale sulla catena del Monte Bianco e su tutti i giganti del fondovalle! Nonostante ciò, la difficoltà generale della via la rende una meta poco frequentata, perfetta per gli skialpers esperti in cerca di ambienti selvaggi e solitari. Il percorso, dal grande dislivello, presenta alcuni passaggi abbastanza duri e ripidi dove potrebbero servire i ramponi. Inoltre, durante tutto l’itinerario, soprattutto nella cresta finale, è necessario un manto nevoso in ottime condizioni e i pendii laterali scarichi: in questo senso, l’esposizione a Sud-Est obbliga a partire di buon’ora. La discesa è lunga e divertente, anche se tecnicamente non banale. Insomma, la via per il Mont Crammont è perfetta per gli scialpinisti più esperti ed allenati in cerca di una bella sfida ripagata da un panorama unico!

Medio · BS · Durata andata 4h30

Gran Paradiso

Mont de l'Arp Vieille

L’itinerario che porta al Mont de l’Arp Vieille è sicuramente uno dei grandi classici dello scialpinismo valdostano. Poco frequentato in estate, la vetta diventa super gettonata dagli skialpers durante la stagione invernale, soprattutto grazie alla lunga e divertentissima discesa, sempre sicura e su neve in ottime condizioni. In ogni caso, vista l’esposizione ad Est dei pendii, consigliamo di partire di buon’ora, così da trovare il manto nevoso nelle migliori condizioni. L’itinerario attraversa i territori della Valgrisenche, costeggiando prima il Lago di Beauregard e salendo poi tra i boschi e gli alpeggi della zona. Nonostante gli oltre 1000 metri di dislivello richiedano una buona forma fisica, la via non presenta nessun pericolo particolare: il Mont de l’Arp Vieille rappresenta la meta perfetta sia per gli Alpituder esperti in cerca di un buon allenamento, sia per gli scialpinisti alle prime armi, che qui potranno affrontare una prima grande sfida sulle pelli. Una volta raggiunta la vetta, si apre un panorama mozzafiato su tutta la vallata e sui tanti giganti della zona, uno su tutti il vicinissimo Rutor!

Facile · MS · Durata andata 4h

Monte Bianco

Mont Dolent

Il Mont Dolent, un vero gigante a quasi 4000 metri di altitudine, si trova in una zona davvero particolare: situato sul fondo della Val Ferret, la vetta segna il confine tra Italia, Svizzera e Francia. Inutile dire che, da lassù, il panorama è semplicemente mozzafiato! Il percorso attraversa un angolo incontaminato della Val Ferret, ambienti resi ancora più selvaggi dalla neve che copre ogni cosa. La via è molto lunga, dal grandissimo dislivello e presenta tratti difficili e passaggi tecnici, specialmente sul ghiacciaio e nell’aerea cresta. Non possiamo che consigliare l’ascesa solo agli skialpers più esperti ed allenati. Servirà, inoltre, tutta l'attrezzatura per questo tipo di itinerari e potrebbe essere molto utile contattare una guida alpina. Visto lo sviluppo complessivo, consigliamo di spezzare la gita in due giorni, appoggiandovi al Bivacco Fiorio. Subito dopo il bivacco attraverserete il Ghiacciaio di Pré de Bar che, come tanti altri ghiacciai, è da decenni in forte ritiro. Qui sarete testimoni della maestosità della natura, della sua forza e della sua fragilità. Ricordiamo che fino ad aprile la strada fino ad Arnouva è chiusa, perciò consigliamo di affrontare l’ascesa in primavera.

Difficile con attrezzatura · OSA · Durata andata 7h

Monte Bianco

Monte Combe Varin

Il Monte Combe Varin, situato sopra La Thuile e di fronte alle sue piste da sci, rappresenta una facile via scialpinistica adatta anche ai neofiti. Infatti, tolti i ripidi pendii finali, generalmente sicuri, il percorso è facile e non presenta un dislivello proibitivo. In ogni caso, la lunghezza complessiva dell’itinerario lo rende perfetto per un ottimo allenamento con le pelli. Solitamente poco frequentato, il Monte Combe Varin è l’alternativa perfetta per chi cerca linee intonse e ambienti selvaggi, il tutto a due passi dal centro di La Thuile. Il tracciato sale inizialmente fino agli alpeggi di Orgères, per poi attraversare il vallone omonimo che, senza percorso obbligato, conduce alla vetta. Vista l’esposizione, consigliamo di partire di buon’ora, così da trovare le migliori condizioni possibili del manto nevoso durante la discesa!

Facile · MS · Durata andata 4h

Monte Rosa

Monte Facciabella

Il Monte Facciabella è un vero classico scialpinistico in Val d’Ayas. Il percorso è semplice, privo di pericoli particolari e mai troppo ripido: perfetto sia per i più esperti in cerca di una bella discesa, sia per chi sta imparando le basi della disciplina e vuole tentare una sfida più impegnativa. La traccia attraversa i territori di Champoluc, passando per ampi pascoli innevati e alpeggi caratteristici. L’unico tratto un po’ rischioso è quello che attraversa il vallone di Vascoccia: qui, tenetevi a distanza dalla parete della Becca di Nana, specialmente in caso di neve non ben assestata. Arrivati al Colle Vascoccia, si prosegue lungo la facile e ampia cresta che conduce in vetta. Una volta in cima, la vista non può che cadere sui giganti del Monte Rosa e sulla vicina Becca di Nana. Data l'esposizione a Sud-Est dei pendii, consigliamo di partire di buon’ora, così da trovare le migliori condizioni del manto nevoso durante la discesa.

Facile · MS · Durata andata 3h

Monte Bianco

Monte Miravidi

Situato sulla cresta di confine tra Francia e Italia, il Monte Miravidi rappresenta una grande sfida scialpinistica nei territori più selvaggi di La Thuile. La via per raggiungere la vetta, pur non avendo un dislivello proibitivo, è molto lunga e passa per alcuni tratti abbastanza ripidi in cui potrebbero servire piccozza e ramponi. Inoltre, l’esposizione ad Est obbliga a partire di buon’ora, in modo da trovare il manto nevoso nelle migliori condizioni. Detto ciò, l’itinerario attraversa un angolo davvero suggestivo e incontaminato della Valle d’Aosta e, una volta in cima, si apre un panorama sensazionale sul Monte Bianco e su tanti altri giganti nei dintorni. La discesa, molto lunga e divertente, alterna alcuni saliscendi a punti più ripidi dove potrete sfrecciare su ottima neve fresca. Solitamente, la pellata va affrontata da metà maggio, quando la strada per il Colle del Piccolo San Bernardo viene aperta, così da risparmiarvi la salita da Pont Serrand e la presenza di sciatori sulle piste del comprensorio: insomma, il Monte Miravidi rappresenta la meta perfetta per chiudere alla grande la stagione scialpinistica!

Medio · BS · Durata andata 4h

Gran San Bernardo

Monte Paglietta

Grande classico della zona, il Monte Paglietta è la meta ideale per chi ancora non è un esperto scialpinista: assenza totale di pericoli anche dopo abbondanti nevicate, pendii mai troppo ripidi ed una facile ma divertente discesa sono gli elementi perfetti per i neofiti e per chiunque voglia godersi la natura innevata senza un’eccessiva fatica. La varietà degli ambienti da esplorare, così come l’ottima esposizione al sole, rendono l’itinerario sempre godibile e divertente. Non a caso, il Monte Paglietta è una delle destinazioni più frequentate della zona durante la stagione invernale! A completare il tutto, una volta in cima si apre un bellissimo panorama su tutti i giganti della Valle del Gran San Bernardo, soprattutto grazie alla posizione centrale della vetta, che divide il vallone di Barasson da quello di Menouve.

Facile · MS · Durata andata 3h

Monte Cervino

Monte Roisetta

Abbastanza lungo e dal grande dislivello, l’itinerario verso la Punta Sud del Mont Roisetta porta alla scoperta della meravigliosa conca di Cheneil e dei suoi pittoreschi territori. Nonostante non ci siano passaggi proibitivi o particolarmente pericolosi, è necessario fare attenzione durante il lungo traverso sotto i pendii dei Tournalin: questo tratto, in caso di neve instabile, potrebbe essere soggetto a valanghe ed è solitamente rovinato. Dalla vetta, su cui è posta una croce di legno, la vista non può che cadere sul Cervino, che con i suoi oltre 4400 metri di altezza domina incontrastato su tutte le altre cime della Valtournenche. Data l’esposizione vantaggiosa, la discesa avviene spesso su firn: per chi non lo sapesse, si tratta di una rara e particolare condizione del manto nevoso che permette la miglior sciabilità possibile nei fuoripista.

Medio · BS · Durata andata 4h

Monte Cervino

Monte Zerbion

Dominato da un’imponente statua della Madonna alta più di sette metri, il Monte Zerbion è senza ombra di dubbio un grande classico dello scialpinismo in Valle d’Aosta. La salita è abbastanza impegnativa ma mai troppo difficile, anche se nell’ultimo tratto dovrete prestare attenzione alla possibile presenza di cornici. In ogni caso, la particolare posizione, oltre a regalare un panorama degno di nota, fa sì che lo Zerbion sia spesso soleggiato e protetto dal maltempo. Il percorso attraversa gli aperti pendii della bassa Valtournenche e, sia all’andata che al ritorno, si svolge solitamente su neve farinosa e in ottime condizioni. In caso di buon innevamento, la discesa è tra le più divertenti dell’intera regione, tanto da rendere questa destinazione una delle più frequentate dagli skialpers durante la stagione invernale!

Facile · MS · Durata andata 4h

Gran San Bernardo

Mont Fallère

Grande classico estivo, il Mont Fallère sa essere affascinante anche nella sua versione invernale. L’itinerario descritto è quello che risale lungo la parete Nord del Fallère, una via lunga e molto difficile adatta solo agli skialpers più navigati. La traccia attraversa parte del vallone di Flassin, per poi salire al Col d’Ars e superare i laghetti ghiacciati di Ars. Il percorso, molto lungo e vario, presenta tratti difficili in cui è richiesta esperienza e tecnica e, in generale, sarà necessaria un’ottima preparazione fisica. Consigliamo, inoltre, di contattare una guida alpina. La discesa è molto complessa e tocca punti decisamente ripidi e adrenalinici in cui è richiesto un manto nevoso nelle migliori condizioni. Viste tutte le premesse, possiamo consigliare l’ascesa esclusivamente agli Alpituder più esperti ed allenati. Data la sua posizione centrale e l’assenza di monti più alti nelle vicinanze, la vetta rappresenta uno dei punti panoramici migliori della Valle d’Aosta: una volta in cima, infatti, riconoscerete chiaramente tutti i giganti valdostani!

Difficile con attrezzatura · ORA · Durata andata 5h

Gran San Bernardo

Mont Flassin

Grande classica dello scialpinismo valdostano, il Mont Flassin è una vetta decisamente panoramica al confine tra il vallone di Citrin e quello di Flassin. Nonostante il grande dislivello, il percorso non presenta particolari pericoli ed è, per questo motivo, adatto anche agli skialpers meno esperti. In ogni caso, per affrontare lo sviluppo enorme del percorso è richiesta una buona preparazione atletica e forza di volontà. L’itinerario, per buona parte uguale a quello verso la Testa Cordella, attraversa il vallone di Flassin, andando a toccare tutti i suoi alpeggi caratteristici e la selvaggia Comba di Flassin. Lunga, varia ed estremamente divertente, la discesa è sicuramente il punto forte della via che porta al Mont Flassin: non sorprende che questa sia una delle destinazioni scialpinistiche più frequentate dell’area del Gran San Bernardo!

Facile · MS · Durata andata 4h

Gran San Bernardo

Mont Fourchon

Classica meta scialpinistica, il Mont Fourchon svetta sulla lunga dorsale al confine con la Svizzera, regalando panorami incredibili sulla catena del Monte Bianco e sul vicino Grand Golliat, oltre che su tutte le cime della zona. L’itinerario, molto lungo ma privo di particolari pericoli, è l’ideale per un ottimo allenamento sulla neve. La bella salita, infatti, presenta un grande dislivello generale, anche se non tocca mai pendenze proibitive o punti troppo difficili. In ogni caso, una volta raggiunta la vetta, tutta la fatica sarà decisamente ripagata dalla lunga e divertente discesa attraverso i territori selvaggi di Saint-Rhemy-en-Bosses. Ricordiamo che il percorso qui descritto tiene conto della chiusura invernale della strada che porta al Colle del Gran San Bernardo: la sua riapertura verso fine stagione permette di accorciare il tragitto.

Facile · MS · Durata andata 3h30

Gran San Bernardo

Mont Gelé

Molto lunga ma divertente e mai troppo pericolosa, la via che conduce alla vetta del Mont Gelé è senza ombra di dubbio uno dei grandi classici scialpinistici della Valpelline. Il monte, situato sulla catena di confine con la Svizzera, regala sempre panorami mozzafiato sulle vallate circostanti e su tutti i giganti della zona. Il percorso, normalmente diviso in due giorni, può essere comodamente spezzato al Rifugio Crête Sèche, dotato di un locale invernale da 8 posti o, in primavera, aperto su prenotazione. Da qui in poi, l’itinerario diventa particolarmente selvaggio e si andranno ad attraversare ambienti duri e imponenti, resi ancora più maestosi dalla neve. La difficoltà non è mai troppo elevata, in quanto non ci sono passaggi rischiosi o pendii troppo ripidi. In ogni caso, saranno necessarie esperienza d’alta montagna ed un’ottima forma fisica, oltre che tutta l’attrezzatura necessaria per questo tipo di vie (indispensabili piccozza e ramponi). La discesa è il vero punto forte di questa destinazione: potete seguire il percorso dell’andata oppure, decisamente consigliato, potete scendere lungo la traccia che si stacca verso il vallone di Ollomont poco prima di tornare al Colle del Mont Gelé, così da completare la mitica traversata Ruz-Glacier. Qualunque sia la vostra scelta, il ritorno sarà lungo, divertente e spettacolare!

Medio con attrezzatura · BRA · Durata andata 6h30

Gran San Bernardo

Mont Labiez

Lungo ma mai troppo difficile, l’itinerario che porta al Mont Labiez, vetta minore al cospetto del Mont Fallère, è perfetto per un buon allenamento atletico sci ai piedi. Nonostante non presenti particolari pericoli, alcuni passaggi potrebbero risultare complicati per i meno esperti, ragion per cui sconsigliamo la meta a chi è alle primissime armi o poco preparato fisicamente. Il tracciato si divide in una parte molto ombrosa e lunga che risale nel bosco e in una seconda, molto soleggiata e panoramica, che attraversa la Comba di Ars e conduce infine alla cima: da qui si aprono panorami magnifici sul Fallère, sul Mont Vélan, sul Cervino e su tutta l’area circostante. Essendo poco frequentata, la neve è solitamente ben sciabile e intonsa, regalando discese lunghe e divertenti nei selvaggi paesaggi della zona.

Medio · BS · Durata andata 4h

Aosta e dintorni

Mont Morion

Semplice ma abbastanza lungo, l’itinerario che porta al Mont Morion attraversa i territori innevati di Saint-Barthélemy, toccando punti interessanti come l’Osservatorio Astronomico e la caratteristica Tsa Fontaney. Il percorso che conduce alla panoramica vetta è perfetto per un buon allenamento sulle pelli e si presta bene come prima uscita impegnativa per i neofiti, in quanto non presenta tratti particolarmente pericolosi, se non il traverso un po’ esposto prima del pianoro a quota 2350 metri: valutate le condizioni del manto nevoso prima di proseguire. Nonostante sia abbastanza ripida, la cresta finale risulta generalmente sicura anche se, dopo abbondanti nevicate, va affrontata con la dovuta cautela. In generale, il Mont Morion è la meta ideale per gli skialpers alle prime armi, che proprio qui potranno migliorare la propria tecnica muovendosi in un ambiente d’alta montagna senza grossi rischi. In ogni caso, la lunghezza complessiva e il discreto dislivello richiedono una buona forma fisica. A farvi dimenticare della fatica ci penserà la divertente discesa e lo stupendo panorama che si apre dalla cima!

Medio · BS · Durata andata 3h30

Mont Avic e Valle Centrale

Mont Ros

Molto facile e dal dislivello contenuto, l’itinerario che porta al Mont Ros è perfetto sia per i principianti, sia per i più esperti in cerca di un veloce allenamento sulla neve nei territori del Parco Naturale del Mont Avic. Punto forte della meta è sicuramente il panorama che si apre su tutta la Valle di Champorcher. Per allungare un po’ l’itinerario, all’andata potete raggiungere il Lago Muffé e il vicino ristoro (dove consigliamo di fare una pausa) per poi scendere verso sinistra in direzione dell’Alpe Vernouille. La discesa, nonostante non sia lunghissima, presenta solitamente una buona condizione del manto nevoso, soprattutto nei tratti più alti: ricordatevi che l’esposizione a Sud-Est obbliga a partire di buon’ora!

Facile · MS · Durata andata 1h30

Monte Cervino

Mont Tantané

Meta decisamente sottovalutata e poco frequentata, il Mont Tantané è l’alternativa perfetta al vicino Monte Zerbion, soprattutto nei giorni in cui quest’ultimo è particolarmente affollato. Gli oltre 1200 metri di dislivello la rendono una sfida abbastanza atletica, a cui vanno aggiunte delle ottime capacità di valutazione del manto nevoso: il tratto prima della cresta potrebbe essere molto pericoloso e a rischio valanghe, perciò valutate attentamente le condizioni nivologiche. Come avrete capito, il Mont Tantané non è di certo una sfida adatta ai neofiti skialpers! Per raggiungere la vetta, infatti, è necessaria una buona forma fisica e la dovuta esperienza. In ogni caso, la fatica per conquistare la vetta, dove è posta una bella croce, viene ben ripagata da una vista impareggiabile su tutto il gruppo del Cervino, quello del Monte Rosa e da una lunga e adrenalinica discesa nei territori immacolati e solitari di La Magdeleine.

Medio · BS · Durata andata 3h

Gran San Bernardo

Mont Vertosan

Abbastanza lungo ma mai eccessivamente difficile, l’itinerario che porta al Mont Vertosan attraversa tutto il vallone di Flassin, superando i suoi caratteristici alpeggi e salendo al Col Vertosan, situato poco prima della vetta. Nei tratti finali, in particolar modo nel ripido canalone che precede il colle, il rischio valanghe è alto: una volta lì, sarà necessario valutare attentamente le condizioni nivologiche mentre, prima di partire, è d’obbligo controllare il bollettino valanghe. Per questo motivo, consigliamo a chi è alle prime armi di non affrontare l'ascesa. Detto ciò, la salita risulta abbastanza faticosa, dal notevole dislivello e dal grande sviluppo, adatta quindi solamente a chi gode di una buona forma fisica. Una volta raggiunta la cima, il panorama si apre su tutti i giganti innevati della zona, oltre che sull’intero gruppo del Monte Bianco. Vero punto forte è la lunga e divertente discesa, solitamente in ottime condizioni data l’esposizione a Nord. Se cercate una via scialpinistica appagante e adrenalinica, il Mont Vertosan fa sicuramente al caso vostro!

Medio · BS · Durata andata 4h

Gran San Bernardo

Pain du Sucre

Un buon dislivello e l’assenza di particolari pericoli rendono il Pain du Sucre la meta ideale per un ottimo allenamento scialpinistico o per la prima pellata importante. Panorami stupendi, paesaggi da sogno e una lunga e piacevole discesa sono sicuramente i punti forti di questa meta, a torto poco frequentata. Il percorso si snoda nei selvaggi territori di Saint-Rhemy-en-Bosses ed è, se non nella deviazione finale, lo stesso del più conosciuto Mont Fourchon. Grazie alla loro vicinanza, infatti, non è raro conquistare le due vette nella stessa giornata. Ricordiamo infine che il percorso qui descritto tiene conto della chiusura invernale della strada verso il Colle del Gran San Bernardo: la sua riapertura verso fine stagione permette di accorciare il tragitto.

Medio · BS · Durata andata 3h30

Monte Rosa

Piramide Vincent

Classica e avvincente meta scialpinistica, la Piramide Vincent, con i suoi 4215 metri di altezza, è una delle grandi vette del Monte Rosa e sicuramente uno dei luoghi più alti da cui vi lancerete con gli sci! Se non per un’evidente zona crepacciata, in cui andare piano e con molta attenzione durante la discesa, l’itinerario non presenta particolari pericoli, anche se va evitato in caso di scarsa visibilità. In ogni caso, svolgendosi quasi interamente su ghiacciaio, sconsigliamo la traccia ai neofiti, a meno che non siano accompagnati da una guida alpina. Fortunatamente, gli impianti del Monterosa Ski vi portano già ai 3270 metri di Punta Indren, risparmiandovi gli oltre 2000 metri di salita partendo da Staffal (tranquilli, ve ne mancano “solo” 1000). Inutile raccontarvi degli ambienti e dei panorami maestosi di cui godrete per tutta la giornata: siamo sicuri che non li dimenticherete! Infine, non perdete l’occasione di fermarvi per una pausa alla Capanna Gnifetti, uno dei rifugi più caratteristici e imponenti della Valle d’Aosta.

Medio con attrezzatura · BSA · Durata andata 3h

Monte Cervino

Polluce

Il Polluce, una delle grandi vette del Massiccio del Monte Rosa, è sicuramente una delle cime più conosciute dell’intero arco alpino. Insieme al Castore forma il cosiddetto Massiccio dei Gemelli: visti dal versante svizzero, infatti, questi due giganti appaiono quasi identici! L’itinerario rappresenta senza ombra di dubbio una delle maggiori sfide scialpinistiche della Valle d’Aosta. Partendo da Plateau Rosà, affronterete ghiacciai, zone crepacciate, scivoli ripidissimi e tratti attrezzati con corde doppie e catene: insomma, tutto quello che un Alpituder esperto desidera! Dalla vetta il panorama si apre sulle cime più imponenti della zona, dal Castore, al Cervino fino ai giganti del Monte Rosa: uno spettacolo imperdibile! Il percorso qui descritto, da affrontare in condizioni nivologiche ideali, è un’ottima alternativa alla via normale che sale dalla Val d’Ayas. Utilizzando gli impianti di risalita del comprensorio di Cervinia, infatti, sarà possibile effettuare la gita in giornata. La via va affrontata solo da scialpinisti esperti ed allenati e, ovviamente, con tutta l’attrezzatura necessaria. Consigliamo di rivolgervi ad una guida alpina.

Difficile con attrezzatura · OSA · Durata andata 4h

Gran San Bernardo

Punta Chaligne

Classica meta dell’area del Gran San Bernardo in ogni stagione, la Punta Chaligne mantiene il suo fascino anche in veste di destinazione scialpinistica: la sfidante salita, lo splendido panorama che si apre dalla cima e le tante possibili linee di discesa rendono la vetta l’ideale per una giornata sulle pelli! L’esposizione ad Est rende la zona soleggiata fin dal mattino, valutate quindi con attenzione le condizioni della neve, soprattutto nel tratto finale. Come accennato, la salita è sicuramente la parte più complicata dell’itinerario, soprattutto visto il grandissimo dislivello e alcuni passaggi su pendii decisamente ripidi. In ogni caso, tolto l’aspetto dell’esposizione, il percorso non presenta particolari pericoli ed è alla portata di tutti, sia per i neofiti che cercano una bella sfida, sia per i più esperti che vogliono godersi una bella giornata sulla neve.

Medio · BS · Durata andata 3h30

Gran Paradiso

Punta d’Archeboc (Ormelune)

La Punta d’Archeboc, ormai chiamata da tutti Ormelune, svetta sulla catena che divide la Valgrisenche dalla francese Val d’Isère ed è, in realtà, formata da tre vette: l’itinerario classico porta alla cima Ovest, una delle destinazioni scialpinistiche più frequentate della zona. In generale, si tratta di una destinazione primaverile, soprattutto perché in inverno la strada della Valgrisenche viene chiusa a Bonne, costringendovi ad allungare notevolmente il percorso. Inutile dire che il panorama, una volta lassù, è davvero impareggiabile, con le due vallate ai vostri piedi e i giganti innevati tutto intorno. La discesa, lunga e appagante, deve essere affrontata abbastanza presto, in quanto l'esposizione a Est dei pendii trasforma velocemente il manto nevoso. In ogni caso, la via è lunga e dal grande dislivello, perciò consigliamo la salita solo a chi gode di una buona forma fisica. Alcuni tratti in cresta potrebbero risultare difficili, specialmente per i meno esperti, e, inoltre, sono spesso necessari piccozza e ramponi, soprattutto per affrontare i pendii più ripidi.

Medio · BS · Durata andata 4h30

Aosta e dintorni

Punta de la Pierre

Grande classico scialpinistico in Valle d’Aosta, la Punta della Pierre (o la Pira per gli affezionati) è la meta ideale se cercate un’avventura adatta a tutti, divertente e a due passi da Aosta. L’itinerario, quasi sempre tracciato e percorribile anche dopo abbondanti nevicate, è l’ideale per una giornata sulla neve tra boschi innevati, scorci panoramici maestosi e pendenze che non deludono mai. Proprio per questi motivi e per la totale assenza di pericoli, il percorso è solitamente molto frequentato. La vista dalla cima si apre in modo unico sulla conca di Aosta, quella di Pila e, in modo particolare, sulla Grivola. Non dimenticate la macchina fotografica!

Facile · MS · Durata andata 3h

Gran Paradiso

Punta Galisia

La Punta Galisia, situata sul fondo della Val di Rhêmes, al confine con la Valle dell’Orco e con la francese Val d’Isère, rappresenta una facile via alpinistica della zona. In inverno, la meta diventa perfetta per gli skialpers esperti ed allenati in cerca di emozioni forti. Il percorso attraversa tutto il fondo della selvaggia Val di Rhêmes che, nella sua versione innevata, aumenta ancora di più il suo fascino incontaminato. La via presenta uno sviluppo enorme e un grande dislivello, perciò sarà necessaria un’ottima forma fisica e, oltre a ciò, conoscenze d’alta montagna, indispensabili durante l’attraversamento del Ghiacciaio du Fond, decisamente crepacciato in alcuni punti. In ogni caso, tutta la fatica sarà ben ripagata sia dal panorama stupendo di cui godrete una volta conquistata la cima, sia dalla lunghissima discesa, solitamente in ottime condizioni di sciabilità data l’esposizione a Nord-Ovest particolarmente vantaggiosa. Infine, vista la lunghezza complessiva dell’itinerario, consigliamo di pernottare nella parte invernale del Rifugio Benevolo, così da affrontare più serenamente la seconda parte del tragitto.

Medio con attrezzatura · BSA · Durata andata 6h30

Aosta e dintorni

Punta Leysser

Semplice e adatta a tutti, l’escursione verso Punta Leysser è un vero classico scialpinistico in Valle d’Aosta. Il percorso attraversa i soleggiati territori di Saint-Pierre, passando per ampi pendii aperti e pascoli innevati, il terreno perfetto per una giornata sulle pelli! L’itinerario non presenta pericoli, ad eccezione dell’ultimo tratto: qui, specialmente dopo abbondanti nevicate, dovrete valutare attentamente le condizioni nivologiche. Oltre a ciò, nonostante sia un itinerario adatto a tutti, il dislivello di quasi 1000 metri potrebbe mettere alla prova i meno allenati. Nulla di proibitivo, ma da tenere in considerazione, soprattutto se effettuate l’ascesa ad inizio stagione. In ogni caso, l’incredibile panorama sulla conca di Aosta e la discesa lunga e divertente sapranno ricompensarvi per tutte le energie spese per raggiungere la cima!

Medio · BS · Durata andata 3h30

Monte Rosa

Punta Palasina

Grande classico dello scialpinismo in Val d’Ayas, l’itinerario che porta alla Punta Palasina attraversa i caratteristici territori di Brusson, proprio al di sopra del comprensorio sciistico di Estoul. Superate le piste, il percorso si immerge nel suggestivo e selvaggio vallone di Palasina, passando per pendii aperti e ben soleggiati. Come segnalato nelle precauzioni, l’unico tratto dove prestare la massima attenzione è quello che attraversa le pendici del Monte Bieteron, in cui è necessaria neve ben assestata e pendii scarichi. Per il resto, la salita è relativamente facile e, a patto di avere un minimo di esperienza e forma fisica, chiunque può raggiungere la vetta: i quasi 1000 metri di dislivello rappresentano un ottimo allenamento, ma potrebbero mettere a dura prova i meno atletici! In ogni caso, una volta arrivati in cima sarete ben ripagati dalla vista mozzafiato sul Cervino, sul Monte Rosa e su tutta la conca di Palasina ai vostri piedi. A completare l’escursione ci sarà la discesa, varia e divertente, che nel tratto finale passa per le piste del comprensorio di Estoul.

Facile · MS · Durata andata 3h30

Mont Avic e Valle Centrale

Punta Rascias

Situata nel cuore della Valle di Champorcher, più precisamente tra la conca del Miserin e quella di Dondena, la Punta Rascias è senza dubbio un classico scialpinistico della zona. Il percorso attraversa i bellissimi boschi del Parco Regionale del Mont Avic, passando poi per le case innevate del villaggio di Dondena e l’omonimo rifugio, sfortunatamente chiuso in inverno. Nonostante il buon dislivello, l’itinerario non presenta particolari pericoli ed è perfetto sia per chi cerca un buon allenamento, sia per chi è alle prime armi in questa disciplina. Dalla vetta si apre uno splendido panorama su tutta la zona, in modo particolare sulla conca di Dondena, sui giganti del Monte Rosa e sulle vette tra Champorcher e la Val di Cogne. La discesa è lunga e molto divertente: il manto nevoso, sempre in ottime condizioni, rende la sciata perfetta sia per gli skialpers esperti, sia per i principianti!

Facile · MS · Durata andata 4h

Gran Paradiso

Punta Rossa della Grivola

Situata nella Val di Cogne, più precisamente sulla lunga ed imponente cresta della Grivola, la Punta Rossa della Grivola è una delle vette che circondano il Ghiacciaio del Trajo. La cima è un grande classico del trekking valdostano in estate, mentre in inverno diventa meta di grandi sfide scialpinistiche. L’enorme dislivello e alcuni passaggi difficili e tecnici ne fanno un’esclusiva per gli skialpers più esperti ed allenati. Inoltre, potrebbero servire i ramponi nei tratti finali e data l’esposizione a Est, consigliamo di affrontare questo percorso di buon’ora, così da godere del miglior manto nevoso possibile. Punto forte della destinazione è la divertentissima discesa che, nelle condizioni migliori, può essere completata interamente senza togliere gli sci! Ci sono moltissimi percorsi per conquistare la vetta, il più breve (si fa per dire) è quello qui descritto, che prevede l’attraversamento del vallone di Vermiana: qui scoprirete alcuni dei territori più selvaggi del Parco Nazionale del Gran Paradiso, dove non è raro incontrare stambecchi e camosci. Dalla cima il panorama è semplicemente magnifico: la Grivola a due passi, tutti i giganti valdostani in lontananza e la Val di Cogne ai vostri piedi!

Medio · BS · Durata andata 6h30

Monte Rosa

Punta Valfredda

Grande sfida adatta agli skialpers più esperti ed allenati, il percorso verso la panoramica Punta Valfredda è lungo, a tratti molto ripido e, in alcuni passaggi, abbastanza tecnico. Le vie per salire sono tante, noi qui abbiamo descritto quella che passa per il Rifugio Arp, oltre il quale si affronta un ripidissimo (ma breve) canale che dà accesso alla parte più alta dell’itinerario. In alternativa, si può risalire tutto il lungo e faticoso canalone a Ovest/Sud-Ovest della Punta Valnera. In ogni caso, giunti poco sotto al Colle Valfredda, la traccia risale lungo una semplice dorsale fino alla vetta, dalla quale si apre una vista sulla conca di Palasina e su giganti vicini e lontani, tra cui quelli del Massiccio del Monte Rosa. La discesa comprende molte varianti ma risulta sempre lunga, divertente e molto appagante. In generale, durante tutta la via è necessaria la dovuta attenzione e sarà fondamentale valutare le condizioni del manto nevoso, soprattutto sotto le pendici del Monte Bieteron e nei canali. Ricordiamo che a metà percorso potrete rilassarvi al Rifugio Arp, aperto tutti i weekend durante la stagione invernale!

Medio · BS · Durata andata 4h30

Gran San Bernardo

Punta Valletta

Situata in mezzo ai valloni di Citrin, Vertosan e Serena, la Punta Valletta è, grazie alla sua particolare posizione, una vetta estremamente panoramica. L’itinerario principale attraversa il vallone di Citrin e, nonostante sia molto lungo, non risulta mai troppo difficile né presenta passaggi pericolosi. In ogni caso, i tratti finali della cresta non vanno assolutamente sottovalutati e sono da affrontare solo in condizioni perfette del manto nevoso. Per questi motivi, consigliamo l’ascesa solo agli skialpers con una buona esperienza e un’ottima forma fisica! Dopo una prima parte nel bosco, il percorso si sposta in un paesaggio molto aperto e affascinante, oltre al quale si risale in direzione della meta. La discesa, vero punto forte della destinazione vista la grande varietà degli ambienti attraversati, può essere affrontata senza obblighi specifici.

Medio · BS · Durata andata 3h30

Aosta e dintorni

Punta Valletta | Anticima

Meta estremamente panoramica, la Punta Valletta domina su tutta la conca di Pila. La cima, che divide i comuni di Charvensod e Gressan, è molto pericolosa da risalire con la neve: infatti, la classica meta invernale non è la punta vera e propria, ma la sua anticima, considerata, a tutti gli effetti, la vetta scialpinistica di Punta Valletta! Gli oltre 1000 metri di dislivello positivo e alcuni passaggi difficili fanno della salita una sfida impegnativa ma comunque apprezzata e perfetta per un buon allenamento sulle pelli. Vero punto forte dell’escursione sono la vista che si apre sulla conca di Pila e sulla Val di Cogne e la lunga e divertente discesa, che nella parte finale passa sulle famose piste del comprensorio di Pila. Consigliamo di effettuare la salita nel periodo in cui sono chiusi gli impianti di risalita (da metà-fine aprile). In altri periodi si può accorciare l’itinerario utilizzando gli impianti stessi.

Medio · BS · Durata andata 3h30

Mont Avic e Valle Centrale

Rifugio Barbustel

Dal dislivello ridotto e privo di particolari pericoli, l’itinerario verso il Rifugio Barbustel porta nel cuore del Parco Regionale del Mont Avic. Il percorso è adatto a tutti gli skialpers, sia ai più esperti in cerca di un allenamento nella natura innevata, sia ai neofiti, che qui potranno prendere confidenza con lo scialpinismo. La traccia passa per il Lago Muffé e il vicino ristoro, dove consigliamo di fermarvi per una breve pausa. Da qui si sale al Col du Lac Blanc, dal quale si apre un panorama incredibile su entrambi i versanti. Scendendo verso la nostra meta, la vista sul Mont Avic è veramente imponente, con il Monte Rosa e il Cervino a fare da sfondo e i laghi del parco sotto di voi: una vista da lasciare senza fiato! Per il ritorno dovrete salire nuovamente per raggiungere il colle, ma da lì in poi la discesa, lunga e divertente, saprà senz’altro farvi dimenticare questa piccola fatica.

Facile · MS · Durata andata 2h30

Monte Cervino

Rifugio Teodulo

Dal grande dislivello ma privo di particolari pericoli, l’itinerario che porta al Rifugio Teodulo risale lungo le piste del comprensorio sciistico di Breuil-Cervinia ed è la scelta ideale per gli Alpituder in cerca di un ottimo allenamento. Il rifugio, situato sul Colle Teodulo, è un ottimo punto d’appoggio per molte traversate e ascese alpinistiche e scialpinistiche nei dintorni, ma è anche perfetto come destinazione a sé. Come detto, la salita non è tecnicamente difficile ma lunga e faticosa, adatta soprattutto agli skialpers più allenati. In ogni caso, tutta la fatica viene senza alcun dubbio ripagata dall’accoglienza al rifugio, dove tra birra, vino e deliziosi piatti tipici potrete ricaricare le batterie in vista del rientro. Inoltre, il panorama sulle Grandes Murailles e sul Cervino aumenta notevolmente il fascino di questo luogo. La discesa è sicuramente il punto forte della meta: se siete amanti del freeride potete ripercorrere il percorso dell’andata, altrimenti nessuno vi vieta di lanciarvi sulle mitiche piste della stazione di Cervinia!

Facile · MS · Durata andata 3h30

Gran San Bernardo

Testa Cordella

L’itinerario che porta alla Testa Cordella attraverso il vallone di Flassin, passando per i suoi caratteristici alpeggi, la Comba di Flassin e gli aperti pendii del tratto finale. Il percorso, lungo e faticoso, non presenta pericoli particolari ed è adatto anche agli skialpers meno esperti. In ogni caso, il grande dislivello e il notevole sviluppo metteranno alla prova anche i più allenati! La vetta, molto panoramica, si trova sulla cresta che divide il vallone di Flassin da quello di Citrin: la sua posizione privilegiata regala una vista mozzafiato sul Monte Bianco e su tutti i giganti dell’area del Gran San Bernardo. La discesa può essere affrontata con percorso libero e, solitamente, presenta neve in ottime condizioni. La sciata per tornare alla macchina, lunga, molto varia e divertente, è sicuramente il punto forte di questa destinazione e vi farà dimenticare subito di tutti gli sforzi fatti per raggiungere la cima.

Facile · MS · Durata andata 3h30

Monte Bianco

Testa dei Frà

Ambienti selvaggi, una discesa memorabile solitamente su neve perfetta e assenza totale di pericoli: non è una sorpresa che la Testa dei Frà sia un grande classico dello scialpinismo valdostano! Generalmente molto frequentata, la via che porta alla vetta attraversa i territori sopra Morge, passando per le caratteristiche baite di Les Ors, il Col Fetita e la divertente e spettacolare cresta che porta a destinazione. Nonostante il grande dislivello richieda una buona preparazione atletica, il percorso non presenta particolari pericoli o passaggi difficili e si può salire anche dopo abbondanti nevicate. L’itinerario è quindi perfetto sia per gli skialpers navigati in cerca di un buon allenamento, sia per i meno esperti, che qui potranno mettere alla prova le proprie capacità con una sfida più impegnativa. Vero punto forte della meta è senza dubbio la vista che si apre sul Massiccio del Monte Bianco e sulle Grandes Jorasses, oltre che su tanti altri giganti valdostani. La discesa, lunga e divertente, si svolge quasi sempre su neve in ottime condizioni e farinosa.

Facile · MS · Durata andata 4h

Gran Paradiso

Testa del Grand Etret

Situata sul fondo della Valsavarenche, la Testa del Grand Etret è una meta scialpinistica poco frequentata ma dal grandissimo fascino, soprattutto grazie alla vista unica sui tanti giganti del Parco Nazionale del Gran Paradiso e sulla Valle dell’Orco che si apre dalla cima. Il percorso è molto lungo ma, tolto il tratto finale, non presenta passaggi pericoloso o punti proibitivi: per questo motivo, la via è perfetta sia per i più esperti in cerca di un ottimo allenamento, sia per gli skialpers alle prime armi in cerca di una prima grande vetta da conquistare. L’itinerario attraversa tutto il selvaggio vallone di Seiva, dove dovrete valutare la condizione dei pendii: se troppo carichi di neve, tenetevi il più distante possibile dalle pareti, in quanto molto spesso ci sono scariche. Vero punto forte è la discesa, in quanto l’esposizione molto favorevole mantiene il manto nevoso sempre in perfette condizioni, garantendo un’ottima sciabilità durante tutta la giornata!

Facile · MS · Durata andata 4h

Monte Bianco

Testa della Tronche

Situata sul fondo della Val Sapin, la Testa della Tronche si trova sulla lunga dorsale formata anche dal Mont de la Saxe e dalla Testa Bernarda. La vetta rappresenta un punto estremamente panoramico sulle Grandes Jorasses e sul Massiccio del Monte Bianco e, nella sua versione invernale, regala una bella discesa in territori incontaminati e selvaggi. La via attraversa i bellissimi boschi innevati della Val Sapin, per poi salire lungo il canalone che porta al colle omonimo e, da lì, alla meta. Il percorso, abbastanza lungo e da evitare dopo abbondanti nevicate, è consigliato a skialpers allenati e con una buona esperienza: infatti, sarà necessario valutare attentamente il manto nevoso prima di affrontare i tratti più ripidi.

Medio · BS · Durata andata 4h

Gran Paradiso

Testa del Rutor

Grande classica dello scialpinismo, la Testa del Rutor è senza ombra di dubbio una delle vette più iconiche dell’intero arco alpino, soprattutto per il suo enorme ed imponente ghiacciaio. La cima si trova sulla cresta che separa La Thuile dalla Valgrisenche: normalmente, la via invernale sale da quest’ultima, in quanto è ritenuto il versante più facile e sicuro da affrontare in inverno. L’itinerario presenta una salita lunga e impegnativa ma senza particolari pericoli. Per affrontare al meglio la seconda parte del tragitto, consigliamo di dividere il percorso in due giorni dormendo al Rifugio degli Angeli su prenotazione. La discesa comprende molte varianti, da scegliere a seconda delle condizioni del manto nevoso, del vostro livello e delle vostre sensazioni: tra le tante, potrete tornare indietro seguendo le tracce dell’andata, oppure raggiungere il Colle di Chateau Blanc e sfrecciare fino a Planaval! In ogni caso, una volta raggiunta la vetta godrete di un panorama davvero mozzafiato sui tanti giganti valdostani e sul versante di La Thuile.

Medio con attrezzatura · BSA · Durata andata 6h

Gran San Bernardo

Tête de Barasson

L’itinerario che porta alla Tête de Barasson, cima minore sulla catena di confine con la Svizzera, è il perfetto esempio di un allenamento scialpinistico per i più esperti. Il buon dislivello e alcuni pendii decisamente ripidi e faticosi (da affrontare solo in condizioni nivologiche ottimali) renderanno la salita attraverso la Comba di Barasson ed i suoi ambienti selvaggi una vera sfida! Fortunatamente, il panorama che si apre dalla cima e la discesa, lunga e varia, ripagano ampiamente per tutti gli sforzi fatti per raggiungere la vetta. Altro punto forte è sicuramente l’esposizione a Sud, che permette di godere, nelle giornate più aperte, di un bel sole durante tutta l’escursione.

Medio · BS · Durata andata 3h

Gran San Bernardo

Tête de Bois de Quart

Molto facile nonostante il discreto dislivello, la Tête de Bois de Quart è un bel panettone innevato situato al termine della dorsale Nord della Testa Cordella. Il percorso attraversa il vallone di Flassin senza particolari pericoli, per poi risalire in mezzo al bosco, unico tratto da affrontare con attenzione durante la discesa. In ogni caso, l’itinerario è adatto anche ai neofiti dello scialpinismo, nonostante in alcuni ripidi passaggi siano richieste buone capacità sci ai piedi. Una volta raggiunta la vetta, su cui si trova una croce in legno, si apre una vista notevole su tutta la Coumba Freida: il punto panoramico perfetto per uno scatto memorabile!

Facile · MS · Durata andata 2h30

Gran San Bernardo

Tête de Choume

Molto facile, dal dislivello ridotto e senza pericoli, la via scialpinistica che porta alla Tête de Choume è senza ombra di dubbio adatta a tutti, neofiti compresi. Il vero punto forte della destinazione è il suo valore storico-culturale: lungo il percorso, soprattutto nei pressi di Plan Puitz, vi imbatterete nelle antiche fortificazioni militari della Linea Cadorna, edificate durante la Prima Guerra Mondiale per proteggere i confini italiani (ed in modo particolare il Colle del Gran San Bernardo) da un possibile attacco svizzero. Come detto, l’itinerario è perfetto per gli skialpers alle prime armi, in quanto può essere affrontato in tutta sicurezza anche in condizioni nevose e meteorologiche avverse. La discesa, nonostante non sia molto lunga, risulta facile e divertente ed è l’ideale per affinare le propria tecnica sciistica.

Facile · MS · Durata andata 2h

Gran San Bernardo

Tête de Crévacol

Perfetto come prima uscita sulle pelli della stagione, l’itinerario che porta alla Tête de Crévacol non è né troppo lungo né troppo difficile e si presta bene anche per chi ha meno esperienza scialpinistica. La via, spesso senza percorso obbligato, attraversa i caratteristici territori di Saint-Rhemy senza mai passare vicino alle piste del comprensorio di Crévacol: queste potranno essere sfruttate durante la discesa, per garantirvi una sciata divertente e sicura. In ogni caso, proprio come all’andata, anche per il ritorno sarete liberi di scegliere la linea che preferite! L’esposizione a Sud mantiene i pendii sempre ben soleggiati, ragione in più per scegliere questa località nelle giornate più aperte. Raggiunta la vetta, dove è situato un bivacco in pietra in onore di Leopoldo Deffeyes, si apre un panorama a 360 gradi sul comprensorio di Crévacol e su molti giganti della zona, tra tutti i vicini Grand Crêton e Grand Golliat.

Facile · MS · Durata andata 2h30