Scialpinismo
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Monte Rosa
Colle Bettaforca
Al cospetto della maestosa catena del Monte Rosa, l’itinerario che porta al Colle Bettaforca rappresenta la pista di allenamento ideale per gli skialpers di ogni livello. Il percorso sale costeggiando la pista di sci di Stafal, passando su un tracciato dedicato esclusivamente allo scialpinismo. Una volta raggiunto l’arrivo della seggiovia, posta proprio sul colle, potrete riposarvi al ristoro Colle Bettaforca, sempre pronto ad accogliere tutti gli Alpituder e gli amanti della montagna affaticati. Un buon dislivello, una traccia ben segnalata su cui è impossibile perdersi e una comoda e divertente discesa in pista: insomma, il Colle Bettaforca è perfetto sia per mettere benzina nelle gambe ad inizio stagione, sia per avvicinarsi alla disciplina e prendere confidenza con le pelli!

Monte Rosa
Colle della Gragliasca
Meta poco frequentata ma decisamente selvaggia, il Col Gragliasca collega la Valle di Gressoney (e più precisamente Fontainemore) alla piemontese Valle Cervo. Nonostante si tratti di una zona di media montagna, l’esposizione particolare permette di avere una buona condizione del manto anche ad altitudini meno elevate (ovviamente se ha nevicato): questo rende le discese dal colle molto divertenti! Dalla cima, si aprono panorami stupendi su molte grandi vette della Valle d’Aosta e del Piemonte. Il lungo percorso, nonostante qualche tratto scomodo, non presenta grandi difficoltà ed è adatto a tutti. In generale, l’itinerario attraversa luoghi immacolati e solitari, passando per il Lago Vargno e risalendo per gli aperti pendii al confine della Riserva Naturale del Mont Mars.

Monte Rosa
Gran Cima
Come suggerisce il nome, la Gran Cima non è sicuramente da sottovalutare ed è consigliata agli Alpituder con una buona esperienza scialpinistica e un’ottima forma fisica. Non mancano, infatti, passaggi tecnici sulla cresta esposta e ripidi pendii che potrebbero richiedere piccozza e ramponi. Inoltre, i circa 1000 metri di dislivello sci ai piedi rendono la salita decisamente atletica: insomma, come avrete capito, si tratta di una vera sfida! In ogni caso, tutta la fatica viene ripagata dalla grande soddisfazione per la conquista della vetta. Da lassù si apre un panorama incredibile su tutta la zona circostante, con i Laghi del Pinter ai vostri piedi e i giganti del Monte Rosa di fronte. La discesa è molto lunga e divertente e, fino all’alpeggio di Plan Long, comprende numerose varianti. Ricordiamo infine la possibilità di tagliare i primi 400 metri di salita grazie alla cabinovia che porta da Champoluc a Crest: una soluzione ideale nei giorni di apertura delle piste!

Monte Rosa
Monte Facciabella
Il Monte Facciabella è un vero classico scialpinistico in Val d’Ayas. Il percorso è semplice, privo di pericoli particolari e mai troppo ripido: perfetto sia per i più esperti in cerca di una bella discesa, sia per chi sta imparando le basi della disciplina e vuole tentare una sfida più impegnativa. La traccia attraversa i territori di Champoluc, passando per ampi pascoli innevati e alpeggi caratteristici. L’unico tratto un po’ rischioso è quello che attraversa il vallone di Vascoccia: qui, tenetevi a distanza dalla parete della Becca di Nana, specialmente in caso di neve non ben assestata. Arrivati al Colle Vascoccia, si prosegue lungo la facile e ampia cresta che conduce in vetta. Una volta in cima, la vista non può che cadere sui giganti del Monte Rosa e sulla vicina Becca di Nana. Data l'esposizione a Sud-Est dei pendii, consigliamo di partire di buon’ora, così da trovare le migliori condizioni del manto nevoso durante la discesa.

Monte Rosa
Piramide Vincent
Classica e avvincente meta scialpinistica, la Piramide Vincent, con i suoi 4215 metri di altezza, è una delle grandi vette del Monte Rosa e sicuramente uno dei luoghi più alti da cui vi lancerete con gli sci! Se non per un’evidente zona crepacciata, in cui andare piano e con molta attenzione durante la discesa, l’itinerario non presenta particolari pericoli, anche se va evitato in caso di scarsa visibilità. In ogni caso, svolgendosi quasi interamente su ghiacciaio, sconsigliamo la traccia ai neofiti, a meno che non siano accompagnati da una guida alpina. Fortunatamente, gli impianti del Monterosa Ski vi portano già ai 3270 metri di Punta Indren, risparmiandovi gli oltre 2000 metri di salita partendo da Staffal (tranquilli, ve ne mancano “solo” 1000). Inutile raccontarvi degli ambienti e dei panorami maestosi di cui godrete per tutta la giornata: siamo sicuri che non li dimenticherete! Infine, non perdete l’occasione di fermarvi per una pausa alla Capanna Gnifetti, uno dei rifugi più caratteristici e imponenti della Valle d’Aosta.

Monte Rosa
Punta Palasina
Grande classico dello scialpinismo in Val d’Ayas, l’itinerario che porta alla Punta Palasina attraversa i caratteristici territori di Brusson, proprio al di sopra del comprensorio sciistico di Estoul. Superate le piste, il percorso si immerge nel suggestivo e selvaggio vallone di Palasina, passando per pendii aperti e ben soleggiati. Come segnalato nelle precauzioni, l’unico tratto dove prestare la massima attenzione è quello che attraversa le pendici del Monte Bieteron, in cui è necessaria neve ben assestata e pendii scarichi. Per il resto, la salita è relativamente facile e, a patto di avere un minimo di esperienza e forma fisica, chiunque può raggiungere la vetta: i quasi 1000 metri di dislivello rappresentano un ottimo allenamento, ma potrebbero mettere a dura prova i meno atletici! In ogni caso, una volta arrivati in cima sarete ben ripagati dalla vista mozzafiato sul Cervino, sul Monte Rosa e su tutta la conca di Palasina ai vostri piedi. A completare l’escursione ci sarà la discesa, varia e divertente, che nel tratto finale passa per le piste del comprensorio di Estoul.

Monte Rosa
Punta Valfredda
Grande sfida adatta agli skialpers più esperti ed allenati, il percorso verso la panoramica Punta Valfredda è lungo, a tratti molto ripido e, in alcuni passaggi, abbastanza tecnico. Le vie per salire sono tante, noi qui abbiamo descritto quella che passa per il Rifugio Arp, oltre il quale si affronta un ripidissimo (ma breve) canale che dà accesso alla parte più alta dell’itinerario. In alternativa, si può risalire tutto il lungo e faticoso canalone a Ovest/Sud-Ovest della Punta Valnera. In ogni caso, giunti poco sotto al Colle Valfredda, la traccia risale lungo una semplice dorsale fino alla vetta, dalla quale si apre una vista sulla conca di Palasina e su giganti vicini e lontani, tra cui quelli del Massiccio del Monte Rosa. La discesa comprende molte varianti ma risulta sempre lunga, divertente e molto appagante. In generale, durante tutta la via è necessaria la dovuta attenzione e sarà fondamentale valutare le condizioni del manto nevoso, soprattutto sotto le pendici del Monte Bieteron e nei canali. Ricordiamo che a metà percorso potrete rilassarvi al Rifugio Arp, aperto tutti i weekend durante la stagione invernale!