Trekking

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Monte Bianco

Aiguille d’Artanavaz

Molto lungo e dal grande dislivello, il sentiero che porta all’Aiguille d’Artanavaz attraversa tutto il selvaggio Vallone di Planaval, passando per bellissimi pascoli, ampi pianori e il Lago di Bonalex. Dato lo sviluppo notevole e alcuni tratti molto faticosi, non possiamo che consigliare questo itinerario agli Alpituder più allenati. Inoltre, data l’assenza di un vero e proprio sentiero, è necessaria una buona esperienza per capire la giusta via da seguire, soprattutto dall’Alpe Bonalex in poi (leggete attentamente le nostre precauzioni). In ogni caso, gli amanti della montagna pura e incontaminata troveranno un vero paradiso in questa valle solitaria e, a torto, poco frequentata. Dalla vetta, oltre a tutta la vallata ai vostri piedi, si apre un panorama incredibile sul Massiccio del Monte Bianco: se siete degli aspiranti fotografi, questo è il momento giusto per uno scatto memorabile!

Difficile · Durata andata 4h

Monte Bianco

Bivacco Fiorio

Abbastanza lunga ma semplice e priva di rischi, l’escursione che porta al Bivacco Fiorio arriva fino ai confini della Val Ferret, passando per il bellissimo e molto frequentato Rifugio Elena. Il sentiero attraversa gli ambienti duri ma spettacolari del fondo valle ed è, fino all’ultimo bivio, lo stesso di quello che porta al Col du Petit Ferret. Il tratto in pietraia, da percorrere con un po’ di attenzione, è ben segnalato grazie ai tanti bolli gialli e agli ometti di pietra. Alcuni passaggi sono molto ripidi, per questo consigliamo la camminata solo a chi ha una buona forma fisica. Il bivacco si trova di fronte al grande Ghiacciaio di Pré de Bar ed è, in realtà, formato da due edifici: quello vecchio e ormai poco utilizzato in lamiera e legno (risalente al 1952) e quello nuovo, inaugurato nel 1973, decisamente più comodo ed accogliente. Questo è il punto d’appoggio principale per le ascese alpinistiche al Mont Dolent.

Difficile · Durata andata 3h

Monte Bianco

Col de la Seigne

L’escursione verso il Col de la Seigne, abbastanza lunga ma alla portata di tutti, è un vero classico del trekking valdostano. Da La Visaille si attraversa interamente la Val Veny, arrivando fino al suo fondo, proprio al confine con la Savoia francese. Lungo il percorso troverete vari punti di sosta, come il Ristoro Combal e il Rifugio Elisabetta. Da quest’ultimo si prosegue passando alla base delle iconiche Pyramides Calcaires e si arriva alla Casermetta, un vecchio avamposto militare oggi adibito a centro informativo e di educazione ambientale riguardo all’Espace Mont Blanc (d’obbligo una visita!). Arrivati al colle, dove è presente una tavola orientativa, si apre uno splendido panorama sul Massiccio del Monte Bianco, sulla Val Veny e sulla francese Vallée des Chapieux.

Medio · Durata andata 2h30

Monte Bianco

Col des Chavannes

Abbastanza lungo ma semplice e ben tracciato, l’itinerario che porta al Col des Chavannes attraversa gran parte della Val Veny, passando per l’accogliente Rifugio Elisabetta. Il sentiero corrisponde all’Alta Via 2, anche conosciuta come Alta Via Naturalistica della Valle d’Aosta: il Col des Chavannes, infatti, collega la Val Veny al Vallone di La Thuile. Inutile dire che da lassù il panorama è davvero mozzafiato, con le due vallate ai vostri piedi, le vette di La Thuile da una parte e il Massiccio del Monte Bianco dall'altra. La meta è un vero e proprio classico del trekking valdostano ed è, per questo motivo, molto frequentata. Nonostante lo sviluppo complessivo, il tracciato non presenta grosse difficoltà e, con un minimo di allenamento, chiunque può ambire ad arrivare fino in cima!

Medio · Durata andata 2h30

Monte Bianco

Court de Bard

Molto semplice e alla portata di tutti, la salita che porta alla Court de Bard attraversa i bellissimi boschi di Arpilles fino al Col de Bard, il valico che divide il Vallone di Planaval dalla Comba di Vertosan. Una volta lì, si prosegue sulla panoramica dorsale fino ad arrivare a destinazione, che grazie alla sua posizione privilegiata rappresenta un vero e proprio balcone naturale su tutta la Valdigne. Nei pressi del colle si trova una delle tante Piante Monumentali della Valle d’Aosta, alberi centenari di grande interesse storico e culturale, in questo caso un castagno: per raggiungerlo basta seguire il facile sentiero segnalato che parte all’incirca a metà della dorsale.

Medio · Durata andata 1h30

Monte Bianco

Grande Rochère

Dal notevole sviluppo e dal grande dislivello, l’escursione verso la Grande Rochère è prerogativa degli Alpituder più allenati. L’itinerario si snoda nel selvaggio e incontaminato Vallone di Planaval e attraversa pascoli e praterie davvero suggestive. Il sentiero non è segnalato e, soprattutto dall’Alpe Bonalex in poi, servirà esperienza e senso dell’orientamento per trovare la giusta via (per questo sconsigliamo questa ascesa in caso di scarsa visibilità). Se da una parte la mancanza di un vero e proprio sentiero potrebbe rappresentare un ostacolo proibitivo per molti, dall’altra gli amanti delle tracce fuori dall’ordinario qui troveranno un vero e proprio paradiso! Una volta raggiunta la vetta, sarete ben ripagati dal panorama incredibile su tutto il Massiccio del Monte Bianco, specialmente nelle giornate più aperte. Ricordiamo infine di prestare attenzione una volta arrivati a destinazione: la Grande Rochère è famosa per la sua caratteristica e spettacolare punta a guglia ma, nonostante ciò, sporgersi troppo potrebbe essere una scelta poco saggia.

Difficile · Durata andata 4h30

Monte Bianco

Laghi del Rutor

Divertente, vario e decisamente panoramico, il percorso che porta ai tanti Laghi del Rutor è una bellissima avventura nei dintorni del Rifugio Deffeyes. Per essere precisi, parlare di percorso vero e proprio non è corretto: per raggiungere gli specchi d’acqua di origine glaciale, infatti, ci sono molti sentieri e tracce che formano una rete ai piedi dell’imponente Ghiacciaio del Rutor. Ovviamente, nessuno vi obbliga a seguire l’itinerario integralmente e nell’ordine da noi descritto, potete fermarvi e tornare indietro quando volete e premiarvi con un bel pranzo al rifugio! In ogni caso, il tour non è troppo duro, basti pensare che gran parte della fatica e del dislivello servono a raggiungere il Deffeyes, punto di partenza per raggiungere i tre Laghi del Rutor, il Lago nella Roccia, il Lac Gris e il Lac Vert. Tutti gli specchi d’acqua sono a poca distanza l’uno dall’altro, incastonati in un ambiente duro e maestoso: l’esempio perfetto di un paesaggio d’alta montagna!

Durata andata 3h30

Monte Bianco

Laghi des Ussellettes

Lungo, faticoso ma dal fascino assoluto, l’itinerario che porta ai Lacs des Ussellettes attraversa luoghi unici e ambienti duri e spettacolari. I laghi, dal colore azzurro glaciale, sono incastonati in una conca rocciosa e desolata chiamata Valle Sospesa. Già dal nome traspare l’ambiente severo, solitario e selvaggio che si andrà ad esplorare: la traccia segue un percorso poco conosciuto e frequentato che corre parallelo a quello dell’Alta Via 2 verso il Passo Alto. Il tracciato non è sempre presente e infatti, in alcuni punti, dovrete farvi guidare dagli ometti di pietra che, fortunatamente, sono ben posizionati lungo il torrente che scende dal vallone. Lasciandovi alle spalle passo dopo passo la vegetazione, vi inoltrerete in un paesaggio pietroso tipico dell’alta montagna, per poi raggiungere il pianoro con i laghi e il vicino Ghiacciaio des Ussellettes. Al ritorno, una pausa rigenerante al Rifugio Deffeyes saprà farvi dimenticare di tutta la fatica accumulata durante la salita!

Difficile · Durata andata 4h

Monte Bianco

Laghi di Bella Comba

Meno conosciuto e frequentato del vicino Rifugio Deffeyes, il vallone di Bella Comba gode del silenzio e della lontananza dalle mete più gettonate, diventando così il luogo ideale se cercate un ambiente selvaggio, dove respirare a pieni polmoni lo spirito delle Alpi. La prima parte del sentiero è in comune con il rifugio, poi, superate le magnifiche cascate del Rutor, ci si inoltra nella stretta vallata, raggiungendo su pendenze moderate e mai proibitive i due Laghi di Bella Comba. Il secondo, leggermente più elevato, si contraddistingue per l’isolotto roccioso che emerge dalle acque: uno spettacolo unico!

Medio · Durata andata 3h

Monte Bianco

Lago Chécrouit

Immerso in un ambiente dal fascino assoluto, il Lago Chécrouit è senza ombra di dubbio una delle mete più gettonate di Courmayeur nei mesi estivi. Lo specchio d’acqua, non a caso, si trova sul “Sentiero Balcone della Val Veny” ed è un punto estremamente panoramico sia sulla vallata sottostante, sia sulla catena del Monte Bianco. Il percorso di per sé non presenta alcuna difficoltà e può essere affrontato sia partendo da Courmayeur, sia risalendo in seggiovia fino a Plan Chécrouit. Con quest’ultima, il dislivello si riduce a soli 450 metri, mentre partendo da Courmayeur la salita è decisamente più impegnativa! Per concludere al meglio l’escursione, potete far tappa al Rifugio Maison Vieille e reintegrare le energie con un ottimo pranzo della tradizione valdostana.

Facile · Durata andata 2h30

Monte Bianco

Lago d'Arpy

Grande classico in tutte le stagioni, il Lago d’Arpy è la passeggiata perfetta per un pomeriggio di relax immersi nella natura. Il percorso per raggiungere il lago attraversa i boschi di conifere della magica conca di Arpy prevalentemente in piano: avendo pochissimo dislivello da affrontare, il sentiero è adatto a tutti, famiglie con passeggini comprese. Lo spettacolo del lago che appare improvviso alla vista è assolutamente da non perdere, così come l’atmosfera, il panorama e l’ambiente indescrivibile di questa zona: non a caso, questa è una delle destinazioni più famose e conosciute della Valle d’Aosta.

Facile · Durata andata 1h

Monte Bianco

Lago di Licony

Grande classico della zona, il Lago Licony è uno degli specchi d’acqua più famosi e riconoscibili della Valle d’Aosta. L’itinerario per raggiungerlo, dallo sviluppo notevole ma ricco di fascino, porta alla scoperta del vallone di Licony, con i suoi pascoli, il piccolo villaggio e la chiesetta incastonata nella roccia. Il percorso come detto è lungo, con un buon dislivello da affrontare, ma mai difficile né troppo duro, esclusa l’ultima salita per scavalcare il dosso glaciale che protegge il lago, dove ci sarà da sudare! Fatica ben ricompensata, perché una volta superato questo tratto il Licony appare all’improvviso, racchiuso dai verdi pascoli su un lato e dalla parete rocciosa della Tête di Chambave sull’altro. Una volta lì, consigliamo di proseguire verso il Colle Licony, per godere appieno della vista sul lago e sul panorama unico della catena del Monte Bianco.

Medio · Durata andata 3h

Monte Bianco

Lago di Pietra Rossa

Il Lago di Pietra Rossa è senza ombra di dubbio uno dei luoghi più affascinanti della Valle d’Aosta, soprattutto grazie alla sua posizione particolare: lo specchio d’acqua, infatti, si trova in una conca selvaggia circondata dalla Becca Pougnenta, dal Col d’Ameran, dal Colle della Serra e dal Mont Colmet. Da qui, inoltre, si apre un bellissimo panorama sulla catena del Monte Bianco e sulle Grandes Jorasses. La traccia per arrivare fin qui passa per il famosissimo e super frequentato Lago d’Arpy, oltre il quale ci si alza fino a raggiungere il bivio da cui parte il nuovo sentiero per la nostra meta: questo permette di risalire in sicurezza e senza troppa fatica la bastionata che protegge il Lago di Pietra Rossa, prendendo quota su una serie di gradoni rocciosi. Il percorso si svolge su pendenze ripide, tocca punti abbastanza impegnativi ed è a tutti gli effetti una bella sfida e un buon allenamento per tutti gli amanti del trekking.

Medio · Durata andata 2h

Monte Bianco

Lago di Verney Superiore

Facile e poco faticoso, il sentiero che porta al Lago Verney Superiore si alza tra i prati e i pendii aperti al di sopra del Lago Verney, a pochi passi dal Colle del Piccolo San Bernardo. Dal lago si apre una bellissima vista sia sul Vallone di Breuil, sia sull’affascinante valico al confine con la Francia, oltre che su molte vette nelle vicinanze. Come detto, il percorso è breve e alla portata di tutti: partendo dal Lago di Verney, il lago naturale più grande della Valle d’Aosta, si risale in poco più di mezz'ora direttamente fino a destinazione, passando tra i pascoli fioriti e affrontando un semplice passaggio su roccette dove prestare attenzione.

Facile · Durata andata 0h30

Monte Bianco

Lago Miage

Iconico e affascinante, il Lago del Miage presenta caratteristiche uniche, che ne fanno una meta di assoluto interesse per ogni Alpituder. Situato tra il Ghiacciaio del Miage e la sua dorsale morenica, il lago viene alimentato dal ghiacciaio stesso: in primavera, se siete fortunati, è possibile assistere ai movimenti del ghiaccio, che staccandosi dalla parete diventano piccoli iceberg (ovviamente tenetevi sulla sponda opposta!). Lungo il percorso si fa tappa al Ristoro Combal, a pochi passi dall’omonimo lago. Quest’ultimo è ormai quasi asciutto, con la sola presenza di alcune pozze d’acqua stagionali, che rendono comunque l’ambiente particolare. Di per sé, la passeggiata è semplice e affrontabile da tutti, non resta che mettersi in cammino!

Facile · Durata andata 1h

Monte Bianco

Mont Colmet

Lungo e faticoso, l’itinerario che porta sulla cima Nord del Mont Colmet attraversa il famosissimo vallone d'Arpy, toccando i due laghi simbolo della zona: il Lago d’Arpy e il Lago di Pietra Rossa. Il percorso passa per ambienti duri e selvaggi e, dal Lago di Pietra Rossa fino alla vetta, la traccia è poco visibile e ancor meno segnalata. Oltre a questo, il sentiero sale su terreno spesso instabile a causa di pietraie e detriti. Inoltre, soprattutto ad inizio stagione, potrebbero essere presenti dei nevai da superare con attenzione. Per questi motivi consigliamo l’escursione solo a chi ha una buona forma fisica ed esperienza: il Mont Colmet non è sicuramente la prima punta da affrontare nella carriera di un Alpituder! Nonostante ciò, tutta la fatica viene ampiamente ripagata dalla vista eccezionale sul Massiccio del Monte Bianco e sulle vette circostanti. Infine, ricordiamo di non entrare all’interno delle rovine del Ricovero Capitano Chabloz, in quanto decisamente pericolante.

Difficile · Durata andata 4h

Monte Bianco

Mont de la Saxe, Testa Bernarda e Tête de la Tronche

Molto semplice nonostante lo sviluppo complessivo, l’itinerario che porta alla Tête de la Tronche attraversa tutta la panoramica dorsale formata anche dal Mont de la Saxe e dalla Testa Bernarda. Durante tutto il tragitto, godrete di una vista davvero spettacolare sul Monte Bianco e sulle Grandes Jorasses! Il sentiero passa vicino all’accogliente Rifugio Bertone dove, a fine escursione, potrete premiarvi con un pranzo tipico valdostano! Da qui si sale sulla cresta erbosa e, con sentiero sempre ben segnalato, si prosegue raggiungendo le tre vette: in realtà, non esiste un tracciato per la Testa Bernarda ma, come descritto qui sotto, per raggiungerne la cima dovrete risalire il semplice crinale erboso a vista.

Medio · Durata andata 3h

Monte Bianco

Mont Fortin

Abbastanza lunga e con alcuni passaggi difficili, l’escursione che porta in cima al Mont Fortin è adatta agli Alpituder con una buona esperienza e una discreta forma fisica. Il tratto finale, in particolare il canalone, si svolge su pietraia instabile e con percorso quasi assente a causa delle tante valanghe e frane che si sono verificate nel corso degli anni: questo passaggio è abbastanza pericoloso, se non vi sentite sicuri tornate indietro. Detto ciò, il Mont Fortin rappresenta un punto panoramico straordinario sul Massiccio del Monte Bianco, sul Ghiacciaio del Miage, sulla splendida Val Veny e sulla conca di La Thuile. L’itinerario qui descritto è quello classico che sale da La Visaille, ma si può anche raggiungere la vetta passando per il Col des Chavannes e proseguendo sulla dorsale; oppure, dalla cima del Mont Fortin si può raggiungere il colle e da lì scendere fino al Rifugio Elisabetta, chiudendo un lungo ma appagante giro ad anello.

Difficile · Durata andata 3h

Monte Bianco

Punta della Croce

Semplice e adatta a tutti, l’escursione che porta a Punta della Croce attraversa il bellissimo Vallone d’Arpy, passando per l’omonimo lago e il panoramico Colle della Croce. Da qui si prosegue sulla dorsale, dove sono ancora presenti delle vecchie linee di trincea e alcuni ruderi di avamposti militari risalenti alla Seconda Guerra Mondiale. Dalla croce posta all’arrivo (ma in generale durante tutto il tratto in cresta) la vista è davvero magnifica, soprattutto sul vicino Massiccio del Monte Bianco e sulla conca di La Thuile. Volendo potete compiere un semplice e divertente giro ad anello: infatti, dal Colle della Croce, seguendo il sentiero 16, potrete tornare direttamente all’inizio dell’itinerario senza passare dal Lago Arpy. Come detto, l’escursione è molto semplice e priva di rischi e, nonostante il discreto dislivello, può essere affrontata anche dai meno esperti ed allenati.

Facile · Durata andata 2h

Monte Bianco

Rifugio Bertone

Perfetto per le famiglie e adatto anche ai meno allenati, l’itinerario verso il Rifugio Bertone risale dolcemente e senza pericoli la Val Ferret, regalando sempre panorami maestosi sulla catena del Monte Bianco. Il Bertone si trova sull’Alta Via 1 e segna la partenza del tratto finale del Tor des Géants. Da qui, inoltre, partono diversi sentieri escursionistici verso le cime minori della zona, ad esempio il Mont de la Saxe e la Testa della Tronche. Aperto durante tutta la stagione estiva, il rifugio è il luogo ideale per provare i prodotti tipici valdostani: assaggiare una polenta tradizionale accompagnata dall’ottimo vino locale è già di per sé irrinunciabile, farlo con vista sul monte più alto d’Europa non ha prezzo!

Facile · Durata andata 1h30

Monte Bianco

Rifugio Bonatti

Semplice e adatto a tutti, l’itinerario verso il Rifugio Bonatti attraversa il bosco fiabesco della Val Ferret, oltre al quale si aprono panorami impressionanti sulle Grandes Jorasses e sul Massiccio del Monte Bianco: il top per staccare dalla frenesia di tutti i giorni e rilassarsi nella natura incontaminata! Da qui, inoltre, partono molti sentieri di tutte le difficoltà, alcuni verso destinazioni alpinistiche impegnative, altre per semplici giri panoramici nei dintorni. La struttura del rifugio, in pietra e legno, si sposa alla perfezione con l’ambiente alpino circostante: a completare l’esperienza ci pensa lo staff del rifugio, sempre accogliente e pronto a sfamare gli Alpituder di passaggio con piatti tipici e vini locali.

Facile · Durata andata 1h

Monte Bianco

Rifugio Dalmazzi

Situato nella parte più selvaggia della Val Ferret, il Rifugio Dalmazzi è raggiungibile con un itinerario dal sapore quasi alpinistico: degli 820 metri di dislivello positivo, infatti, circa 200 si svolgono tra corde fisse e scalini metallici! I tratti attrezzati sono generalmente sicuri e mai troppo difficili ma, data la natura del percorso, non possiamo che consigliare l’escursione solo a chi ha già una certa esperienza e una buona condizione fisica. Il rifugio è il punto di appoggio principale per le varie vie alpinistiche che portano alle vette “minori” (si fa per dire, dato che superano tutte i 3000 metri di altezza) della catena Nord del Bianco, ad esempio l’Aiguille de Triolet e l’Aiguille de Leschaux.

Medio · Durata andata 3h

Monte Bianco

Rifugio Deffeyes

Immerso in un ambiente alpino maestoso ai piedi del Ghiacciaio del Rutor, il Rifugio Deffeyes segna l’inizio di una delle tappe dell’Alta Via 2 ed è un punto d’appoggio chiave per molte escursioni e ascese alpinistiche impegnative, come la salita ai Laghi des Ussellettes o alla mitica Testa del Rutor. In ogni caso, arrivare al Deffeyes è già di per sé un bel traguardo! Il percorso attraversa uno degli angoli più affascinanti del Vallone di La Thuile, passando per un lungo bosco di larici e abeti impreziosito dalle Cascate del Rutor. Verso metà dell’escursione vi troverete nella fantastica pianura scavata dall’antico e ormai estinto Ghiacciaio du Glacier, oltre il quale si risale l’aperto pendio finale che conduce alla meta. La vostra fatica verrà sicuramente ripagata una volta al rifugio: molte pareti di arrampicata, tanti laghi cristallini di alta montagna da scoprire grazie al tour dei Laghi del Rutor, il ghiacciaio omonimo sullo sfondo e l’ottima accoglienza dello staff sapranno ricaricare le vostre energie in vista della prossima avventura!

Medio · Durata andata 2h30

Monte Bianco

Rifugio Elena

Molto breve e privo di qualsiasi difficoltà, il percorso verso il Rifugio Elena è sicuramente adatto a tutti, anche alle famiglie con passeggini. La facilità di accesso, la bellezza del luogo e la calorosa accoglienza dello staff rendono il Rifugio Elena una destinazione ideale per un momento di relax nella natura, in particolar modo nelle calde giornate estive. La struttura è un punto di appoggio fondamentale per i percorsi che portano sul fondo della Val Ferret: da qui, infatti, partono sia vie alpinistiche impegnative, ad esempio quella per il Mont Dolent, sia sentieri escursionistici di tutti i livelli, come quello verso il Col du Grand Ferret, il Bivacco Fiorio o il Rifugio Dalmazzi.

Facile · Durata andata 1h

Monte Bianco

Rifugio Elisabetta

Facile e adatto a tutti, l’itinerario per il Rifugio Elisabetta Soldini attraversa dolcemente e senza difficoltà la Val Veny, passando per i suoi ambienti selvaggi e soleggiati. Situato in fondo alla vallata, il rifugio è una delle prime tappe dell’Alta Via 2: da qui, infatti, è possibile arrivare a La Thuile, passando per il Col des Chavannes. Il sentiero, sempre ben segnalato, si svolge quasi tutto in piano e sotto lo sguardo vigile della catena del Monte Bianco. Lungo la via incontrerete l’iconica pianura del Lago Combal, dove si trova anche l’omonimo ristoro: da qui, volendo, potrete raggiungere con una piccola deviazione anche il vicinissimo e famoso Lago Miage. Una volta al rifugio potete scegliere se continuare verso altre destinazioni: si va da semplici escursioni verso i tanti colli della zona, ad impegnative ascese alpinistiche, una su tutte la Pyramides Calcaires. Oppure, nulla vi vieta di fermarvi per un ottimo pranzo a base di polenta e spezzatino, magari accompagnato da un buon calice di vino valdostano!

Facile · Durata andata 1h30

Monte Bianco

Testa di Licony

Iconica destinazione nella Valdigne, la Testa di Licony rappresenta, con i suoi quasi 3000 metri di altitudine, un punto panoramico unico sui giganti della catena del Monte Bianco, delle Grandes Jorasses e su tutto il fondovalle. Inutile sottolineare che raggiungere la vetta non sarà di certo una passeggiata, con un percorso lunghissimo e oltre 1500 metri di dislivello da superare. In ogni caso, non ci sono difficoltà specifiche né passaggi pericolosi, sarà sufficiente un minimo di allenamento e tanta forza di volontà! L’itinerario passa per il famoso Lago Licony, per un secondo ed affascinante laghetto di fusione senza nome e per il Bivacco Luigi Pascal: quest'ultimo, posto pochi metri sotto la punta, è il luogo perfetto per passare una notte in alta montagna! Il comodo bivacco è ben attrezzato (sono presenti gas e elettricità) ma non ha fonti d’acqua, perciò vi consigliamo di rifornirvi già dalla partenza perché non troverete molte fontane lungo il cammino.

Difficile · Durata andata 4h30

Monte Bianco

Tête d’Arpy

Molto corto ma decisamente affascinante, il sentiero che porta alla Tête d’Arpy attraversa i bellissimi boschi a Nord del Colle San Carlo, arrivando al Belvedere d’Arpy e alla vicina croce: questo è un vero e proprio balcone naturale sulla conca che ospita la città di Courmayeur, oltre che sul Massiccio del Monte Bianco. Data la semplicità del percorso, consigliamo di unire questa passeggiata a quella che porta al Lago d’Arpy, entrambe alla portata di tutti, così da visitare due dei luoghi simbolo di questa zona nella stessa giornata.

Facile · Durata andata 0h30