Scialpinismo

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Monte Bianco

Col d’Arguerey

Suggestiva e selvaggia, la via scialpinistica che porta al Colle d’Arguerey rappresenta una bella sfida, non tanto per il dislivello, quanto per alcuni punti molto ripidi in cui è necessaria una buona esperienza e conoscenza della neve. Il percorso passa per laghi gelati, vallette innevate e ambienti solitari, arrivando fino al Ghiacciaio di Arguerey e, da lì, al passo dimenticato tra la Francia e l’Italia. Una volta a destinazione, troverete i resti di un vecchio avamposto militare situati proprio sul colle che, nel passato, rappresentava un punto chiave per controllare i confini con la Francia. Consigliamo di affrontare la salita nel periodo di riapertura della strada del Piccolo San Bernardo, sia per evitare gli sciatori del comprensorio, sia per diminuire il dislivello. Inoltre, data l’esposizione a Sud-Est, è necessario partire di buon’ora per godere della miglior condizione possibile del manto nevoso.

Facile · MS · Durata andata 3h

Monte Bianco

Col des Orgères

Situato sul fondo dell’omonimo vallone, il Col des Orgères è una meta scialpinistica abbastanza dura ma dal fascino selvaggio nei territori di La Thuile. La via, infatti, è abbastanza semplice fino al tratto finale, dove si risale un lungo e ripido canalone con pendenze fino ai 40 gradi: qui, oltre ad un’attenta valutazione del manto nevoso, saranno necessari piccozza e ramponi. Solamente per questo tratto, consigliamo l'itinerario esclusivamente agli skialpers allenati e con una buona esperienza. In ogni caso, una volta arrivati sarete ripagati dal panorama maestoso che si apre sul Massiccio del Monte Bianco e sulle valli ai vostri piedi. Oltre a questo, la discesa è molto lunga, spettacolare e divertente, anche se nel canalone occorre avere tecnica e padronanza sciistica.

Medio · BS · Durata andata 4h

Monte Bianco

Mont Colmet

Il Mont Colmet è una delle grandi vette situate sul fondo del vallone d’Arpy. Essa è formata da due punte, quella Sud, la cima vera e propria, raggiungibile solo a piedi e in condizioni perfette del manto, e quella Nord, considerata la punta scialpinistica del Mont Colmet. L’itinerario attraversa luoghi selvaggi e solitari, passando per i celebri Lago d’Arpy e Lago di Pietra Rossa, solitamente molto frequentati in estate ma fortunatamente silenziosi e pacifici in inverno. Il percorso presenta un grande dislivello e passa per punti abbastanza difficili in cui è richiesta esperienza, conoscenza del manto nevoso e una forma fisica adeguata. Potrebbero servire i ramponi nei tratti più ripidi sotto al colletto dove è situato il Ricovero Tenente Chabloz e, inoltre, è richiesta la massima attenzione nel lungo traverso sotto la parete che conduce al Lago di Pietra Rossa. In generale, non consigliamo la gita dopo abbondanti nevicate. La discesa è lunga, varia e molto divertente. Se le condizioni lo permettono, potrete sfrecciare lungo la ripida parete Nord (circa 40 gradi), anche se questa è esclusiva degli sciatori più tecnici. Una volta in cima, si apre un panorama mozzafiato su tutta l’area circostante e, in modo particolare, sul Massiccio del Monte Bianco.

Medio · BS · Durata andata 4h30

Monte Bianco

Mont Crammont

Il Mont Crammont, grazie alla sua posizione centrale e all’assenza di cime più alte nelle vicinanze, è senza dubbio uno dei punti panoramici migliori della Valle d’Aosta: la vetta rappresenta uno spettacolare balcone naturale sulla catena del Monte Bianco e su tutti i giganti del fondovalle! Nonostante ciò, la difficoltà generale della via la rende una meta poco frequentata, perfetta per gli skialpers esperti in cerca di ambienti selvaggi e solitari. Il percorso, dal grande dislivello, presenta alcuni passaggi abbastanza duri e ripidi dove potrebbero servire i ramponi. Inoltre, durante tutto l’itinerario, soprattutto nella cresta finale, è necessario un manto nevoso in ottime condizioni e i pendii laterali scarichi: in questo senso, l’esposizione a Sud-Est obbliga a partire di buon’ora. La discesa è lunga e divertente, anche se tecnicamente non banale. Insomma, la via per il Mont Crammont è perfetta per gli scialpinisti più esperti ed allenati in cerca di una bella sfida ripagata da un panorama unico!

Medio · BS · Durata andata 4h30

Monte Bianco

Mont Dolent

Il Mont Dolent, un vero gigante a quasi 4000 metri di altitudine, si trova in una zona davvero particolare: situato sul fondo della Val Ferret, la vetta segna il confine tra Italia, Svizzera e Francia. Inutile dire che, da lassù, il panorama è semplicemente mozzafiato! Il percorso attraversa un angolo incontaminato della Val Ferret, ambienti resi ancora più selvaggi dalla neve che copre ogni cosa. La via è molto lunga, dal grandissimo dislivello e presenta tratti difficili e passaggi tecnici, specialmente sul ghiacciaio e nell’aerea cresta. Non possiamo che consigliare l’ascesa solo agli skialpers più esperti ed allenati. Servirà, inoltre, tutta l'attrezzatura per questo tipo di itinerari e potrebbe essere molto utile contattare una guida alpina. Visto lo sviluppo complessivo, consigliamo di spezzare la gita in due giorni, appoggiandovi al Bivacco Fiorio. Subito dopo il bivacco attraverserete il Ghiacciaio di Pré de Bar che, come tanti altri ghiacciai, è da decenni in forte ritiro. Qui sarete testimoni della maestosità della natura, della sua forza e della sua fragilità. Ricordiamo che fino ad aprile la strada fino ad Arnouva è chiusa, perciò consigliamo di affrontare l’ascesa in primavera.

Difficile con attrezzatura · OSA · Durata andata 7h

Monte Bianco

Monte Combe Varin

Il Monte Combe Varin, situato sopra La Thuile e di fronte alle sue piste da sci, rappresenta una facile via scialpinistica adatta anche ai neofiti. Infatti, tolti i ripidi pendii finali, generalmente sicuri, il percorso è facile e non presenta un dislivello proibitivo. In ogni caso, la lunghezza complessiva dell’itinerario lo rende perfetto per un ottimo allenamento con le pelli. Solitamente poco frequentato, il Monte Combe Varin è l’alternativa perfetta per chi cerca linee intonse e ambienti selvaggi, il tutto a due passi dal centro di La Thuile. Il tracciato sale inizialmente fino agli alpeggi di Orgères, per poi attraversare il vallone omonimo che, senza percorso obbligato, conduce alla vetta. Vista l’esposizione, consigliamo di partire di buon’ora, così da trovare le migliori condizioni possibili del manto nevoso durante la discesa!

Facile · MS · Durata andata 4h

Monte Bianco

Monte Miravidi

Situato sulla cresta di confine tra Francia e Italia, il Monte Miravidi rappresenta una grande sfida scialpinistica nei territori più selvaggi di La Thuile. La via per raggiungere la vetta, pur non avendo un dislivello proibitivo, è molto lunga e passa per alcuni tratti abbastanza ripidi in cui potrebbero servire piccozza e ramponi. Inoltre, l’esposizione ad Est obbliga a partire di buon’ora, in modo da trovare il manto nevoso nelle migliori condizioni. Detto ciò, l’itinerario attraversa un angolo davvero suggestivo e incontaminato della Valle d’Aosta e, una volta in cima, si apre un panorama sensazionale sul Monte Bianco e su tanti altri giganti nei dintorni. La discesa, molto lunga e divertente, alterna alcuni saliscendi a punti più ripidi dove potrete sfrecciare su ottima neve fresca. Solitamente, la pellata va affrontata da metà maggio, quando la strada per il Colle del Piccolo San Bernardo viene aperta, così da risparmiarvi la salita da Pont Serrand e la presenza di sciatori sulle piste del comprensorio: insomma, il Monte Miravidi rappresenta la meta perfetta per chiudere alla grande la stagione scialpinistica!

Medio · BS · Durata andata 4h

Monte Bianco

Testa dei Frà

Ambienti selvaggi, una discesa memorabile solitamente su neve perfetta e assenza totale di pericoli: non è una sorpresa che la Testa dei Frà sia un grande classico dello scialpinismo valdostano! Generalmente molto frequentata, la via che porta alla vetta attraversa i territori sopra Morge, passando per le caratteristiche baite di Les Ors, il Col Fetita e la divertente e spettacolare cresta che porta a destinazione. Nonostante il grande dislivello richieda una buona preparazione atletica, il percorso non presenta particolari pericoli o passaggi difficili e si può salire anche dopo abbondanti nevicate. L’itinerario è quindi perfetto sia per gli skialpers navigati in cerca di un buon allenamento, sia per i meno esperti, che qui potranno mettere alla prova le proprie capacità con una sfida più impegnativa. Vero punto forte della meta è senza dubbio la vista che si apre sul Massiccio del Monte Bianco e sulle Grandes Jorasses, oltre che su tanti altri giganti valdostani. La discesa, lunga e divertente, si svolge quasi sempre su neve in ottime condizioni e farinosa.

Facile · MS · Durata andata 4h

Monte Bianco

Testa della Tronche

Situata sul fondo della Val Sapin, la Testa della Tronche si trova sulla lunga dorsale formata anche dal Mont de la Saxe e dalla Testa Bernarda. La vetta rappresenta un punto estremamente panoramico sulle Grandes Jorasses e sul Massiccio del Monte Bianco e, nella sua versione invernale, regala una bella discesa in territori incontaminati e selvaggi. La via attraversa i bellissimi boschi innevati della Val Sapin, per poi salire lungo il canalone che porta al colle omonimo e, da lì, alla meta. Il percorso, abbastanza lungo e da evitare dopo abbondanti nevicate, è consigliato a skialpers allenati e con una buona esperienza: infatti, sarà necessario valutare attentamente il manto nevoso prima di affrontare i tratti più ripidi.

Medio · BS · Durata andata 4h