Trekking
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Monte Bianco
Aiguille d’Artanavaz
Molto lungo e dal grande dislivello, il sentiero che porta all’Aiguille d’Artanavaz attraversa tutto il selvaggio Vallone di Planaval, passando per bellissimi pascoli, ampi pianori e il Lago di Bonalex. Dato lo sviluppo notevole e alcuni tratti molto faticosi, non possiamo che consigliare questo itinerario agli Alpituder più allenati. Inoltre, data l’assenza di un vero e proprio sentiero, è necessaria una buona esperienza per capire la giusta via da seguire, soprattutto dall’Alpe Bonalex in poi (leggete attentamente le nostre precauzioni). In ogni caso, gli amanti della montagna pura e incontaminata troveranno un vero paradiso in questa valle solitaria e, a torto, poco frequentata. Dalla vetta, oltre a tutta la vallata ai vostri piedi, si apre un panorama incredibile sul Massiccio del Monte Bianco: se siete degli aspiranti fotografi, questo è il momento giusto per uno scatto memorabile!

Monte Rosa
Alta Luce
Grande classico nella parte alta della Valle di Gressoney, l’itinerario che porta all’Alta Luce attraversa gli ambienti grandiosi ai piedi dei ghiacciai del Monte Rosa. Nonostante la lunghezza e il dislivello siano notevoli, il percorso non è mai pericoloso e, con una discreta forma fisica, chiunque può arrivare fino in cima. L’Alta Luce è sicuramente uno dei balconi panoramici migliori di Gressoney, con i giganti del Rosa da un lato e la Valle del Lys ai propri piedi. Sulla punta si trova una caratteristica campana: una volta arrivati, suonatela per far sapere al mondo di aver raggiunto la vetta! Per la discesa avrete varie possibilità, ad esempio compiere una traversata verso Est, intercettando il sentiero che porta al Rifugio Città di Mantova, oppure scendere fino al Colle Salza e, da qui, scegliere se compiere un anello rientrando dal Vallone di Mos o riprendere la stessa via dell’andata.

Monte Cervino
Becca d’Aver e Cima Longhede
Breve e adatta a tutti, l’escursione che porta alla Becca d’Aver attraversa i bellissimi boschi di Verrayes, nella media Valtournenche. Il sentiero porta fino al Col des Bornes, per poi salire fino alla suggestiva cresta erbosa che divide la Valtournenche da Saint Barthelemy. La vista dalla cima è davvero spettacolare, con la conca di Torgnon ai piedi, il Cervino a Nord e il Mont Emilius in lontananza a Sud. Volendo, in circa trenta minuti, potete raggiungere anche l’aguzza Cima Longhede: fate solo attenzione alle instabili roccette finali, soprattutto se bagnate. Per la discesa, dalla radura in cui trovate alcune panche e tavoli di legno, potete scendere dal sentiero 2 che, nonostante sia molto ripido, vi porterà alla macchina in un attimo!

Aosta e dintorni
Becca de Fontaney
Al limite tra trekking e alpinismo, la Becca de Fontaney è un gigante roccioso di quasi 3000 metri di altitudine. Gran parte dell’escursione coincide con quella per il Rifugio Cuney e il Lago Pisonet, camminata lunga ma fattibile da chiunque: una volta lì, iniziano le difficoltà! Una breve ma ripida salita conduce alla cresta terminale, dove non è sempre facile individuare il sentiero e conviene orientarsi a vista. La cresta, aerea ed esposta, non è comunque difficile, ci si può aiutare tranquillamente con le mani, ma nulla esclude di portare corda e imbragatura per la massima sicurezza. Adrenalina e un po’ di vertigini per rendere la salita alla Becca una vera e propria avventura, da non sottovalutare ma comunque da godersi fino in fondo se siete esperti e conoscete l’alta montagna!

Gran Paradiso
Becca della Traversière
Molto lunga ma varia e divertente, la salita che porta alla Becca della Traversière attraversa tutto il fondo della Val di Rhêmes, passando per l’accogliente Rifugio Benevolo e il bellissimo Lago Goletta: da qui si sale prima al Col Bassac Déré, raggiungibile anche dalla Valgrisenche, ed infine alla vetta, posta al confine con la Francia. Da lassù il panorama lascia davvero senza fiato, con tutta la valle appena risalita, i vicinissimi Ghiacciai di Goletta e di Gliairetta e tantissime cime italiane e francesi sullo sfondo. La salita non è troppo difficile, anche se lo sviluppo complessivo e il dislivello richiedono una buona forma fisica e alcuni passaggi sono da affrontare con cautela. In ogni caso, consigliamo di tentare l'ascesa a stagione inoltrata: ad inizio stagione, infatti, sono solitamente presenti dei nevai nel canale prima del colle e in tutto il tratto che passa sulla dorsale; questo renderebbe l’ascesa di tipo alpinistico, da affrontare con molta esperienza e con l’ausilio di piccozza e ramponi.

Monte Rosa
Becca di Nana
In assoluto uno dei 3000 più facili della Valle d’Aosta, la Becca di Nana è la destinazione ideale sia per i più allenati in cerca di un buon allenamento, sia per chi pratica il trekking da poco e vuole mettersi alla prova in una sfida entusiasmante. La Becca di Nana fa parte della catena montuosa che separa la Val d’Ayas dalla Valtournenche, ed è raggiungibile su un comodo sentiero da Mandriou, poco dopo Antagnod. Come detto, le difficoltà tecniche sono praticamente inesistenti, vi basterà stringere i denti per affrontare i tratti più ripidi (la parte finale vi farà decisamente sudare). Una volta raggiunta la cima lo spettacolo è però assicurato: la Becca, infatti, grazie alla sua posizione privilegiata, permette di godere di un panorama incredibile su gran parte dei giganti valdostani, dalle vicine punte del Monte Rosa fino al lontano Monte Bianco.

Aosta e dintorni
Becca di Nona
Lungo, faticoso e a tratti molto ripido, l'itinerario che porta alla celebre Becca di Nona è adatto a chi gode di una buona forma fisica. Nonostante ciò, la mancanza di reali pericoli rende l’ascesa semplice e perfetta per un primo assaggio al mondo dei 3000 metri e, con un po’ di forza di volontà, chiunque può ambire ad arrivare fino in cima. La Becca di Nona sovrasta la città di Aosta con la sua forma aguzza ed è considerata dagli abitanti del capoluogo valdostano la montagna di casa (assieme, ovviamente, al Mont Emilius). Dalla vetta, dove è situata una grande statua della Madonna, si apre un panorama mozzafiato sulla sottostante città, su tutti i giganti della regione e sul vicinissimo Mont Emilius. Il sentiero attraversa gran parte della conca di Pila, per poi scendere nel magnifico vallone di Comboé e risalire lungo le pareti della Becca: in quest’ultimo tratto, non è raro avvistare mandrie di stambecchi, perciò siate pronti con la macchina fotografica! La Becca di Nona è anche teatro della gara di vertical running “Aosta-Becca di Nona” organizzata dal comune di Charvensod, nella quale gli atleti devono percorrere oltre 2500 metri di dislivello positivo per raggiungere la punta nel minor tempo possibile (per capirci, il record attuale è di 1 ora e 50 minuti!!).

Aosta e dintorni
Becca di Salé
Una delle sfide più impegnative che vi proponiamo nell’area di Aosta: la Becca di Salé, situata sopra la conca dei Laghi delle Laures, è una cima severa di oltre 3100 metri di altitudine che richiede grande resistenza fisica e buone conoscenze di alta montagna. Non solo infatti dovrete superare un dislivello davvero esagerato, ma incontrerete sul percorso passaggi su pietraie detritiche e tratti dove il sentiero è assente o scarsamente segnalato. Insomma, se siete ben allenati e cercate pane per i vostri denti, la Becca di Salé fa per voi! Si parte da Grand Brissogne, percorrendo la lunga e noiosa poderale prima della salita verso i laghi e il Bivacco Menabreaz, dove inizia il faticoso avvicinamento alla punta. Volendo, potete dividere l’escursione in due giorni facendo tappa al bel bivacco. Le difficoltà e la fatica non mancano, come non manca la soddisfazione di raggiungere questa vetta selvaggia e poco frequentata, dove lo spirito delle Alpi si respira a pieni polmoni!

Gran Paradiso
Becca di Tey
Situata sulla cresta tra la Valgrisenche e la Val di Rhêmes, la Becca di Tey rappresenta una bella sfida per tutti gli Alpituder esperti. Tutto il tratto finale (da quando il sentiero si divide da quello per il Col Fenêtre fino alla cima) passa su pietraie e detriti alle volte instabili. Inoltre, alcuni passaggi potrebbero essere complicati e quasi alpinistici: per questo, se siete alle prime armi, non vi consigliamo di tentare questa escursione. Il sentiero per arrivare alla Becca di Tey segue le tracce della mitica Alta Via 2, passando per l’accogliente Rifugio Chalet de l’Epée. Da qui, il percorso attraversa il selvaggio Vallone del Bouc, dove si può percepire il lato più duro e puro dell’alta montagna. Una sulla caratteristica cima, si apre uno stupendo panorama sulle due vallate sottostanti e sulla maestosa Grand Rousse, uno dei giganti della zona a due passi dalla nostra meta (si fa per dire).

Aosta e dintorni
Becca di Viou
Grande classico della zona, la Becca di Viou domina dall’alto la città di Aosta ed è considerata una delle montagne di casa dagli abitanti del capoluogo. Neanche a dirlo, il panorama che si apre dalla vetta lascia senza fiato… come la salita per arrivare in cima! La camminata è infatti decisamente impegnativa, con quasi 1400 metri di dislivello da affrontare, con lunghi e ripidi tratti che permettono di guadagnare quota velocemente. Per fortuna, l’itinerario non è mai pericoloso e il sentiero è sempre ben segnalato: tutto ciò che serve sono gambe allenate e forza di volontà! Poco sotto la meta sorge il Bivacco Penne Nere, comodissimo per fare tappa notturna e proseguire l’avventura verso altre destinazioni nei dintorni, come il Mont Mary o il Lago di Arpisson, da cui è possibile scendere a Valpelline e completare un super giro ad anello.

Aosta e dintorni
Becca France
Facile e piacevole escursione alla Becca France, una piccola sommità baciata dal sole che regala un panorama unico sulla vallata centrale di Aosta e sulle vette che la circondano. Le difficoltà sono davvero modeste, con la possibilità di chiudere un giro ad anello e fare tappa al Rifugio Fallère per un buon pranzo in alta quota! Il tragitto iniziale, infatti, è lo stesso che conduce al rifugio, passando quindi in parte per il Museo a Cielo Aperto e le tante statue in legno che raffigurano la fauna alpina. Poi, una semplice cresta vi condurrà direttamente in punta. La bassa quota fa della Becca France una destinazione ideale anche in primavera o in autunno inoltrato: gambe in spalla Alpituder!

Monte Cervino
Becca Trécare
La Becca Trécare, arcigna e ostile vista da fondovalle, è in realtà uno dei 3000 valdostani più facili da raggiungere, super consigliata anche per i neofiti del trekking che vogliono mettersi alla prova e sfidare se stessi. La Becca fa parte del massiccio del Grand Tournalin, ed è la più bassa del gruppo. Inoltre, la meta è perfetta come primo allenamento in alta quota della stagione perché, data l’esposizione a Sud dei suoi pendii, la neve è già sciolta ad inizio estate. Potete iniziare l’escursione da vari punti, noi vi consigliamo di partire da Cheneil dove, dopo aver attraversato la sua bella e pittoresca conca, il sentiero risale fino al Col des Fontaines prima e al Col de Nana poi. In totale dovrete percorrere poco più di 1000 metri di dislivello su percorso sempre ben segnalato e mai esposto o pericoloso, classificato come EE solamente per il tratto finale, in cui dovrete aiutarvi con le mani per superare alcuni gradoni (definirla arrampicata è davvero eccessivo). Insomma, niente di impossibile, quindi gambe in spalla Alpituder!

Monte Bianco
Bivacco Fiorio
Abbastanza lunga ma semplice e priva di rischi, l’escursione che porta al Bivacco Fiorio arriva fino ai confini della Val Ferret, passando per il bellissimo e molto frequentato Rifugio Elena. Il sentiero attraversa gli ambienti duri ma spettacolari del fondo valle ed è, fino all’ultimo bivio, lo stesso di quello che porta al Col du Petit Ferret. Il tratto in pietraia, da percorrere con un po’ di attenzione, è ben segnalato grazie ai tanti bolli gialli e agli ometti di pietra. Alcuni passaggi sono molto ripidi, per questo consigliamo la camminata solo a chi ha una buona forma fisica. Il bivacco si trova di fronte al grande Ghiacciaio di Pré de Bar ed è, in realtà, formato da due edifici: quello vecchio e ormai poco utilizzato in lamiera e legno (risalente al 1952) e quello nuovo, inaugurato nel 1973, decisamente più comodo ed accogliente. Questo è il punto d’appoggio principale per le ascese alpinistiche al Mont Dolent.

Monte Rosa
Bivacco Gastaldi
Semplice e senza pericoli, il sentiero che porta al Bivacco Gastaldi attraversa gli ombrosi boschi di Gressoney-La-Trinité: l’ideale nelle calde giornate estive! Nonostante la lunghezza complessiva e l’ultimo tratto abbastanza ripido attrezzato con corde fisse, il percorso è adatto a tutti e permette di scoprire un angolo poco battuto della Valle di Gressoney. Una volta arrivati, potete continuare per qualche minuto sulla destra per visitare il bel Lago di Netscho, oppure salire verso sinistra, raggiungendo un colletto detritico decisamente panoramico (ovviamente nessuno vi vieta di fare entrambe le cose). Per il ritorno, potrete anche decidere di compiere un lungo ma affascinante anello che tocca il Lago Gabiet e da lì ritorna a Gressoney.

Monte Cervino
Bivacco Giovanni Bobba
Situato su un altopiano decisamente panoramico ai piedi della cresta delle Grandes Murailles, il Bivacco Giovanni Bobba è il luogo perfetto da cui ammirare il Cervino, il Plateau Rosà e i Breithorn. Il percorso, pur se segnalato come EE, è stato ripristinato negli ultimi anni, ed è ora facilmente percorribile, essendo largo, ben battuto e con alcuni tratti attrezzati con corda fissa per garantirvi la massima sicurezza. In ogni caso, sarà necessaria un minimo di esperienza d'alta montagna, soprattutto nei punti più esposti e scivolosi. Il bivacco, costruito in legno, può essere inteso come meta finale di un'escursione o come punto d'appoggio per itinerari alpinistici , tra tutti quelli verso il Château des Dames, la Punta Budden e il Tour du Créton.

Gran Paradiso
Bivacco Leonessa
Lungo ma semplice e senza particolari pericoli, il sentiero che porta al Bivacco Leonessa attraversa gli angoli più remoti dell’alta Valnontey, nel Parco Nazionale del Gran Paradiso. La via passa per i famosi Casolari dell’Herbetet, dei quali uno è stato adibito a Casotto del Parco. Si tratta senza dubbio di uno dei percorsi più panoramici della zona: sia dai Casolari che dal bivacco, la vista si apre sui grandi ghiacciai sul fondo della Val di Cogne, specialmente su quello della Tribolazione. Inoltre, non è raro avvistare gli esemplari selvatici del parco: qui ci troviamo nel cuore dell’area protetta, incontrare camosci, stambecchi e aquile reali è davvero la quotidianità! In ogni caso, dato il grande sviluppo complessivo, consigliamo l’escursione solo a chi gode di una discreta forma fisica. Una buona alternativa per il ritorno prevede di raggiungere il Rifugio Vittorio Sella dai Casolari dell’Herbetet (1h30 circa), passando su un tracciato molto panoramico che tocca anche il Laghetto del Lauson.

Gran Paradiso
Bivacco Malvezzi Antoldi
Abbastanza lunga ma decisamente appagante, l'escursione che porta al Bivacco Malvezzi Antoldi attraverso il selvaggio vallone di Valeille, nel Parco Nazionale del Gran Paradiso. La struttura è una bella costruzione in legno e lamiera ai piedi dei Ghiacciai di Valeille e delle Sengie, sul fondo della Val di Cogne. Date le molte frane che hanno colpito la zona nel corso degli anni, la seconda parte del sentiero passa quasi sempre su pietraie e sfasciumi. Nonostante ciò, la via è ben segnalata dai tanti segni di vernice sulle pietre. Qui non è raro incontrare gli animali selvatici del parco, soprattutto grazie alla bassa affluenza di turisti: siate pronti con la macchina fotografica!

Gran Paradiso
Bivacco Money
Lungo e abbastanza difficile, il sentiero che porta al Bivacco Money attraversa alcune tra le zone più selvagge del Parco Nazionale del Gran Paradiso, arrivando quasi al confine Sud della Val di Cogne. Tra passaggi attrezzati, ripide salite e tratti esposti, ci sentiamo di consigliare l’itinerario solo a chi ha una buona forma fisica ed esperienza. In ogni caso, la fatica è ben ripagata dagli ambienti incredibili e dai panorami maestosi che troverete sia lungo la via, sia una volta arrivati a destinazione. Il bivacco, dalla curiosa e caratteristica colorazione giallo canarino, si trova ai piedi del Ghiacciaio del Money, da cui prende il nome.

Monte Cervino
Bivacco Rivolta e Col de Fort
Molto lungo ma privo di pericoli e decisamente appagante, l’itinerario che porta al Bivacco Rivolta al Col de Fort si sviluppa nei territori caratteristici al di sopra di Torgnon. Il sentiero attraversa luoghi dove il tempo sembra essersi fermato: seguendo il corso del torrente Petit Monde, infatti, scoprirete tantissimi alpeggi e fattorie tipiche della zona. Il bivacco, intitolato all’alpinista Renzo Rivolta, è situato al Col de Fort, un luogo selvaggio, duro e solitario dal quale si apre un panorama su tutta la vallata appena risalita. Da qui partono alcune vie alpinistiche, ad esempio quella che porta alla Cresta Rey della Punta Tzan, e alcuni sentieri, come quello che collega Valtournenche e Torgnon. L’ultima parte del percorso risale lungo un pendio detritico, non difficile ma da percorrere con la dovuta attenzione. In generale, l’ostacolo più grande dell’itinerario è la sua lunghezza complessiva, perciò consigliamo di scegliere questa destinazione solo se avete una buona condizione fisica e tanto tempo a disposizione.

Gran Paradiso
Cascate di Lillaz
Il sentiero che porta alle famose Cascate di Lillaz è un vero classico della zona: semplicissimo, molto breve e perfetto come semplice passeggiata in famiglia, specie nelle giornate più calde. L’acqua è davvero fredda, ma vi consigliamo di immergere le gambe o i piedi nelle pozze, è un toccasana per la circolazione. Se siete coraggiosi e avete particolarmente caldo, nessuno vi vieterà di farvi un bagno completo, solo assicuratevi di avere un asciugamano! Non ci sono scuse, se vi trovate a Lillaz, una tappa alle cascate è d’obbligo! I più volenterosi, da qui, possono continuare l'avventura e affrontare il ripido versante della Cima di Bardoney per raggiungere il fantastico Lago delle Loie!

Monte Cervino
Chamois
Perla della Valtournenche e orgoglio valdostano, il pittoresco villaggio di Chamois è il primo comune italiano completamente car-free, raggiungibile solo con la cabinovia o a piedi. Ovviamente, noi vi consigliamo la seconda opzione, a maggior ragione perché il percorso da La Magdeleine è tanto facile quanto affascinante. Attraverso il sentiero nei boschi, infatti, scoprirete un ambiente unico, con vari punti attrezzati con giochi per i più piccoli e scorci improvvisi sul panorama circostante. Una volta raggiunto Chamois, potete rilassarvi al sole, mangiare ad uno dei rinomati ristoranti, oppure continuare a camminare verso altre destinazioni, come il tranquillo Lago di Lod o il più impegnativo Lago di Punta Falinère: a voi la scelta!

Aosta e dintorni
Cima Bianca
Gigante di oltre 3000 metri di altitudine, la Cima Bianca si trova sulla catena che separa l’area di Aosta dalla Valtournenche. La sua punta ricorda una piramide ed è composta dalle rocce biancastre, di origine calcarea, che danno il nome alla vetta. Inoltre, la sua posizione isolata ne fa un punto panoramico eccezionale, specialmente sul Monte Cervino. Le difficoltà per raggiungere la cima non sono eccessive, nonostante sia segnalato come EE: la traccia è sempre ben visibile, con giusto alcuni passaggi su terreno detritico nella parte finale che richiedono attenzione. La vera sfida, invece, è rappresentata dalla lunghezza del percorso. La prima parte, che risale nel vallone di Saint-Barthélemy, è lunga, sempre pianeggiante e monotona (nonostante l’ambiente sia incantevole). Un’ottima e divertente alternativa è quella di percorrere questa prima parte in mountain bike, lasciando la bici al bel Rifugio Magià, tappa intermedia dell’escursione!

Monte Bianco
Col de la Seigne
L’escursione verso il Col de la Seigne, abbastanza lunga ma alla portata di tutti, è un vero classico del trekking valdostano. Da La Visaille si attraversa interamente la Val Veny, arrivando fino al suo fondo, proprio al confine con la Savoia francese. Lungo il percorso troverete vari punti di sosta, come il Ristoro Combal e il Rifugio Elisabetta. Da quest’ultimo si prosegue passando alla base delle iconiche Pyramides Calcaires e si arriva alla Casermetta, un vecchio avamposto militare oggi adibito a centro informativo e di educazione ambientale riguardo all’Espace Mont Blanc (d’obbligo una visita!). Arrivati al colle, dove è presente una tavola orientativa, si apre uno splendido panorama sul Massiccio del Monte Bianco, sulla Val Veny e sulla francese Vallée des Chapieux.

Gran Paradiso
Col d’Entrelor e Lago di Djouan
Lungo ma vario e affascinante, il sentiero che porta al Col d’Entrelor attraversa i selvaggi e aperti territori della Valsavarenche, nel Parco Nazionale del Gran Paradiso. Il percorso fa parte dell’Alta Via 2: il Col d’Entrelor, infatti, mette in comunicazione la Valsavarenche con la Val di Rhêmes. Una volta arrivati, il colpo d’occhio sulle due vallate è notevole! L’escursione permette di scoprire la casa reale di caccia di Orvieille, utilizzata ai tempi da re Vittorio Emanuele e oggi come Casotto del Guardiaparco. Lungo la via, inoltre, si trovano i Laghi di Djouan e il Lago Nero. Tutte queste località sono perfette come punti d’arrivo per gite più brevi!

Gran Paradiso
Col d'Entrelor e Punta Percià
La Punta Percià è una delle cime minori della dorsale che divide la Val di Rhêmes dalla Valsavarenche. Per raggiungerla si passa dal Col d’Entrelor, uno dei punti chiave dell’Alta Via 2 e possibile meta per un'escursione più corta. In effetti, tutto il tracciato fino al colle si svolge su uno dei tratti della mitica via naturalistica valdostana. L’ultima parte, in particolar modo il tratto che porta dalla Punta Nord a quella Sud, passa su alcune rocce instabili e vicino a punti esposti:, prestate attenzione e procedete con cautela. In ogni caso, la salita, benché sia molto lunga, non presenta grossi pericoli o passaggi proibitivi e, con la dovuta forma fisica e un po’ di forza di volontà, chiunque può raggiungere la vetta, specialmente la Punta Nord. Da lassù, il panorama è rivolto soprattutto ai tanti giganti nelle vicinanze, con menzione speciale per l’imponente Cima d’Entrelor.

Monte Bianco
Col des Chavannes
Abbastanza lungo ma semplice e ben tracciato, l’itinerario che porta al Col des Chavannes attraversa gran parte della Val Veny, passando per l’accogliente Rifugio Elisabetta. Il sentiero corrisponde all’Alta Via 2, anche conosciuta come Alta Via Naturalistica della Valle d’Aosta: il Col des Chavannes, infatti, collega la Val Veny al Vallone di La Thuile. Inutile dire che da lassù il panorama è davvero mozzafiato, con le due vallate ai vostri piedi, le vette di La Thuile da una parte e il Massiccio del Monte Bianco dall'altra. La meta è un vero e proprio classico del trekking valdostano ed è, per questo motivo, molto frequentata. Nonostante lo sviluppo complessivo, il tracciato non presenta grosse difficoltà e, con un minimo di allenamento, chiunque può ambire ad arrivare fino in cima!

Gran Paradiso
Col Fenêtre
Abbastanza lungo ma privo di difficoltà, il sentiero che porta allo stretto Col Fenêtre passa per l’accogliente Rifugio Chalet de l’Epée. Dopo una meritata pausa, il sentiero continua per il selvaggio Vallone del Bouc, fino a raggiungere la destinazione. Il colle si trova sulla dorsale che divide la Valgrisenche dalla Val di Rhêmes e, infatti, il tracciato che porta qui è quello della mitica Alta Via 2, l’itinerario che collega tutte le vallate del versante Sud della Valle d’Aosta. Una volta in cima, il panorama è davvero notevole, con il Massiccio del Monte Bianco da un lato e il gruppo del Gran Paradiso dall’altro.

Gran Paradiso
Col Lauson
Estremamente lunga ma incredibilmente varia e appagante, l’escursione che porta al Col Lauson attraversa il cuore del Parco Nazionale del Gran Paradiso: si va dai boschi rigogliosi della Valsavarenche, alle ampie pianure del Vallone di Levionaz, fino ai selvaggi scenari del Vallone di Lauson. Qui non è per niente raro avvistare gli animali selvatici del Parco (da trattare con assoluto rispetto) e, se sarete silenziosi, potrete incontrare qualche esemplare particolarmente raro come la lepre bianca o avere un incontro ravvicinato con un branco di stambecchi! Il percorso fa parte dell’Alta Via 2 ed, infatti, il Col Lauson mette in comunicazione la Valsavarenche con la Val di Cogne. Una volta in cima, oltre a godere del panorama eccezionale, consigliamo di scendere verso il vicino Rifugio Vittorio Sella per una pausa pranzo più che meritata!

Gran San Bernardo
Col Malatrà
Molto stretto e dalla forma davvero particolare, il Col Malatrà è il principale valico tra l’area del Gran San Bernardo e quella del Monte Bianco. L’itinerario qui descritto risale al colle da Crévacol, sulle orme dell’Alta Via 1: volendo, una volta in cima, potete scendere verso l’accogliente Rifugio Bonatti, completando una delle tappe della via dei giganti! Lungo il sentiero, con una piccola deviazione, si trova anche il Rifugio Frassati, dove consigliamo di fermarvi per una pausa rigenerante. L’escursione è lunga e faticosa ma, tolto il tratto finale che passa su terreno detritico ed abbastanza esposto, non presenta grosse difficoltà. Il piccolo tratto attrezzato è molto semplice ma, ovviamente, da affrontare con attenzione. In generale, consigliamo la gita solo a chi ha una buona condizione fisica e una discreta esperienza. Una volta arrivati a destinazione, il panorama si apre sulle due vallate e tutti i giganti che le formano, compreso il Monte Bianco, le Grandes Jorasses e il Grand Combin.

Aosta e dintorni
Comboé
Comboé è una vallata nascosta, poco frequentata rispetto ad altre mete nei dintorni, ma assolutamente ricca di fascino. La conca è racchiusa in un anfiteatro naturale formato dalla Becca di Nona e dalla cresta del Lago Chamolé. Qui, tra i versanti rocciosi, oltre ad un alpeggio e ad una chiesetta abbandonata, troverete un’ambiente incontaminato, verdeggiante, con tanti angoli per rilassarvi e godervi l’alta montagna. Raggiungere Comboé è semplice e alla portata di tutti: si parte da Pila, e dopo un’iniziale tratto in salita, il sentiero è completamente pianeggiante fino al Col Plan Fenêtre, da cui si scende verso la vallata. Insomma, l’escursione perfetta per assaporare il lato più wild dell’area di Aosta!

Monte Rosa
Corno Bussola
Re incontrastato della vallata di Palasina, il Corno Bussola domina le vette circostanti e garantisce un panorama indimenticabile sulla Val d’Ayas e sui tanti laghi ai suoi piedi. Le difficoltà per raggiungere la vetta sono modeste: la prima parte dell’itinerario, completamente su comoda poderale sterrata, vi porterà ad attraversare il vallone di Chavannes e i Laghi di Palasina, uno dei paesaggi più belli e autentici della Valle d’Aosta. Raggiunto il Lago Lungo, inizia la salita breve e poco impegnativa, contraddistinta da due passaggi attrezzati con corde fisse e supporti metallici che vi garantiscono sicurezza nei tratti più esposti: proprio per questo l’escursione è classificata come EE. Non temete, non c’è alcun pericolo e con un minimo di attenzione non avrete problemi a raggiungere il Corno Bussola, la destinazione ideale se cercate un 3000 facile e divertente, capace di regalare adrenalina e sicurezza allo stesso tempo!

Monte Rosa
Corno Vitello
Con i suoi 3057 metri di altitudine, il Corno Vitello domina sulle vette circostanti e regala un panorama impareggiabile sui ghiacciai del Monte Rosa. L’escursione, lunga ed impegnativa, è classificata come EE. In realtà, il Corno non nasconde particolari insidie: il percorso è sempre ben segnalato e, tolti gli ultimi passaggi su pietraia dove dovrete prestare la giusta attenzione, le difficoltà tecniche sono modeste. Certo, il dislivello e alcuni tratti davvero ripidi richiedono gambe ben allenate e resistenza: un ottimo allenamento per i più esperti e una sfida di forza e resistenza per chi è meno abituato a queste salite ma intende mettersi alla prova. Vi assicuriamo che la soddisfazione nel conquistare questa vetta saprà ripagarvi di tutti gli sforzi! Se questo non fosse sufficiente, al ritorno potrete concludere la giornata con un pranzo nell'accogliente Rifugio Arp, tappa intermedia del percorso, e dimenticare la fatica davanti a un piatto di polenta e spezzatino!

Monte Bianco
Court de Bard
Molto semplice e alla portata di tutti, la salita che porta alla Court de Bard attraversa i bellissimi boschi di Arpilles fino al Col de Bard, il valico che divide il Vallone di Planaval dalla Comba di Vertosan. Una volta lì, si prosegue sulla panoramica dorsale fino ad arrivare a destinazione, che grazie alla sua posizione privilegiata rappresenta un vero e proprio balcone naturale su tutta la Valdigne. Nei pressi del colle si trova una delle tante Piante Monumentali della Valle d’Aosta, alberi centenari di grande interesse storico e culturale, in questo caso un castagno: per raggiungerlo basta seguire il facile sentiero segnalato che parte all’incirca a metà della dorsale.

Gran San Bernardo
Cresta del Colle del Gran San Bernardo
Lungo, faticoso, tecnicamente difficile e sempre ad alta quota, l’itinerario che percorre la cresta Nord-Est del Colle del Gran San Bernardo è il paradiso per chi cerca emozioni forti. Date le premesse, la gita è esclusiva dei più allenati ed esperti oppure, in alternativa, consigliamo di contattare una guida alpina. Partendo dal celebre Ospizio, il sentiero porta inizialmente in cima alla Grande Chenalette, per poi attraversare tutta la dorsale fino al Mont Fourchon, passando per la Pointe du Drone (punto più alto dell’escursione), il Col de Fonteinte, la Fenêtre de Ferret e la Tête de Ferret. Lungo la via ci sono vari e divertenti tratti attrezzati (solitamente in ottime condizioni) da percorrere con cautela. Il passaggio che dalla Fenêtre de Ferret porta al Mont Fourchon è da affrontare con grande attenzione, dato che si passa su roccette e terreno ripido ed instabile. Se siete stanchi non preoccupatevi, raggiunto uno dei due colli troverete delle comode vie di fuga per tornare a valle. Durante tutto il tragitto ci sarà sempre un panorama stupendo sia sul versante italiano che su quello svizzero.

Aosta e dintorni
Eremo di San Grato
Grande classico della zona, l’Eremo di San Grato sorge isolato tra i boschi di Pila da ben 700 anni: un autentico pezzo di storia valdostana! Raggiungerlo da Pila è davvero un gioco da ragazzi, con il percorso comodo e sempre pianeggiante, perfetto anche per famiglie con passeggini. All’arrivo, la chiesa circondata dai prati rappresenta la location ideale per un picnic e per qualche ora di relax sotto il sole: da non perdere!

Mont Avic e Valle Centrale
Finestra di Champorcher
Facile ma decisamente lungo, il sentiero che da Chardonney porta alla Finestra di Champorcher attraversa tutta l’Alta Valle di Champorcher, passando sul tracciato dell’Alta Via 2. Il colle divide la Valle di Champorcher da quella di Cogne, oltre che il Parco Regionale del Mont Avic da quello Nazionale del Gran Paradiso. Il percorso ripercorre per grandi tratti l’antica strada di caccia voluta da re Vittorio Emanuele II e tocca ben due rifugi, il Dondena e il Miserin (quest’ultimo di fronte all’omonimo lago), entrambi ottimi punti per una sosta. Dalla cima si gode di un panorama eccezionale su entrambe le vallate, anche se purtroppo l’atmosfera generale è rovinata dai piloni degli elettrodotti.

Monte Bianco
Grande Rochère
Dal notevole sviluppo e dal grande dislivello, l’escursione verso la Grande Rochère è prerogativa degli Alpituder più allenati. L’itinerario si snoda nel selvaggio e incontaminato Vallone di Planaval e attraversa pascoli e praterie davvero suggestive. Il sentiero non è segnalato e, soprattutto dall’Alpe Bonalex in poi, servirà esperienza e senso dell’orientamento per trovare la giusta via (per questo sconsigliamo questa ascesa in caso di scarsa visibilità). Se da una parte la mancanza di un vero e proprio sentiero potrebbe rappresentare un ostacolo proibitivo per molti, dall’altra gli amanti delle tracce fuori dall’ordinario qui troveranno un vero e proprio paradiso! Una volta raggiunta la vetta, sarete ben ripagati dal panorama incredibile su tutto il Massiccio del Monte Bianco, specialmente nelle giornate più aperte. Ricordiamo infine di prestare attenzione una volta arrivati a destinazione: la Grande Rochère è famosa per la sua caratteristica e spettacolare punta a guglia ma, nonostante ciò, sporgersi troppo potrebbe essere una scelta poco saggia.

Monte Cervino
Grand Tournalin
Il Grand Tournalin è il gigante della zona, domina sulla conca di Cheneil e su tutte le vette circostanti, rappresentando una sfida in grado di mettere a dura prova anche gli escursionisti più esperti e ben allenati. Oltre ai 1350 metri di dislivello da percorrere, non mancano infatti passaggi difficili, che richiedono buona conoscenza dell’alta montagna e un livello di attenzione sopra la media: il tratto finale è molto esposto ed è stato attrezzato con corda fissa per garantire maggior sicurezza (tuttavia evitatelo se soffrite di vertigini). Inoltre, data la possibile presenza di nevai, consigliamo la salita solo a stagione inoltrata, così da non correre rischi inutili. Una volta a destinazione, la vista sul Cervino e sul Monte Rosa è impagabile. A pochi metri dalla croce che segna l’arrivo, svetta la Punta Nord del Grand Tournalin, a cui si accede solo su percorso alpinistico. Al rientro, a poca distanza dal colle, potete raggiungere con una deviazione di pochi minuti anche il Petit Tournalin, a 3207 metri, così da conquistare in un solo giorno le due iconiche cime: una chance da non lasciarsi sfuggire!

Mont Avic e Valle Centrale
Gran Lago del Mont Avic
Incastonato nel cuore del Parco Regionale del Mont Avic, il Gran Lago è indubbiamente uno dei simboli del parco stesso. Qui tutto è davvero grandioso, dall’ambiente selvaggio al super panorama sul Massiccio del Monte Rosa: non a caso si tratta di una delle destinazioni più frequentate della zona. L’itinerario per arrivarci è abbastanza lungo ma molto piacevole e permette di attraversare i fantastici e rigogliosi territori di Champorcher e Champdepraz. Superato il Rifugio Barbustel, dove consigliamo di fare una pausa, il percorso vi porterà alla scoperta dei Laghi del Mont Avic ed infine, con un’ultima salita, raggiungerete il secondo lago naturale più grande della Valle d’Aosta.

Mont Avic e Valle Centrale
Lac de la Leità e Lacs du Col Medzove
Lungo ma incredibilmente affascinante, il sentiero verso Laghi del Col Medzove permette di scoprire un’infinità di laghi e di esplorare il cuore del Parco Regionale del Mont Avic. Superato il Col du Lac Blanc e arrivati al Rifugio Barbustel, dove consigliamo di fermarvi per una pausa, parte quello che si può tranquillamente definire il Sentiero dei Laghi: con relativa facilità, infatti, potrete raggiungere i Laghi del Mont Avic, il Gran Lago, il bellissimo Lac de la Leità e, infine, i Laghi del Col Medzove. Dall’omonimo colle si apre un panorama davvero incredibile su molte tra le vette più iconiche della Valle d’Aosta: se avete una macchina fotografica, questo è il momento giusto per mettere alla prova le vostre capacità!

Gran Paradiso
Lac du Fond
Grande classico nella Valgrisenche, l’itinerario che porta al Lac du Fond è abbastanza faticoso ma adatto a tutti. Dopo il primo tratto, in cui si risale ripidamente e con un’infinità di svolte nel bosco, il percorso continua in piano attraversando ambienti unici e indimenticabili, specialmente nel periodo di fioritura della flora locale. Una volta arrivati a destinazione, lo spettacolo è garantito dalla vista meravigliosa sulle vette e sui ghiacciai che circondano la zona, oltre che dal territorio selvaggio e incontaminato in cui si trova il lago. Dal Lac du Fond, inoltre, partono alcuni sentieri verso i colli e le cime dell’area, ad esempio quello per il Col de la Crosatie, passaggio fondamentale dell’Alta Via 2.

Monte Cervino
Lac du Tramail
Situato su un ampio pianoro e circondato dai pascoli del vallone di Breuil-Cervinia, il Lac du Tramail è il luogo perfetto per un picnic in alta quota, soprattutto grazie alla fantastica vista sul Monte Cervino. Il panorama non si limita all’iconica vetta, ma abbraccia tutte le punte dell’alta Valtournenche: uno spettacolo da non perdere! Le difficoltà per raggiungere la destinazione sono modeste, con la comoda poderale sterrata che risale i prati e solamente qualche salita dove si fatica un po’. Nulla di proibitivo, quindi gambe in spalla in direzione del Lac du Tramail!

Aosta e dintorni
Lac Gelé & Lago delle Capre
Molto lungo e faticoso, il percorso che porta al Lago delle Capre e al Lac Gelé è l’ideale per gli Alpituder più allenati. Dopo aver raggiunto l’accogliente Rifugio Arbolle (dove consigliamo di fermarvi per una piccola pausa), il sentiero continua attraverso il selvaggio e incontaminato vallone di Arbolle, in cui si sente davvero l’atmosfera dura e pura dell’alta montagna: non a caso, l’itinerario è lo stesso della via normale per il mitico Mont Emilius! Se la vista dal Lago delle Capre è abbastanza chiusa, dal Lac Gelé potrete rifarvi gli occhi grazie al panorama stupendo sul Gran Paradiso e la Grivola. In ogni caso, qui come in molti altri posti, la bellezza sta nel viaggio più che nella destinazione. Dal Lac Gelé, come detto, potete proseguire verso il Colle dei Tre Cappuccini per conquistare il Monte Emilius, oppure, superando il Col d'Arbolle, è possibile scendere ai Laghi delle Laures (attenzione, l'ultima volta che abbiamo verificato il sentiero dopo il colle era in pessime condizioni).

Gran Paradiso
Lacs des Trois Becs e Lago Leynir
Abbastanza lungo ma per nulla difficile, questo itinerario porta alla scoperta di ben sette laghi nella splendida Valsavarenche, nel cuore del Parco Nazionale del Gran Paradiso. Il percorso è inizialmente lo stesso che porta al Rifugio Savoia, dove si trovano i Laghi del Nivolet. Proseguendo si arriva al Lago Rosset, già in territorio piemontese, per poi raggiungere i Lacs des Trois Becs, dai quali si apre una vista stupenda sull’intera vallata e su molte tra le più importanti vette della zona. L’ultimo tratto, un po’ più ripido, porta al Lago Leynir (anche chiamato Lac Noir), posto sotto l’omonima Punta e il Monte Taou Blanc. Durante il tragitto non è raro incontrare gli animali selvatici del Parco: come sempre, ricordiamo di trattarli con il massimo rispetto e di non disturbarli, siete pur sempre in casa loro!

Monte Rosa
Laghetti del Saler e Passo del Rothorn
Abbastanza lungo ma decisamente avvincente, il sentiero che porta ai Laghetti del Saler si snoda nei territori del versante Ovest della Valle di Gressoney. L’itinerario è stato restaurato e messo a nuovo di recente e fa parte del Tour del Monte Rosa, il mitico percorso che circonda tutto il Massiccio del Monte Rosa. Una volta arrivati, consigliamo di continuare ancora per poco in salita: raggiungendo il Passo del Rothorn e il vicino colletto avrete un panorama incredibile sulla Val d’Ayas, sul versante opposto di Gressoney e su tantissime altre vette valdostane! I laghi si trovano in un ambiente duro e selvaggio, tanto che a giugno potreste trovarli ancora ghiacciati!

Monte Cervino
Laghi Cime Bianche
Escursione ad alta quota nella conca di Breuil-Cervinia, per scoprire i Laghi delle Cime Bianche, un susseguirsi di specchi d’acqua dal fascino assoluto, con il Monte Cervino sullo sfondo e la Valtournenche ai propri piedi. Pur non difficile tecnicamente o pericoloso, il percorso è piuttosto impegnativo e richiede un minimo di allenamento per superare il buon dislivello: non temete, l’ambiente unico saprà farvi dimenticare la fatica, con la vegetazione che progressivamente lascia il posto al paesaggio roccioso tipico dell’alta montagna. L’itinerario iniziale è lo stesso del Lago Goillet, tappa intermedia prima di raggiungere la destinazione, da cui è possibile proseguire e raggiungere il Colle delle Cime Bianche.

Gran San Bernardo
Laghi del Bivacco Regondi
Lunga e spettacolare, l’escursione verso il Bivacco Regondi vi porterà alla scoperta dei grandi laghi che dominano dall’alto il vallone di Ollomont. Passo dopo passo, infatti, incontrerete il Lago Cornet, quello dell’Inclousa, il Lac Leitou, sopra il quale sorge il bivacco e, infine, il Lago glaciale Benseya. Nonostante sia abbastanza faticoso per lo sviluppo complessivo, l’itinerario è un susseguirsi di sorprese e panorami grandiosi, che ripagano ampiamente tutti gli sforzi fatti. In ogni caso, la salita è priva di difficoltà tecniche o passaggi rischiosi: tutti possono affrontarla con un po’ di forza di volontà! Per la discesa, potete seguire il percorso dell’andata, oppure chiudere un bel giro ad anello passando per la Conca di By.

Monte Rosa
Laghi dell’Alta Val d’Ayas
Lunga e sfidante, l’escursione verso il Gran Lago e il Lago di Punta Rollin porta alla scoperta della parte più alta della Val d’Ayas. A pochi passi da questi specchi d’acqua di origine glaciale, trovate il passaggio del Colle delle Cime Bianche che conduce alla conca di Breuil-Cervinia: proprio questa è, infatti, una delle tappe principali del Tour del Monte Rosa, il mitico percorso ad anello che passa tutto attorno al Massiccio del Rosa. Rispetto ad altre escursioni della zona, salendo ai laghi troverete un ambiente selvaggio e autentico, senza tracce di grandi poderali e impianti sciistici. È l’occasione perfetta per assaporare la pace e il silenzio dell’alta montagna, in pieno stile Alpitude! Come detto, la camminata richiede buona resistenza fisica, con un dislivello impegnativo e tanti chilometri da percorrere. In ogni caso non c’è alcun pericolo, l’itinerario è ben segnalato e la soddisfazione saprà ripagarvi per tutte le vostre fatiche!

Mont Avic e Valle Centrale
Laghi dell’Alta Valle di Champorcher
Situati al confine con la zona del Gran Paradiso, i Laghi dell’Alta Valle di Champorcher offrono tutto quello che un Alpituder desidera: aria fresca, panorami super ed ambienti selvaggi e incontaminati. Il sentiero, nonostante sia abbastanza lungo, non presenta particolari difficoltà o pericoli. Arrivati al Lago Miserin, dove consigliamo di fare una pausa all’omonimo rifugio, l’itinerario vi porterà alla scoperta di tre laghi, ovvero il Lac Noir, il Lac Blanc ed, infine, il Lago Pontonnet. Poco oltre quest’ultimo, sulla sinistra, vedrete chiaramente un piccolo crinale roccioso che potrete risalire in pochi minuti e senza troppi sforzi: il panorama che si apre da qui è davvero incredibile e tocca tutte le vette e i giganti della zona!

Gran San Bernardo
Laghi dell’Alta Valpelline
Lunga ma affascinante, l’escursione verso i Laghi dell’Alta Valpelline conduce alla scoperta di una vallata selvaggia e poco frequentata. Si parte dalla Diga di Place Moulin per risalire tra boschi e alpeggi diroccati, lasciandosi poco a poco la vegetazione alle spalle per entrare in un ambiente pietroso e circondato da alte vette. Si fa tappa al Lac Mont Ros, sormontato dall'omonima punta, per proseguire al vicino Lac des Têtes e raggiungere così il Lac Long e il Lac Mort, ultima tappa della gita. Il percorso non è mai tecnicamente difficile, ma il dislivello totale è decisamente sfidante, con alcuni tratti ripidi e detritici: stringete i denti e non rimarrete di certo delusi! In ogni caso, potete scegliere uno dei laghi intermedi e fermarvi lì, fare un bel picnic e poi scendere, sentitevi liberi di affrontare la camminata secondo le vostre energie.

Mont Avic e Valle Centrale
Laghi della Valle della Legna
Il sentiero verso il Laghi della Valle della Legna è lunghissimo, ripido e faticoso: detta così penserete che non ci sia niente di buono ad attendervi in quest’angolo remoto della Valle di Champorcher. Eppure, la natura incontaminata di questa vallata, conosciuta da pochi e frequentata da pochissimi, regala agli Alpituder che la esplorano quella sensazione di selvaggio ormai rara. L’itinerario si snoda nel bellissimo bosco che dà il nome alla Valle, attraversando di tanto in tanto alcune radure davvero meravigliose, una su tutte quella dell’Alpe Vercoche. La seconda parte ha un sapore molto più d’alta montagna: risalendo una pietraia, raggiungerete prima il grande Lago Vercoche e poi, dopo aver affrontato una breve salita, arriverete ai vicini Lago Piano e Lago Molera. Se siete amanti della solitudine e delle lunghe camminate nella natura, la Valle della Legna è il luogo perfetto per voi!

Aosta e dintorni
Laghi delle Laures
Lunghissimo e molto faticoso, il sentiero che porta ai Laghi delle Laures è sicuramente un’esclusiva degli Alpituder più allenati. Il percorso attraversa i boschi e i ripidi pendii di Grand Brissogne, sempre in salita e con un’infinità di tornanti: servirà davvero tanta forza di volontà per arrivare in cima! Fortunatamente, l’itinerario si svolge tutto all’ombra e non passa mai per tratti pericolosi, anche se nei passaggi finali potrebbero esserci ancora degli accumuli nevosi. In ogni caso, tutta la fatica viene ripagata dalla grandissima soddisfazione per aver raggiunto la meta. I laghi, tutti e tre molto grandi e limpidi, si trovano in un ambiente alpino davvero suggestivo. Qui, inoltre, partono molti sentieri per diversi passi alpini, come il Col d’Arbolle, che sale al Lac Gelé e da lì al Rifugio Arbolle, e il Col des Laures, che conduce ai Laghi Lussert. I più temerari potranno affrontare queste traversate in giornata, tutti gli altri, invece, avranno la possibilità di riposare una notte nel Bivacco Menabreaz, costruito proprio sulle sponde del primo Lago delle Laures.

Mont Avic e Valle Centrale
Laghi del Mont Avic
Fantastico e semplice, l’itinerario che porta alla scoperta dei laghi del Mont Avic passa per il Rifugio Barbustel, nel cuore del Parco Regionale. Immersi in un ambiente rigoglioso, gli specchi d’acqua disseminati nella zona sono tutti caratterizzati da forme e colori differenti nonostante la loro vicinanza. Il sentiero attraversa l’incontaminata Valle di Champorcher, passando per il Lago Muffè e il Col du Lac Blanc, dal quale si scende direttamente fino al rifugio. Da qui, in pochi minuti, potete visitare il Lago Vallette, il Lago Bianco, il Lago Nero e il Lago Cornuto. Da quest’ultimo, consigliamo di continuare la salita fino al Gran Lago, uno dei simboli del Parco: insomma, qui gli amanti dell’acqua e della natura troveranno un vero paradiso!

Monte Cervino
Laghi del Rifugio Perucca Vuillermoz
Incastonato in una cornice alpina sorprendente, il Rifugio Perucca Vuillermoz è la tappa fondamentale per le varie ascensioni alpinistiche della zona, tra tutte quella alla Punta Fontanella e al Monte Dragone. Questo non significa che arrivarci sia una passeggiata: il dislivello di quasi 1200 metri richiede una buona preparazione fisica e mentale, visti anche alcuni passaggi tecnici in corda fissa (comunque non pericolosi). I vicini Lago Balanselmo, Lago del Dragone e Gran Lago, insieme al Ghiacciaio di Fontanelle e alla grande presenza di stambecchi, rendono il rifugio l’esempio perfetto di ambiente d’alta montagna: fermarsi ad ammirare la natura circostante è irrinunciabile! Il sentiero si sviluppa nel vallone di Cignana e vi porterà alla scoperta di tutti i suoi punti principali, dalla Finestra di Cignana, con vista incredibile sull’omonimo lago artificiale, passando per i caratteristici alpeggi della Valtournenche e per il Bivacco Manenti.

Monte Bianco
Laghi del Rutor
Divertente, vario e decisamente panoramico, il percorso che porta ai tanti Laghi del Rutor è una bellissima avventura nei dintorni del Rifugio Deffeyes. Per essere precisi, parlare di percorso vero e proprio non è corretto: per raggiungere gli specchi d’acqua di origine glaciale, infatti, ci sono molti sentieri e tracce che formano una rete ai piedi dell’imponente Ghiacciaio del Rutor. Ovviamente, nessuno vi obbliga a seguire l’itinerario integralmente e nell’ordine da noi descritto, potete fermarvi e tornare indietro quando volete e premiarvi con un bel pranzo al rifugio! In ogni caso, il tour non è troppo duro, basti pensare che gran parte della fatica e del dislivello servono a raggiungere il Deffeyes, punto di partenza per raggiungere i tre Laghi del Rutor, il Lago nella Roccia, il Lac Gris e il Lac Vert. Tutti gli specchi d’acqua sono a poca distanza l’uno dall’altro, incastonati in un ambiente duro e maestoso: l’esempio perfetto di un paesaggio d’alta montagna!

Monte Bianco
Laghi des Ussellettes
Lungo, faticoso ma dal fascino assoluto, l’itinerario che porta ai Lacs des Ussellettes attraversa luoghi unici e ambienti duri e spettacolari. I laghi, dal colore azzurro glaciale, sono incastonati in una conca rocciosa e desolata chiamata Valle Sospesa. Già dal nome traspare l’ambiente severo, solitario e selvaggio che si andrà ad esplorare: la traccia segue un percorso poco conosciuto e frequentato che corre parallelo a quello dell’Alta Via 2 verso il Passo Alto. Il tracciato non è sempre presente e infatti, in alcuni punti, dovrete farvi guidare dagli ometti di pietra che, fortunatamente, sono ben posizionati lungo il torrente che scende dal vallone. Lasciandovi alle spalle passo dopo passo la vegetazione, vi inoltrerete in un paesaggio pietroso tipico dell’alta montagna, per poi raggiungere il pianoro con i laghi e il vicino Ghiacciaio des Ussellettes. Al ritorno, una pausa rigenerante al Rifugio Deffeyes saprà farvi dimenticare di tutta la fatica accumulata durante la salita!

Monte Bianco
Laghi di Bella Comba
Meno conosciuto e frequentato del vicino Rifugio Deffeyes, il vallone di Bella Comba gode del silenzio e della lontananza dalle mete più gettonate, diventando così il luogo ideale se cercate un ambiente selvaggio, dove respirare a pieni polmoni lo spirito delle Alpi. La prima parte del sentiero è in comune con il rifugio, poi, superate le magnifiche cascate del Rutor, ci si inoltra nella stretta vallata, raggiungendo su pendenze moderate e mai proibitive i due Laghi di Bella Comba. Il secondo, leggermente più elevato, si contraddistingue per l’isolotto roccioso che emerge dalle acque: uno spettacolo unico!

Gran San Bernardo
Laghi di By
La Conca di By è senza dubbio uno degli ambienti più affascinanti e caratteristici della nostra regione. A bassa quota, coperta da verdi pascoli e sempre ben soleggiata (anche troppo in certi momenti), la vallata custodisce i due laghi meta dell’escursione, quello artificiale e il Lago di By vero e proprio. Arrivarci è davvero semplice, con l’unica difficoltà rappresentata dal tratto iniziale del sentiero, che sale con pendenza abbastanza impegnativa tra i boschi: fatica ben spesa per accedere all’anfiteatro naturale che racchiude i laghi! Da qui, la vista è impareggiabile sia sulle vette circostanti, una su tutte l'imponente Grand Combin, sia sulla vallata di Ollomont, il luogo perfetto per un picnic e un pomeriggio di relax al sole. I più atletici, da qui, possono continuare l’avventura verso una delle tante mete nei dintorni, come i vicini Laghi di Thoules o i più impegnativi Rifugio Amianthe e Mont Avril.

Aosta e dintorni
Laghi di Cuney
Lungo ma privo di difficoltà, il sentiero che porta ai Laghi di Cuney si snoda nel selvaggio vallone di Saint-Barthélemy. Arrivati al Rifugio Cuney, e allo storico Oratorio, i laghi sono davvero a due passi: potete raggiungerli entrambi in poco più di mezz’ora e senza salite proibitive. Nonostante si trovino in due zone diverse e distanti, il Lac de l’Ermite e il Lago Pisonet hanno caratteristiche molto simili. Entrambi, infatti, sono incassati in conche rocciose e detritiche, da cui si gode di un panorama magnifico sul Monte Rosa e sulle vette circostanti, una su tutte la vicina Becca di Fontaney.

Monte Rosa
Laghi di Estoul
Poco conosciuti e ancor meno frequentati, i Laghi di Estoul rappresentano la meta ideale per tutti gli Alpituder amanti della montagna selvaggia e della pace che solo in certe vallate è ancora possibile trovare. I due specchi d’acqua sono incastonati ai piedi della Punta Valnera, racchiusi e protetti dalle pareti rocciose delle creste circostanti. Il percorso per raggiungerli è facile e adatto a tutti, priva di particolari difficoltà o di passaggi troppo faticosi. Una volta guadagnato l’accesso a questo anfiteatro naturale, incontrerete prima il Lago di Estoul vero e proprio, poi il più grande Lago di Chamen. Sulle sue sponde verdeggianti, un picnic e un po’ di relax al sole sono la conclusione ideale alla camminata!

Monte Rosa
Laghi di Frudière
I Laghi di Frudière, situati al termine dell’omonimo vallone, si trovano in un ambiente magico: qui, tra boschi e alpeggi fermi nel tempo vi troverete ad esplorare un territorio unico e selvaggio, in pieno spirito Alpitude! Il primo lago si trova a bassa quota ed è quindi perfetto per un picnic e una giornata di relax, mentre il secondo, poco più in alto, richiede un piccolo sforzo e un po’ di fatica! In generale, la camminata è piuttosto lunga, ma assolutamente facile, con qualche chilometro in salita nel tratto finale che vi farà apprezzare ancor di più la pace della destinazione. Si parte dal piccolo villaggio di Graines, dove potete unire trekking e cultura facendo visita al millenario castello, uno dei più antichi nel suo genere. Secondo la leggenda, da qualche parte tra le rovine si trova una botola che conduce ad un ricco tesoro (anche se noi crediamo che il vero tesoro sia il Lago di Frudière custodito nella vallata).

Monte Cervino
Laghi di La Magdeleine
Facile e perfetta anche per i meno atletici, questa bella escursione vi porta alla scoperta degli ambienti mozzafiato che circondano La Magdeleine. Tanti i punti di interesse che si incontrano passo dopo passo: il Lago Crous, il Col Pilaz con il laghetto omonimo, la panchina gigante e, infine, il Lago Charey. La passeggiata non presenta particolari difficoltà, anche se non manca qualche salita in cui stringere i denti. Non vi preoccupate, la poca fatica sarà ben ripagata da un percorso ricco di sorprese e di soddisfazioni!

Gran Paradiso
Laghi di Lussert
Grande classico della zona, l’escursione che porta ai Laghi di Lussert attraversa i boschi e gli ambienti incontaminati della Val di Cogne e del vallone di Grauson. L’itinerario è lo stesso fino al Rifugio Grauson, oltre il quale si prosegue incontrando i tre laghi. Il panorama, specialmente dal Lago Superiore, è davvero magnifico e spazia su tutte le grandi vette dell’area del Gran Paradiso. In ogni caso, arrivare fin qui non è di certo una passeggiata: il sentiero è lungo, faticoso e dal grande dislivello e siamo sicuri che metterà alla prova la forza di volontà di tutti gli Alpituder che tenteranno questa sfida! Ricordiamo che, continuando la salita, arriverete al Col delle Laures, da cui si scende agli omonimi laghi (tragitto che consigliamo solo ai più allenati).

Gran Paradiso
Laghi di Morion
Dominati dal Ghiacciaio del Morion e dalla Testa del Rutor, i Laghi di Morion si trovano in un ambiente decisamente duro e selvaggio, tipico dell’alta montagna valdostana. Il sentiero è lungo e a tratti difficile, anche se mai pericoloso, e rappresenta una bella sfida per gli Alpituder ben allenati. L’itinerario è lo stesso di quello per il Rifugio Degli Angeli (dove consigliamo di fare una sosta per ricaricare le energie): una volta lì, continuando a destra raggiungerete i laghi, che sono un vero e proprio balcone naturale sul versante opposto della Valgrisenche e sul Lago di Beauregard.

Monte Rosa
Laghi di Palasina
I Laghi di Palasina, situati nell’omonima vallata, si trovano in una delle località più belle e selvagge della Valle d’Aosta. La camminata non presenta difficoltà particolari, anche se è abbastanza lunga: potete comunque fermarvi al lago che preferite e concedervi una pausa, scegliete voi! In ogni caso, risalendo passo dopo passo la valle, esplorerete un territorio unico e verdeggiante, dove un susseguirsi di terrazze naturali ospitano i tanti laghi della zona: dal grande Lago della Battaglia al Lago Verde, passando per il Lago Pocia per arrivare infine al Lago Lungo. Ma volendo non finisce qui, perché da questa conca si accede facilmente ad una serie di altre destinazioni da non perdere, come il Lago di Bringuez, la Punta Palasina e il Corno Bussola. Buona avventura Alpituder!

Gran San Bernardo
Laghi di Thoules
Bella e non particolarmente impegnativa, la passeggiata per raggiungere i panoramici Laghi di Thoules si snoda nei territori sopra Ollomont. Questi due piccoli specchi d’acqua dal colore blu marino si trovano nel selvaggio vallone delle Acque Bianche, poco al di sotto del Col Fenêtre de Durand e al cospetto del Mont Gelé e del Mont Avril. Parte del tragitto è lo stesso che conduce al Lago artificiale di By, con il primo tratto che costituisce la parte più faticosa dell’escursione. Dal qui, il sentiero diventa quasi pianeggiante e attraversa la bellissima Conca di By prima e il selvaggio vallone delle Acque bianche poi, arrivando infine all'altopiano che ospita i laghi. Vista la quota non eccessiva e la buona esposizione al sole il luogo è perfetto per un bel picnic a bordo lago!

Monte Rosa
Laghi di Valfredda
Perle della Val d’Ayas, i Laghi di Valfredda sono incastonati su una terrazza naturale ai piedi dell'omonima punta, raggiungibile senza troppi sforzi dal Rifugio Arp. Passo dopo passo, vi inoltrerete nei paesaggi tipici dell’alta montagna, lasciandovi alle spalle i bei prati della valle di Palasina per scoprire un ambiente roccioso e selvaggio, meno frequentato rispetto ad altri itinerari della zona: l’ideale per trovare la pace e il silenzio delle Alpi. Come detto, non incontrerete particolari difficoltà durante il percorso, vi basterà solo stringere i denti per superare la salita finale che conduce ai laghi. Una volta a destinazione, potete scegliere se continuare verso la Punta Valfredda oppure se tornare sui vostri passi per godervi un pranzo in alta quota all’accogliente rifugio: non conosciamo modo migliore per terminare una bella camminata!

Monte Rosa
Laghi e Col di Pinter
Situati al termine della bella conca del comprensorio sciistico di Champoluc, i Laghi del Pinter sono una delle destinazioni più belle ed affascinanti della Val d’Ayas. I laghi sono tre, tutti a poca distanza l’uno dall’altro, con il Col di Pinter alle spalle, che si raggiunge allungando il percorso di una decina di minuti. La poca fatica in più per arrivare al colle è assolutamente ben spesa: da qui, infatti, si gode di un panorama davvero eccezionale, con la vallata di Gressoney ai vostri piedi e la vista libera di spaziare su alcune delle vette più importanti della zona, come il Grand Tournalin, la Becca di Nana e il Monte Facciabella. Potete iniziare l’escursione sia dall’arrivo della funivia di Crest, come abbiamo fatto noi, sia direttamente da Champoluc (aumentando il dislivello complessivo di circa 500 metri). Da Crest l’itinerario è ben segnalato e privo di particolari difficoltà, a parte il tratto finale del canalone di accesso al lago che è piuttosto ripido!

Monte Cervino
Laghi e Colle di Champlong
Ai piedi del Monte Tantané, i tre laghi di Champlong segnano il confine con l’alta montagna, immersi come sono in un ambiente unico, tra rocce e pascoli baciati dal sole. Da qui, proseguendo verso il Colle Champlong, potrete ammirare uno dei panorami più belli della Valle d’Aosta, con la conca di Chamois sotto di voi, il Monte Cervino di fronte e tante altre vette a fare da contorno. Il percorso non presenta quasi alcuna difficoltà e si svolge interamente su una comoda poderale. Il tratto iniziale è lo stesso della passeggiata del Lago Charey, con alcune salite abbastanza ripide ma affrontabili da chiunque! Una volta giunti al colle, potete tornare indietro per lo stesso itinerario, oppure chiudere un bel giro ad anello scendendo al villaggio di Chamois per tornare a La Magdeleine lungo la comodo poderale.

Gran Paradiso
Laghi Miserino
Molto lungo e dal buon dislivello, il sentiero verso i Laghi Miserino è perfetto per una bella giornata in alta montagna. Il percorso attraversa il vallone di Urtier e permette di scoprire la fauna e la flora del Parco Nazionale del Gran Paradiso: come sempre, vi ricordiamo di non disturbare gli animali selvatici (siete in casa loro dopotutto!). L’ultimo tratto prima di arrivare a destinazione, dove si risale in una pietraia, potrebbe crearvi qualche problema, per cui fate attenzione a non scivolare e prendetevi tutto il tempo necessario. Una volta ai laghi, potrete rilassarvi all’ombra della Punta Nera e ammirare il panorama sul versante opposto della vallata, dove spiccano la Punta Tersiva e la Torre Pontonnet.

Monte Rosa
Lago Blu al Pian di Verra
Semplice e adatta a tutti, l’escursione ai Piani di Verra vi porterà alla scoperta di uno dei luoghi più iconici della Val d’Ayas. Questi altipiani, incastonati nell’omonima vallata, sono punti estremamente panoramici, ricoperti dai pascoli e baciati dal sole. A poca distanza dal Pian di Verra Inferiore si trova la meta del nostro itinerario, il Lago Blu. Questo piccolo ma suggestivo specchio d’acqua è facilmente raggiungibile senza troppa fatica da Saint-Jacques. Se volete, potete tornare sui vostri passi e proseguire fino al secondo pianoro, da cui inizia il sentiero per mete più ambiziose come il Rifugio Mezzalama e il Rifugio Guide di Ayas. Insomma, sia come tappa di passaggio che come destinazione finale, i Piani di Verra vi lasceranno a bocca aperta!

Monte Rosa
Lago Blu e Lago Verde
Incastonati in un altopiano decisamente panoramico, il Lago Blu e il Lago Verde dominano dall’alto la Valle di Gressoney. Da entrambi i laghi, infatti, la vista si apre su tutta la vallata, con le imponenti cime del Monte Rosa alle spalle. L’ambiente è molto piacevole e verdeggiante, ideale per un picnic in alta quota. In alternativa, potete concedervi un ottimo pranzo in uno dei due vicini rifugi: l’Orestes Hütte, a destra rispetto ai laghi, oppure il Gabiet, situato proprio vicino all’omonimo lago. Il sentiero per arrivare fin qui è abbastanza lungo ma per nulla difficile. I meno allenati potranno prendere la telecabina fino al Lago Gabiet, risparmiando parecchi metri di dislivello e tanta fatica.

Aosta e dintorni
Lago Chamolé
Grande classico nella conca di Pila, il Lago Chamolé è sicuramente una delle top destinazioni dell’alta montagna valdostana. Arrivare fin qui è davvero facile e alla portata di tutti: i meno allenati avranno anche la possibilità di raggiungere la destinazione grazie alla seggiovia Chamolé, aperta per tutta la stagione estiva (anche se la bella camminata nei boschi di Pila rimane la scelta migliore). Dal lago si apre un panorama splendido su tutte le vette dell’altro versante della Valle, compreso il Monte Bianco. Inoltre, da qui, parte anche il sentiero per il Rifugio Arbolle, tappa fondamentale per il Monte Emilius o semplicemente per un ottimo pranzo in alta quota.

Monte Bianco
Lago Chécrouit
Immerso in un ambiente dal fascino assoluto, il Lago Chécrouit è senza ombra di dubbio una delle mete più gettonate di Courmayeur nei mesi estivi. Lo specchio d’acqua, non a caso, si trova sul “Sentiero Balcone della Val Veny” ed è un punto estremamente panoramico sia sulla vallata sottostante, sia sulla catena del Monte Bianco. Il percorso di per sé non presenta alcuna difficoltà e può essere affrontato sia partendo da Courmayeur, sia risalendo in seggiovia fino a Plan Chécrouit. Con quest’ultima, il dislivello si riduce a soli 450 metri, mentre partendo da Courmayeur la salita è decisamente più impegnativa! Per concludere al meglio l’escursione, potete far tappa al Rifugio Maison Vieille e reintegrare le energie con un ottimo pranzo della tradizione valdostana.

Mont Avic e Valle Centrale
Lago Chiletto
Avvincente e poco frequentato, l’itinerario che porta al Lago Chiletto attraversa la selvaggia Valle della Legna, nella Valle di Champorcher. Si tratta senza ombra di dubbio di uno dei luoghi meno conosciuti (a torto) e più incontaminati della Valle d’Aosta: qui gli amanti della solitudine e dalla natura non rovinata dall’uomo troveranno un vero e proprio paradiso! Il percorso per raggiungere il lago è lungo, ripido e faticoso ma anche vario e piacevole. Inoltre, una volta arrivati, sarete ben ricompensati dal panorama su tutto il vallone e dall’atmosfera wild del territorio dove si trova il Lago Chiletto, con il Monte Facciabella e le punte al confine con il Piemonte tutto intorno e il silenzio dell’alta montagna a farvi compagnia.

Monte Rosa
Lago Ciarcerio
Altitudine non eccessiva, ottima esposizione al sole, sponde verdeggianti: insomma, il Lago Ciarcerio è la meta ideale per un picnic e una giornata di relax in montagna! Situato all’arrivo della seggiovia Belvedere-Ciarcerio nel comprensorio sciistico di Champoluc, questo lago è raggiungibile con molti itinerari. Noi vi consigliamo la facile ed estremamente panoramica passeggiata che inizia da Crest. Questo tragitto, interamente su comoda poderale, vi porterà ad attraversare boschi e pascoli, passando sul belvedere che conduce al Lac di Saler Damon: inutile dire che una sosta contemplativa sul Massiccio del Monte Rosa è obbligatoria. Da qui sarà poi un gioco da ragazzi raggiungere il Lago Ciarcerio!

Aosta e dintorni
Lago Clapin e Lago Morto
Discretamente lungo ma mai troppo difficile, questo itinerario vi permetterà di scoprire i laghi minori del [Mont Fallère](/activity/mont-fallere-trekking: il Lago Clapin e il Lago Morto (tranquilli, qui non è mai morto nessuno). Il sentiero è lo stesso fino al fino al Lago delle Rane, dove consigliamo di fermarvi al vicino Rifugio Fallère per una piccola pausa. Da qui il tracciato non è più segnalato, anche se facilmente intuibile. In ogni caso, come succede sempre in queste circostanze, a guidarvi sulla giusta via ci saranno gli ometti di pietra posti lungo il percorso. Data l’esposizione a sud, non dimenticatevi assolutamente la crema solare: il sole qui picchia forte ed è molto facile scottarsi!

Gran Paradiso
Lago Corona
Vicinissimo al Rifugio Grauson, il Lago Corona è sicuramente una delle destinazioni più affascinanti della zona. L’acceso colore celeste dell’acqua, il panorama mozzafiato sulla Punta Tersiva e l’anfiteatro di vette che circondano il lago come una vera e propria corona sono i motivi che rendono questa meta un vero e proprio classico nella Val di Cogne. Il sentiero per arrivarci, nonostante la lunghezza, non presenta difficoltà e permette di scoprire i territori incontaminati e selvaggi del vallone di Grauson.

Monte Bianco
Lago d'Arpy
Grande classico in tutte le stagioni, il Lago d’Arpy è la passeggiata perfetta per un pomeriggio di relax immersi nella natura. Il percorso per raggiungere il lago attraversa i boschi di conifere della magica conca di Arpy prevalentemente in piano: avendo pochissimo dislivello da affrontare, il sentiero è adatto a tutti, famiglie con passeggini comprese. Lo spettacolo del lago che appare improvviso alla vista è assolutamente da non perdere, così come l’atmosfera, il panorama e l’ambiente indescrivibile di questa zona: non a caso, questa è una delle destinazioni più famose e conosciute della Valle d’Aosta.

Monte Rosa
Lago della Forca
Escursione a bassa quota, quella verso il Lago della Forca non è sicuramente l’ideale se cercate ambienti selvaggi e incontaminati, perché purtroppo il paesaggio è segnato dai tanti impianti sciistici del comprensorio del Monte Rosa. La camminata è comunque piacevole, più impegnativa nella prima parte per attraversare i boschi fino al villaggio di Resy, facile e quasi pianeggiante nei pascoli successivi. Il lago si trova sulla via che conduce al Colle Bettaforca, da cui prende il nome, passaggio alpino che collega la Val d’Ayas alla Valle di Gressoney.

Gran Paradiso
Lago delle Loie
Pochi laghi possono vantare una colorazione affascinante e cristallina come il Lago delle Loie: le sue acque, che passano dal blu acceso al verde smeraldo, rendono questa destinazione nel Parco Nazionale del Gran Paradiso una vera chicca per gli amanti della natura. Non solo, da qui il panorama si apre sui giganti della Val di Cogne, come la Punta Tersiva e la Testa di Money, arrivando persino al Massiccio del Monte Bianco. In ogni caso, arrivare al Lago delle Loie non è cosa da tutti: il percorso è molto ripido per quasi tutto il tragitto, anche se mai pericoloso. Nonostante ciò, l’itinerario attraversa un bellissimo bosco, impreziosito da scorci notevoli sulla valle sottostante, e permette di scoprire le famose Cascate di Lillaz. Se avete una macchina fotografica, è il momento giusto per usarla!

Gran San Bernardo
Lago di Arpisson
Il Lago di Arpisson, immerso in una conca rocciosa tra la Tête d’Arpisson e la Becca di Viou, è una meta poco frequentata, affascinante e silenziosa. La salita è lunga e faticosa, con pendenze sostenute e costanti: vi serviranno gambe d’acciaio per affrontare tutto il dislivello! In ogni caso, non ci sono passaggi pericolosi e tutta la fatica viene ampiamente ricompensata dalla pace del lago, con la sagoma del Grand Combin in lontananza e le vette circostanti a svettare maestose. Per i più atletici, è possibile proseguire da qui fino al Bivacco Penne Nere, situato sul colle della Becca di Viou, solitamente raggiunto dal versante opposto.

Monte Rosa
Lago di Bringuez
Camminata dalla due facce, semplice nella prima parte ma decisamente più impegnativa e consigliata solo agli esperti nella seconda. Il grande Lago di Bringuez, meta dell’escursione, è racchiuso tra le pareti del Monte Quiappa e della Punta Goà, che formano un maestoso anfiteatro di roccia che lascia la vista libera di spaziare solamente verso il Monte Bieteron. L’itinerario è in gran parte il medesimo dei Laghi di Palasina e, fino al Lago della Battaglia, le difficoltà sono praticamente inesistenti. Poi, inizia la fatica: la salita verso il Colle di Bringuez (o Colle Bocchet) è dura, ma comunque priva di rischi. Una volta raggiunto il passo, la discesa verso il lago è ripida ed esposta, soprattutto nei primi metri. Affrontatela con estrema cautela ed evitatela in caso di maltempo!

Gran Paradiso
Lago di Doreire
Il Lago di Doreire si trova sul fondo del vallone di Grauson, nelle zone più remote della Val di Cogne. I suoi 2731 metri di altitudine lo rendono il luogo perfetto per gli amanti della solitudine e della natura dura e pura d’alta montagna, anche se raggiungerlo non è cosa da tutti: nonostante non presenti difficoltà o pericoli, il sentiero è davvero molto lungo! Una volta arrivati qui, la vista non può che cadere sulle vicinissime Punta Tersiva e Punta Tessonet a Est e sulla Testa di Vallonet e la Pène Blanche a Sud-Ovest, oltre che su tutte le vette del vallone di Grauson.

Monte Bianco
Lago di Licony
Grande classico della zona, il Lago Licony è uno degli specchi d’acqua più famosi e riconoscibili della Valle d’Aosta. L’itinerario per raggiungerlo, dallo sviluppo notevole ma ricco di fascino, porta alla scoperta del vallone di Licony, con i suoi pascoli, il piccolo villaggio e la chiesetta incastonata nella roccia. Il percorso come detto è lungo, con un buon dislivello da affrontare, ma mai difficile né troppo duro, esclusa l’ultima salita per scavalcare il dosso glaciale che protegge il lago, dove ci sarà da sudare! Fatica ben ricompensata, perché una volta superato questo tratto il Licony appare all’improvviso, racchiuso dai verdi pascoli su un lato e dalla parete rocciosa della Tête di Chambave sull’altro. Una volta lì, consigliamo di proseguire verso il Colle Licony, per godere appieno della vista sul lago e sul panorama unico della catena del Monte Bianco.

Monte Cervino
Lago di Lod
Facile e suggestiva escursione verso il Lago di Lod, situato poco sopra il villaggio di Chamois. Il lago è un punto estremamente panoramico sulla Valtournenche, la meta ideale se cercate un pomeriggio di relax a contatto con la natura. A pochi passi, trovate una bella area picnic, perfetta per un pranzo in famiglia. Le difficoltà della camminata sono praticamente nulle: potete decidere di risalire direttamente con la cabinovia a Chamois, oppure, come consigliamo noi, di raggiungere il comune partendo da La Magdeleine, godendovi così la bella passeggiata nel bosco.

Monte Bianco
Lago di Pietra Rossa
Il Lago di Pietra Rossa è senza ombra di dubbio uno dei luoghi più affascinanti della Valle d’Aosta, soprattutto grazie alla sua posizione particolare: lo specchio d’acqua, infatti, si trova in una conca selvaggia circondata dalla Becca Pougnenta, dal Col d’Ameran, dal Colle della Serra e dal Mont Colmet. Da qui, inoltre, si apre un bellissimo panorama sulla catena del Monte Bianco e sulle Grandes Jorasses. La traccia per arrivare fin qui passa per il famosissimo e super frequentato Lago d’Arpy, oltre il quale ci si alza fino a raggiungere il bivio da cui parte il nuovo sentiero per la nostra meta: questo permette di risalire in sicurezza e senza troppa fatica la bastionata che protegge il Lago di Pietra Rossa, prendendo quota su una serie di gradoni rocciosi. Il percorso si svolge su pendenze ripide, tocca punti abbastanza impegnativi ed è a tutti gli effetti una bella sfida e un buon allenamento per tutti gli amanti del trekking.

Monte Cervino
Lago di Punta Falinère
Piccolo e poco profondo, il Lago di Punta Falinère si trova sul fianco dell’omonima vetta, su una bella terrazza naturale che regala una vista invidiabile sul Cervino da un lato e sulla Becca Trecare e la Becca di Nana dall’altro. Certo, per raggiungere il lago vi servirà buona gamba, perché il percorso è lungo e il dislivello notevole. In ogni caso, durante il tragitto toccherete punti iconici come il Santuario de la Clavalité, che domina dall’alto tutta la conca di Chamois: uno spettacolo che vale tutta la fatica! I più pigri potranno accorciare parte del percorso salendo in cabinovia fino a Chamois. Per tutti gli altri, gambe in spalla con partenza da La Magdeleine!

Gran Paradiso
Lago di Saint Martin
Incastonato in una conca circondata da vette e ghiacciai, il Lago di Saint Martin si trova in una delle zone più selvagge e incontaminate della Valgrisenche. Il percorso per arrivarci è lo stesso fino al Rifugio Bezzi, dove potrete fermarvi per una breve pausa (o magari un buon pranzo, anche se dopo sarà dura ripartire). Da qui in poi, la salita si fa più ripida e faticosa, anche se non si toccano mai tratti pericolosi: per questo, l’escursione può essere affrontata da tutti, anche se è necessaria un buona forma fisica visti i quasi 1000 metri di dislivello totali!

Gran Paradiso
Lago di San Grato
Situato in cima all’omonimo vallone, il Lago di San Grato è racchiuso tra la Becca du Lac e la Gran Becca du Mont. Da qui, la vista non può che cadere sulla vicinissima Testa del Rutor e sulla meno conosciuta Forclaz du Bré. Il sentiero per raggiungere la nostra destinazione è semplice e alla portata di tutti e permette di scoprire il bellissimo Vallone di San Grato, vallata minore sul fondo della Valgrisenche. Lungo il percorso troverete alcuni alpeggi e, vicino a quello di Reveira Basso, un monumento dedicato ai 33 operai morti a causa di una valanga nel 1945. Poco prima del lago è situata una piccola cappella dedicata a San Grato, santo protettore della Valle d’Aosta. Data la facilità dell’itinerario e la bellezza della meta, non possiamo che consigliarvi il Lago di San Grato come gita domenicale: questo è il luogo ideale per un buon picnic con gli amici!

Monte Rosa
Lago di Tzère
Grande, nascosto e poco frequentato, il Lago di Tzère rappresenta una meta assolutamente consigliata a chi cerca una sfida dura e appagante in un ambiente selvaggio e solitario. Il lago di origine glaciale, infatti, è situato su un altopiano roccioso a oltre 2800 metri di altitudine, dominato dall’imponente parete della Rocca di Verra e poco distante dall’omonimo ghiacciaio. Per arrivarci, vi serviranno gambe ben allenate e una buona esperienza: il dislivello è sostenuto, con tratti molto ripidi fino al Bivacco Città di Mariano, passaggi in pietraie e terreno sdrucciolevole. Siate cauti e stringete i denti, tutta la fatica sarà ampiamente ricompensata quando, all’improvviso, il grande lago azzurro apparirà alla vostra vista!

Monte Bianco
Lago di Verney Superiore
Facile e poco faticoso, il sentiero che porta al Lago Verney Superiore si alza tra i prati e i pendii aperti al di sopra del Lago Verney, a pochi passi dal Colle del Piccolo San Bernardo. Dal lago si apre una bellissima vista sia sul Vallone di Breuil, sia sull’affascinante valico al confine con la Francia, oltre che su molte vette nelle vicinanze. Come detto, il percorso è breve e alla portata di tutti: partendo dal Lago di Verney, il lago naturale più grande della Valle d’Aosta, si risale in poco più di mezz'ora direttamente fino a destinazione, passando tra i pascoli fioriti e affrontando un semplice passaggio su roccette dove prestare attenzione.

Monte Cervino
Lago e Bivacco di Tzan
Sul passaggio dell’Alta Via, il Lago di Tzan è un grande specchio d’acqua dal colore corallino, immerso nell’ambiente roccioso tipico dell’alta montagna. Tutto intorno, svettano i giganti della zona, tra cui Punta Tzan, ambita meta alpinistica. L’itinerario, lungo ma poco impegnativo, attraversa luoghi unici come lo stagno di Lo Ditor, passando per boschi, pascoli e tanti alpeggi tipici di quest’area. Una volta a destinazione, a monte del lago trovate il Bivacco di Tzan, perfetto se volete fare tappa per raggiungere mete più distanti ed impegnative.

Gran San Bernardo
Lago e Col Citrin
La vallata di Citrin è un angolo valdostano poco frequentato ma ricco di fascino, natura e tranquillità anche se, purtroppo, la presenza dei cavi elettrici rovina in parte l’atmosfera wild. La camminata tra pascoli e alpeggi vi porta ai quasi 2500 metri del Col Citrin, il passo che collega l’area del Gran San Bernardo al Vallone di Vertosan. Una volta a destinazione, vi consigliamo una breve deviazione per ammirare il piccolo Lago di Citrin, dominato dalla Punta Valletta. Il dislivello sostenuto rende la passeggiata piuttosto impegnativa, con lunghi tratti in salita che richiedono una buona forma fisica. In ogni caso, non ci sono passaggi pericolosi o troppo duri e potrete fermarvi in qualunque momento per godervi una pausa al sole!

Aosta e dintorni
Lago Fallère
L’escursione al Lago Fallère è sicuramente uno dei grandi classici in Valle d’Aosta. Il percorso qui descritto parte da Thouraz, ma potrete raggiungere facilmente questa destinazione anche passando dal Rifugio Fallère. L’itinerario è discretamente lungo ma mai troppo faticoso ed è, per questo motivo, adatto a tutti. Durante tutto il tragitto e dal lago sono presenti punti estremamente panoramici, soprattutto sui giganti del Gran San Bernardo, sul Mont Fallère e sulle vette dell’altro versante della Valle, dove spiccano il Gran Paradiso, la Grivola e il Monte Emilius. Vista l’esposizione particolarmente favorevole, il sentiero è molto soleggiato: non dimenticatevi di portare con voi tanta acqua (e la crema solare)!

Gran San Bernardo
Lago Fenêtre
Dominato dal Mont Avril e dal Mont Gelé, il Lago Fenêtre è situato poco sotto la cresta di confine tra Italia e Svizzera. L’escursione è lunga e abbastanza faticosa e attraversa gli angoli più remoti della vallata di Ollomont: dato lo sviluppo complessivo, è necessaria una buona forma fisica e forza di volontà. L’itinerario porta ad attraversare la Conca di By, superando poi i Laghi di Thoules e risalendo verso la Fenêtre de Durand, ultimo passo prima di lasciare l’Italia. Il lago è immerso in un ambiente detritico e roccioso, quasi lunare, con la vegetazione completamente assente e la severità della montagna percepibile sulla propria pelle. L’ultimo tratto del percorso è decisamente impegnativo, ma la fatica sarà ampiamente ricompensata dal panorama che abbraccia tutta la conca e i suoi tanti laghetti.

Gran Paradiso
Lago Garin
Posto in una conca a 2854 metri di altitudine, il Lago Garin si trova in un ambiente davvero selvaggio e incontaminato, il top per gli amanti della purezza che solo l’alta montagna sa regalare. Di fronte la Grivola e alle spalle Punta Garin e Punta Valletta: il panorama, da qui, sicuramente è meno aperto rispetto ad altri luoghi, ma non meno maestoso e imponente! Per gli amanti delle traversate, a pochi metri di distanza, si trova il Col Garin, dal quale si scende nel vallone di Arbolle. Accanto al lago, inoltre, sorge il Bivacco Nebbia, luogo perfetto dove riposarsi nelle camminate su più giorni. Il sentiero per arrivare alla nostra destinazione attraversa i territori più duri della Val di Cogne. Data la lunghezza e il dislivello complessivo, consigliamo l'escursione agli Alpituder più allenati (in ogni caso, armatevi di forza di volontà)!

Mont Avic e Valle Centrale
Lago Gelato e Lac de Raye Chevrère
Molto lungo e a tratti difficile e ripido, il sentiero che porta al Lago Gelato e al Lac de Raye Chevrère non è di certo adatto ai meno allenati. Inoltre, come scritto nelle nostre precauzioni, una volta usciti dal bellissimo bosco di La Servaz, il sole potrà crearvi più di qualche problema, dunque consigliamo di non dimenticare acqua, cappellino e tanta crema solare! Nonostante ciò, l’itinerario è davvero avvincente sia per gli ambienti duri e puri attraversati, sia per la vista dal Col de Raye Chevrère. Tutta la seconda parte dell’escursione si svolge sotto lo sguardo del Mont Avic e del Monte Iverta, che chiudono la conca della vallata del Chalamy, posta al confine Nord-Ovest della Valle di Champorcher: superato il Col de Raye Chevrère, infatti, vi troverete nella Val Clavalité!

Monte Cervino
Lago Goillet
Situato in un antico bacino glaciale, il Lago artificiale Goillet si trova nel comprensorio sciistico di Cervinia. La passeggiata per arrivare a destinazione è breve e priva di difficoltà, anche se la salita è costante e può mettere a dura prova i meno allenati. La meta ripaga senza dubbio di ogni fatica, con il grande lago che riflette sulle sue acque la sagoma maestosa del Monte Cervino. Potete scegliere di fermarvi qui e rilassarvi al sole godendovi il panorama, oppure, potete proseguire e raggiungere i Laghi delle Cime Bianche e l’omonimo colle poco distante.

Gran Paradiso
Lago Goletta
Dominato dal Ghiacciaio di Goletta e dalla Granta Parei, il Lago Goletta è sicuramente uno dei luoghi più suggestivi della zona. Il sentiero è lo stesso fino al Rifugio Benevolo dove, come sempre, consigliamo di fermarvi per una pausa rigenerante: da qui in poi, infatti, la salita si fa dura e ripida, anche se sicura e decisamente panoramica. Il grande lago, come detto in precedenza, si trova in un ambiente davvero imponente, in netta contrapposizione rispetto ai territori dolci e rassicuranti della Val di Rhêmes. Lungo le coste del lago si sono formate delle spiaggette di origine glaciale davvero singolari: la tentazione di farsi un bagno rinfrescante potrebbe essere forte ma, data la temperatura incredibilmente fredda dell’acqua, noi di Alpitude sconsigliamo vivamente di tuffarvi.