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Gran Paradiso
Becca della Traversière
Molto lunga ma varia e divertente, la salita che porta alla Becca della Traversière attraversa tutto il fondo della Val di Rhêmes, passando per l’accogliente Rifugio Benevolo e il bellissimo Lago Goletta: da qui si sale prima al Col Bassac Déré, raggiungibile anche dalla Valgrisenche, ed infine alla vetta, posta al confine con la Francia. Da lassù il panorama lascia davvero senza fiato, con tutta la valle appena risalita, i vicinissimi Ghiacciai di Goletta e di Gliairetta e tantissime cime italiane e francesi sullo sfondo. La salita non è troppo difficile, anche se lo sviluppo complessivo e il dislivello richiedono una buona forma fisica e alcuni passaggi sono da affrontare con cautela. In ogni caso, consigliamo di tentare l'ascesa a stagione inoltrata: ad inizio stagione, infatti, sono solitamente presenti dei nevai nel canale prima del colle e in tutto il tratto che passa sulla dorsale; questo renderebbe l’ascesa di tipo alpinistico, da affrontare con molta esperienza e con l’ausilio di piccozza e ramponi.

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Becca di Tey
Situata sulla cresta tra la Valgrisenche e la Val di Rhêmes, la Becca di Tey rappresenta una bella sfida per tutti gli Alpituder esperti. Tutto il tratto finale (da quando il sentiero si divide da quello per il Col Fenêtre fino alla cima) passa su pietraie e detriti alle volte instabili. Inoltre, alcuni passaggi potrebbero essere complicati e quasi alpinistici: per questo, se siete alle prime armi, non vi consigliamo di tentare questa escursione. Il sentiero per arrivare alla Becca di Tey segue le tracce della mitica Alta Via 2, passando per l’accogliente Rifugio Chalet de l’Epée. Da qui, il percorso attraversa il selvaggio Vallone del Bouc, dove si può percepire il lato più duro e puro dell’alta montagna. Una sulla caratteristica cima, si apre uno stupendo panorama sulle due vallate sottostanti e sulla maestosa Grand Rousse, uno dei giganti della zona a due passi dalla nostra meta (si fa per dire).

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Bivacco Leonessa
Lungo ma semplice e senza particolari pericoli, il sentiero che porta al Bivacco Leonessa attraversa gli angoli più remoti dell’alta Valnontey, nel Parco Nazionale del Gran Paradiso. La via passa per i famosi Casolari dell’Herbetet, dei quali uno è stato adibito a Casotto del Parco. Si tratta senza dubbio di uno dei percorsi più panoramici della zona: sia dai Casolari che dal bivacco, la vista si apre sui grandi ghiacciai sul fondo della Val di Cogne, specialmente su quello della Tribolazione. Inoltre, non è raro avvistare gli esemplari selvatici del parco: qui ci troviamo nel cuore dell’area protetta, incontrare camosci, stambecchi e aquile reali è davvero la quotidianità! In ogni caso, dato il grande sviluppo complessivo, consigliamo l’escursione solo a chi gode di una discreta forma fisica. Una buona alternativa per il ritorno prevede di raggiungere il Rifugio Vittorio Sella dai Casolari dell’Herbetet (1h30 circa), passando su un tracciato molto panoramico che tocca anche il Laghetto del Lauson.

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Bivacco Malvezzi Antoldi
Abbastanza lunga ma decisamente appagante, l'escursione che porta al Bivacco Malvezzi Antoldi attraverso il selvaggio vallone di Valeille, nel Parco Nazionale del Gran Paradiso. La struttura è una bella costruzione in legno e lamiera ai piedi dei Ghiacciai di Valeille e delle Sengie, sul fondo della Val di Cogne. Date le molte frane che hanno colpito la zona nel corso degli anni, la seconda parte del sentiero passa quasi sempre su pietraie e sfasciumi. Nonostante ciò, la via è ben segnalata dai tanti segni di vernice sulle pietre. Qui non è raro incontrare gli animali selvatici del parco, soprattutto grazie alla bassa affluenza di turisti: siate pronti con la macchina fotografica!

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Bivacco Money
Lungo e abbastanza difficile, il sentiero che porta al Bivacco Money attraversa alcune tra le zone più selvagge del Parco Nazionale del Gran Paradiso, arrivando quasi al confine Sud della Val di Cogne. Tra passaggi attrezzati, ripide salite e tratti esposti, ci sentiamo di consigliare l’itinerario solo a chi ha una buona forma fisica ed esperienza. In ogni caso, la fatica è ben ripagata dagli ambienti incredibili e dai panorami maestosi che troverete sia lungo la via, sia una volta arrivati a destinazione. Il bivacco, dalla curiosa e caratteristica colorazione giallo canarino, si trova ai piedi del Ghiacciaio del Money, da cui prende il nome.

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Cascate di Lillaz
Il sentiero che porta alle famose Cascate di Lillaz è un vero classico della zona: semplicissimo, molto breve e perfetto come semplice passeggiata in famiglia, specie nelle giornate più calde. L’acqua è davvero fredda, ma vi consigliamo di immergere le gambe o i piedi nelle pozze, è un toccasana per la circolazione. Se siete coraggiosi e avete particolarmente caldo, nessuno vi vieterà di farvi un bagno completo, solo assicuratevi di avere un asciugamano! Non ci sono scuse, se vi trovate a Lillaz, una tappa alle cascate è d’obbligo! I più volenterosi, da qui, possono continuare l'avventura e affrontare il ripido versante della Cima di Bardoney per raggiungere il fantastico Lago delle Loie!

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Col d’Entrelor e Lago di Djouan
Lungo ma vario e affascinante, il sentiero che porta al Col d’Entrelor attraversa i selvaggi e aperti territori della Valsavarenche, nel Parco Nazionale del Gran Paradiso. Il percorso fa parte dell’Alta Via 2: il Col d’Entrelor, infatti, mette in comunicazione la Valsavarenche con la Val di Rhêmes. Una volta arrivati, il colpo d’occhio sulle due vallate è notevole! L’escursione permette di scoprire la casa reale di caccia di Orvieille, utilizzata ai tempi da re Vittorio Emanuele e oggi come Casotto del Guardiaparco. Lungo la via, inoltre, si trovano i Laghi di Djouan e il Lago Nero. Tutte queste località sono perfette come punti d’arrivo per gite più brevi!

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Col d'Entrelor e Punta Percià
La Punta Percià è una delle cime minori della dorsale che divide la Val di Rhêmes dalla Valsavarenche. Per raggiungerla si passa dal Col d’Entrelor, uno dei punti chiave dell’Alta Via 2 e possibile meta per un'escursione più corta. In effetti, tutto il tracciato fino al colle si svolge su uno dei tratti della mitica via naturalistica valdostana. L’ultima parte, in particolar modo il tratto che porta dalla Punta Nord a quella Sud, passa su alcune rocce instabili e vicino a punti esposti:, prestate attenzione e procedete con cautela. In ogni caso, la salita, benché sia molto lunga, non presenta grossi pericoli o passaggi proibitivi e, con la dovuta forma fisica e un po’ di forza di volontà, chiunque può raggiungere la vetta, specialmente la Punta Nord. Da lassù, il panorama è rivolto soprattutto ai tanti giganti nelle vicinanze, con menzione speciale per l’imponente Cima d’Entrelor.

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Col Fenêtre
Abbastanza lungo ma privo di difficoltà, il sentiero che porta allo stretto Col Fenêtre passa per l’accogliente Rifugio Chalet de l’Epée. Dopo una meritata pausa, il sentiero continua per il selvaggio Vallone del Bouc, fino a raggiungere la destinazione. Il colle si trova sulla dorsale che divide la Valgrisenche dalla Val di Rhêmes e, infatti, il tracciato che porta qui è quello della mitica Alta Via 2, l’itinerario che collega tutte le vallate del versante Sud della Valle d’Aosta. Una volta in cima, il panorama è davvero notevole, con il Massiccio del Monte Bianco da un lato e il gruppo del Gran Paradiso dall’altro.

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Col Lauson
Estremamente lunga ma incredibilmente varia e appagante, l’escursione che porta al Col Lauson attraversa il cuore del Parco Nazionale del Gran Paradiso: si va dai boschi rigogliosi della Valsavarenche, alle ampie pianure del Vallone di Levionaz, fino ai selvaggi scenari del Vallone di Lauson. Qui non è per niente raro avvistare gli animali selvatici del Parco (da trattare con assoluto rispetto) e, se sarete silenziosi, potrete incontrare qualche esemplare particolarmente raro come la lepre bianca o avere un incontro ravvicinato con un branco di stambecchi! Il percorso fa parte dell’Alta Via 2 ed, infatti, il Col Lauson mette in comunicazione la Valsavarenche con la Val di Cogne. Una volta in cima, oltre a godere del panorama eccezionale, consigliamo di scendere verso il vicino Rifugio Vittorio Sella per una pausa pranzo più che meritata!

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Lac du Fond
Grande classico nella Valgrisenche, l’itinerario che porta al Lac du Fond è abbastanza faticoso ma adatto a tutti. Dopo il primo tratto, in cui si risale ripidamente e con un’infinità di svolte nel bosco, il percorso continua in piano attraversando ambienti unici e indimenticabili, specialmente nel periodo di fioritura della flora locale. Una volta arrivati a destinazione, lo spettacolo è garantito dalla vista meravigliosa sulle vette e sui ghiacciai che circondano la zona, oltre che dal territorio selvaggio e incontaminato in cui si trova il lago. Dal Lac du Fond, inoltre, partono alcuni sentieri verso i colli e le cime dell’area, ad esempio quello per il Col de la Crosatie, passaggio fondamentale dell’Alta Via 2.

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Lacs des Trois Becs e Lago Leynir
Abbastanza lungo ma per nulla difficile, questo itinerario porta alla scoperta di ben sette laghi nella splendida Valsavarenche, nel cuore del Parco Nazionale del Gran Paradiso. Il percorso è inizialmente lo stesso che porta al Rifugio Savoia, dove si trovano i Laghi del Nivolet. Proseguendo si arriva al Lago Rosset, già in territorio piemontese, per poi raggiungere i Lacs des Trois Becs, dai quali si apre una vista stupenda sull’intera vallata e su molte tra le più importanti vette della zona. L’ultimo tratto, un po’ più ripido, porta al Lago Leynir (anche chiamato Lac Noir), posto sotto l’omonima Punta e il Monte Taou Blanc. Durante il tragitto non è raro incontrare gli animali selvatici del Parco: come sempre, ricordiamo di trattarli con il massimo rispetto e di non disturbarli, siete pur sempre in casa loro!

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Laghi di Lussert
Grande classico della zona, l’escursione che porta ai Laghi di Lussert attraversa i boschi e gli ambienti incontaminati della Val di Cogne e del vallone di Grauson. L’itinerario è lo stesso fino al Rifugio Grauson, oltre il quale si prosegue incontrando i tre laghi. Il panorama, specialmente dal Lago Superiore, è davvero magnifico e spazia su tutte le grandi vette dell’area del Gran Paradiso. In ogni caso, arrivare fin qui non è di certo una passeggiata: il sentiero è lungo, faticoso e dal grande dislivello e siamo sicuri che metterà alla prova la forza di volontà di tutti gli Alpituder che tenteranno questa sfida! Ricordiamo che, continuando la salita, arriverete al Col delle Laures, da cui si scende agli omonimi laghi (tragitto che consigliamo solo ai più allenati).

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Laghi di Morion
Dominati dal Ghiacciaio del Morion e dalla Testa del Rutor, i Laghi di Morion si trovano in un ambiente decisamente duro e selvaggio, tipico dell’alta montagna valdostana. Il sentiero è lungo e a tratti difficile, anche se mai pericoloso, e rappresenta una bella sfida per gli Alpituder ben allenati. L’itinerario è lo stesso di quello per il Rifugio Degli Angeli (dove consigliamo di fare una sosta per ricaricare le energie): una volta lì, continuando a destra raggiungerete i laghi, che sono un vero e proprio balcone naturale sul versante opposto della Valgrisenche e sul Lago di Beauregard.

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Laghi Miserino
Molto lungo e dal buon dislivello, il sentiero verso i Laghi Miserino è perfetto per una bella giornata in alta montagna. Il percorso attraversa il vallone di Urtier e permette di scoprire la fauna e la flora del Parco Nazionale del Gran Paradiso: come sempre, vi ricordiamo di non disturbare gli animali selvatici (siete in casa loro dopotutto!). L’ultimo tratto prima di arrivare a destinazione, dove si risale in una pietraia, potrebbe crearvi qualche problema, per cui fate attenzione a non scivolare e prendetevi tutto il tempo necessario. Una volta ai laghi, potrete rilassarvi all’ombra della Punta Nera e ammirare il panorama sul versante opposto della vallata, dove spiccano la Punta Tersiva e la Torre Pontonnet.

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Lago Corona
Vicinissimo al Rifugio Grauson, il Lago Corona è sicuramente una delle destinazioni più affascinanti della zona. L’acceso colore celeste dell’acqua, il panorama mozzafiato sulla Punta Tersiva e l’anfiteatro di vette che circondano il lago come una vera e propria corona sono i motivi che rendono questa meta un vero e proprio classico nella Val di Cogne. Il sentiero per arrivarci, nonostante la lunghezza, non presenta difficoltà e permette di scoprire i territori incontaminati e selvaggi del vallone di Grauson.

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Lago delle Loie
Pochi laghi possono vantare una colorazione affascinante e cristallina come il Lago delle Loie: le sue acque, che passano dal blu acceso al verde smeraldo, rendono questa destinazione nel Parco Nazionale del Gran Paradiso una vera chicca per gli amanti della natura. Non solo, da qui il panorama si apre sui giganti della Val di Cogne, come la Punta Tersiva e la Testa di Money, arrivando persino al Massiccio del Monte Bianco. In ogni caso, arrivare al Lago delle Loie non è cosa da tutti: il percorso è molto ripido per quasi tutto il tragitto, anche se mai pericoloso. Nonostante ciò, l’itinerario attraversa un bellissimo bosco, impreziosito da scorci notevoli sulla valle sottostante, e permette di scoprire le famose Cascate di Lillaz. Se avete una macchina fotografica, è il momento giusto per usarla!

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Lago di Doreire
Il Lago di Doreire si trova sul fondo del vallone di Grauson, nelle zone più remote della Val di Cogne. I suoi 2731 metri di altitudine lo rendono il luogo perfetto per gli amanti della solitudine e della natura dura e pura d’alta montagna, anche se raggiungerlo non è cosa da tutti: nonostante non presenti difficoltà o pericoli, il sentiero è davvero molto lungo! Una volta arrivati qui, la vista non può che cadere sulle vicinissime Punta Tersiva e Punta Tessonet a Est e sulla Testa di Vallonet e la Pène Blanche a Sud-Ovest, oltre che su tutte le vette del vallone di Grauson.

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Lago di Saint Martin
Incastonato in una conca circondata da vette e ghiacciai, il Lago di Saint Martin si trova in una delle zone più selvagge e incontaminate della Valgrisenche. Il percorso per arrivarci è lo stesso fino al Rifugio Bezzi, dove potrete fermarvi per una breve pausa (o magari un buon pranzo, anche se dopo sarà dura ripartire). Da qui in poi, la salita si fa più ripida e faticosa, anche se non si toccano mai tratti pericolosi: per questo, l’escursione può essere affrontata da tutti, anche se è necessaria un buona forma fisica visti i quasi 1000 metri di dislivello totali!

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Lago di San Grato
Situato in cima all’omonimo vallone, il Lago di San Grato è racchiuso tra la Becca du Lac e la Gran Becca du Mont. Da qui, la vista non può che cadere sulla vicinissima Testa del Rutor e sulla meno conosciuta Forclaz du Bré. Il sentiero per raggiungere la nostra destinazione è semplice e alla portata di tutti e permette di scoprire il bellissimo Vallone di San Grato, vallata minore sul fondo della Valgrisenche. Lungo il percorso troverete alcuni alpeggi e, vicino a quello di Reveira Basso, un monumento dedicato ai 33 operai morti a causa di una valanga nel 1945. Poco prima del lago è situata una piccola cappella dedicata a San Grato, santo protettore della Valle d’Aosta. Data la facilità dell’itinerario e la bellezza della meta, non possiamo che consigliarvi il Lago di San Grato come gita domenicale: questo è il luogo ideale per un buon picnic con gli amici!

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Lago Garin
Posto in una conca a 2854 metri di altitudine, il Lago Garin si trova in un ambiente davvero selvaggio e incontaminato, il top per gli amanti della purezza che solo l’alta montagna sa regalare. Di fronte la Grivola e alle spalle Punta Garin e Punta Valletta: il panorama, da qui, sicuramente è meno aperto rispetto ad altri luoghi, ma non meno maestoso e imponente! Per gli amanti delle traversate, a pochi metri di distanza, si trova il Col Garin, dal quale si scende nel vallone di Arbolle. Accanto al lago, inoltre, sorge il Bivacco Nebbia, luogo perfetto dove riposarsi nelle camminate su più giorni. Il sentiero per arrivare alla nostra destinazione attraversa i territori più duri della Val di Cogne. Data la lunghezza e il dislivello complessivo, consigliamo l'escursione agli Alpituder più allenati (in ogni caso, armatevi di forza di volontà)!

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Lago Goletta
Dominato dal Ghiacciaio di Goletta e dalla Granta Parei, il Lago Goletta è sicuramente uno dei luoghi più suggestivi della zona. Il sentiero è lo stesso fino al Rifugio Benevolo dove, come sempre, consigliamo di fermarvi per una pausa rigenerante: da qui in poi, infatti, la salita si fa dura e ripida, anche se sicura e decisamente panoramica. Il grande lago, come detto in precedenza, si trova in un ambiente davvero imponente, in netta contrapposizione rispetto ai territori dolci e rassicuranti della Val di Rhêmes. Lungo le coste del lago si sono formate delle spiaggette di origine glaciale davvero singolari: la tentazione di farsi un bagno rinfrescante potrebbe essere forte ma, data la temperatura incredibilmente fredda dell’acqua, noi di Alpitude sconsigliamo vivamente di tuffarvi.

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Lago Money
Vario, piacevole e abbastanza lungo, l’itinerario che porta al Lago Money attraversa i bellissimi territori sopra Gimillan, nella Val di Cogne. Il sentiero è, per lunghi tratti, lo stesso che porta al Rifugio Grauson: una volta arrivati alla croce prima di Grauson Vecchio, da cui si apre una vista notevole, dovrete girare a destra su una traccia non segnalata ma di facilissima intuizione. Il lago, trovandosi in una conca piuttosto riparata, si vede solo all’ultimo momento, per cui armatevi di pazienza e non fatevi abbattere! Una volta arrivati vi troverete in un ambiente davvero splendido, con i monti che circondano il Lago Money di fronte e i giganti del vallone di Grauson alle spalle.

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Mont Blanc e Mont Paillasse
Lunga, a tratti ripida ma priva di pericoli, la salita che porta verso i due monti che sovrastano Rhêmes-Saint-George è perfetta per un buon allenamento nella natura, pur restando ad una quota non eccessiva. La prima parte dell’escursione, un po’ monotona, attraversa il bellissimo bosco di conifere della bassa Val di Rhêmes fino al Col du Mont Blanc, dal quale, in poco tempo, si raggiunge il vicinissimo Mont Blanc a Nord e il panoramico Mont Paillasse a Sud. Quest’ultimo è un vero e proprio balcone naturale su tutta la vallata e su molti giganti valdostani, ad esempio il Monte Bianco, la Grivola e il Gran Paradiso. Il percorso si trova nel Parco Nazionale del Gran Paradiso, per questo non è raro imbattersi in animali selvatici: come sempre, ricordiamo di non disturbarli, siete pur sempre in casa loro!

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Monte Timorion
Il percorso che porta al Monte Timorion rientra appieno nella categoria “itinerari selvaggi e insoliti”. Questo sentiero in Valsavarenche è, infatti, poco conosciuto e ancor meno frequentato: ciò lo rende un luogo molto affascinante per tutti gli amanti della solitudine e della natura incontaminata. Tolta la prima parte che passa sull’Alta Via 2, l’escursione porta ad attraversare una conca dal nome poco rassicurante: il vallone dell’Inferno. Qui non troverete segnavia o tracce da seguire ma sarà la vostra esperienza e la vostra capacità d’osservazione a guidarvi (in ogni caso la direzione è facilmente intuibile). L’unico tratto in cui prestare attenzione è quello che dal colletto porta alla cima, in quanto passa su terreno detritico e roccette un po’ instabili. L’arrivo coincide con la punta Est del Monte Timorion (esiste anche una via alpinistica per la punta Ovest ormai in disuso), dal quale si apre un bel panorama sui giganti circostanti e sul Ghiacciaio del Timorion.

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Mont Taou Blanc
Lunghissima e con passaggi che richiedono una buona esperienza, l’escursione verso il Mont Taou Blanc non è sicuramente adatta ai novellini! Dato lo sviluppo complessivo, consigliamo di spezzare l’escursione in due giorni, facendo tappa ad uno dei due accoglienti rifugi dei Piani del Nivolet: il Città di Chivasso o il Savoia. Come detto nelle nostre precauzioni, il tratto che porta dal Colle Leynir alla vetta richiede attenzione ed esperienza, sia per trovare il passaggio migliore, sia per superare la cengia un po' esposta. In ogni caso, la vetta è uno dei punti panoramici migliori della Valle d’Aosta e siamo certi che non vi lascerà delusi! Inoltre, gli ambienti attraversati rappresentano il fiore all’occhiello della Valsavarenche e non solo: una buona parte dell’itinerario, più precisamente il tratto che passa accanto al grande Lago Rosset, si svolge in territorio piemontese, sempre dentro i confini del Parco Nazionale del Gran Paradiso!

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Punta Arpisson
Decisamente ripida e un po’ monotona (si sale sempre), l’escursione verso la Punta Arpisson trova nei suoi tanti scorci panoramici il proprio punto di forza: dalla croce poco oltre il pianoro di Perché, alla Madonnina posta a Tsaplana, fino alla vetta a quota 3030 metri, la vista sulla Val di Cogne è davvero sensazionale! Le difficoltà più grandi sono la mancanza di fonti d’acqua lungo la via e la salita che non molla un attimo, perciò consigliamo di affrontare questo itinerario solo con una buona preparazione fisica e nelle giornate meno assolate (e non dimenticatevi assolutamente l’acqua!) In ogni caso, il sentiero fino a Tsaplana è adatto a tutti e potrebbe essere il luogo perfetto per un pic-nic con la propria famiglia o gli amici!

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Punta del Trajo e Bivacco Gontier
Esageratamente lunga ma ripagata da alcuni dei migliori panorami della Valle d’Aosta, l’escursione verso Punta del Trajo è un mix di resistenza, esperienza e voglia di scoprire. La salita si divide in due parti distinte: quella che da Vieyes porta al Bivacco Gontier, passando per i bellissimi boschi del Parco Nazionale del Gran Paradiso, e quella che risale fino alla punta, più dura e consigliata solo a chi ha una buona conoscenza dell’alta montagna (leggete le nostre precauzioni). Data la lunghezza complessiva, potete dividere l’itinerario su due giorni dormendo al bivacco (ci si arriva in 3 ore circa), oppure fermarvi a quest’ultimo senza raggiungere la vetta. Questo è sicuramente il luogo più affascinante dell’itinerario, con l’imponente parete Nord della Grivola, il Grand Nomenon e la Punta Crevasse di fronte a voi: un paesaggio semplicemente incredibile.

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Punta Laval e Punta Jean Vert
Molto lunga ma non particolarmente difficile, l’escursione che porta a Punta Laval e a Punta Jean Vert è perfetta per gli escursionisti allenati e con un minimo di esperienza. Come scritto nelle nostre precauzioni, l’unico punto che potrebbe creare dei problemi è il tratto in cresta, data la presenza di roccette e terreno instabile. Il percorso attraversa i meravigliosi territori sopra Gimillan, addentrandosi poi nel Vallone di Grauson. Arrivati all’omonimo rifugio, consigliamo di fare una sosta per ricaricare le energie: volendo, potete spezzare la salita in due giorni, pernottando nella nuova e accogliente struttura! Proseguendo raggiungerete il bellissimo Lago Corona, dal quale si risale fino al Colle di Saint-Marcel e, da lì, sulla dorsale spartiacque tra la Val di Cogne e il Vallone di Saint-Marcel. Seguendo la cresta, scoprirete le due Punte Laval (Nord e Sud) ed infine la Punta Jean Vert, il tutto impreziosito dal panorama a 360 gradi sulle vette valdostane!

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Punta Pousset
Classica escursione dal sapore alpinistico, la salita che porta all’iconica Punta Pousset è sicuramente un’esclusiva dei più esperti ed allenati. Il sentiero si alza senza troppi problemi fino agli alpeggi di Pousset Superiore, per poi iniziare ad essere molto ripido ed esposto fino alla cresta, la quale presenta passaggi di semplice arrampicata e cenge molto esposte. Per arrivare in cima serve anche la giusta attitudine all’esposizione: se soffrite di vertigini, questo non è sicuramente il tracciato che fa per voi. La Punta Pousset, con la sua caratteristica forma a punta, è sicuramente uno degli elementi paesaggistici distintivi di Cogne. Inoltre, raggiungere la vetta vi regalerà una vista unica su tutta la vallata sottostante, per non parlare della soddisfazione di aver conquistato questo gigante! In ogni caso, le tante baite e praterie selvagge lungo la via rappresentano delle ottime mete per itinerari più corti e facili.

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Punta Rossa della Grivola
Sicuramente una delle più grandi sfide escursionistiche della Valle d’Aosta, la Punta Rossa della Grivola fa parte del gruppo di giganti che circondano il Ghiacciaio del Trajo. Il sentiero per arrivare fin qui è molto lungo, faticoso e richiede grande esperienza. Alcuni tratti passano su terreno detritico in cui è necessario procedere con cautela, mentre durante il passaggio in cresta occorre la massima attenzione, soprattutto nei punti più esposti e in presenza di accumuli nevosi. Proprio per i nevai, il nostro consiglio è di affrontare l’ascesa a stagione estiva inoltrata (fine luglio/agosto). In caso contrario il percorso diventa quasi alpinistico e saranno necessari piccozza, ramponi e corda. In ogni caso, la soddisfazione di aver raggiunto la vetta e il panorama da urlo che si apre da lassù ripagano pienamente per tutti gli sforzi fatti. Volendo, potete spezzare la salita in due giorni pernottando al Rifugio Vittorio Sella, così da affrontare la parte più impegnativa con il pieno di energie.

Gran Paradiso
Rifugio Benevolo
Semplice e adatto a tutti, il percorso verso il Rifugio Benevolo attraversa la Val di Rhêmes seguendo il corso della Dora. Tolta la salita iniziale e quella finale, corte e poco faticose, il sentiero si snoda in piano tra i boschi e le cascate della zona: un ambiente alpino meraviglioso! Il rifugio, posto in cima ad una collinetta, domina la vallata ed è il punto d’appoggio principale per le moltissime mete escursionistiche e alpinistiche qui presenti, ad esempio il Lago Goletta e la Granta Parei.

Gran Paradiso
Rifugio Bezzi
Pianeggiante e molto semplice, se non nel tratto finale, l’itinerario verso il Rifugio Mario Bezzi è sicuramente adatto a tutti, con il sentiero che vi porterà sul fondo della Valgrisenche. Il rifugio sorge di fronte al maestoso Ghiacciaio di Gliairetta, ancora poco incline ad andare in pensione a causa del riscaldamento globale: questo è dovuto alla sua esposizione a Nord, che mantiene il ghiacciaio in buona condizione per la gioia degli alpinisti! Dal Bezzi, infatti, partono numerose ascensioni, ad esempio quella verso la Becca della Traversière o in direzione dell’Aiguille de la Grande Sassière, entrambe al confine con la Francia. In ogni caso, una pausa al rifugio per provare un piatto tipico valdostano, accompagnato dal delizioso vino locale, è il modo migliore per ricaricare le energie!

Gran Paradiso
Rifugio Chalet de l’Epée
Semplice e non troppo lungo, il percorso verso il Rifugio Chalet de l’Epée attraversa i bellissimi boschi della Valgrisenche. Data l’assenza di pericoli e le poche difficoltà, l’itinerario è adatto a tutti, bambini compresi. Il rifugio si trova sull’Alta Via 2: da qui, infatti, è possibile raggiungere il Col Fenêtre, dal quale si scende a Rhêmes-Notre-Dame. Lo Chalet de l’Epée è anche il punto d’appoggio per varie ascensioni alpinistiche, ad esempio quella alla Grand Rousse, oppure per escursioni più semplici. Oltre alla cucina e all’accoglienza calorosa dello staff, il vero punto forte del rifugio è sicuramente l’ambiente in cui sorge: dopo aver attraversato la verdissima e rigogliosa vegetazione del vallone del Bouc, ci si ritrova in una pianura detritica davvero singolare, dal quale si aprono panorami maestosi sull’intera Valgrisenche.

Gran Paradiso
Rifugio Degli Angeli
Abbastanza lungo e a tratti molto ripido, il sentiero verso il Rifugio Degli Angeli è sicuramente una sfida per chi ha già una buona condizione fisica. L’itinerario, dopo aver superato le sponde del Lago Beauregard, risale nelle selvagge e incontaminate zone del versante sinistro della Valgrisenche. Dal rifugio, situato sulla cresta rocciosa ai piedi del Ghiacciaio del Morion, si apre un panorama davvero incredibile su molte delle grandi vette valdostane, tra cui il Gran Paradiso, il Cervino e il Monte Rosa. Il Rifugio Degli Angeli, costruito nel 2005 sulle macerie del Rifugio Clea Scavarda, è il punto d’appoggio principale per la conquista di uno dei monti più ambiti della Valle d'Aosta: la Testa del Rutor.

Gran Paradiso
Rifugio Federico Chabod
Nel cuore del Parco Nazionale del Gran Paradiso, il sentiero verso il Rifugio Federico Chabod attraversa gli ambienti incredibili della Valsavarenche: si passa dai boschi alle praterie, fino alle steppe pietrose che caratterizzano questa zona, il tutto circondato dai giganti innevati! Il rifugio, oltre ad essere la tappa di tante escursioni nelle vicinanze, è il punto d’appoggio di una delle vie normali per il Gran Paradiso e della via per la sua imponente parete Nord, che domina dall’alto l’intera vallata. Nonostante non vi siano passaggi pericolosi o particolarmente difficili, l’itinerario verso il rifugio è abbastanza lungo e faticoso e quindi poco adatto ai meno allenati. In ogni caso, una volta arrivati, potrete rilassarvi e ricaricare le energie grazie ai piatti tipici valdostani e ai vini locali, un must per una giornata perfetta in alta montagna!

Gran Paradiso
Rifugio Grauson
Abbastanza lungo ma vario e piacevole, il sentiero per il Rifugio Grauson attraversa i territori incontaminati della Val di Cogne. Il rifugio, inaugurato nell’estate 2020, è il più moderno della Valle d’Aosta e rappresenta un punto di appoggio ideale per tutte le mete, escursionistiche e alpinistiche, del vallone di Grauson: tra le tante possiamo citare i Laghi di Lussert, il Lago Corona e la Punta Garin, senza dimenticare i vari colli di collegamento con le altre vallate. L’itinerario, nonostante qualche ripida salita, rimane prevalentemente pianeggiante e adatto anche ai meno allenati. Gli scorci panoramici incredibili e gli ambienti alpini selvaggi e puri fanno di questo percorso un must per tutti gli amanti dell’esplorazione!

Gran Paradiso
Rifugio Savoia e Rifugio Città di Chivasso
Lungo ma poco faticoso, il sentiero verso il Rifugio Savoia e il Rifugio Città di Chivasso porta alla scoperta del versante Ovest della Valsavarenche, arrivando ai Piani del Nivolet, in cui si trovano gli omonimi laghi. Immerso nel Parco Nazionale del Gran Paradiso, il percorso attraversa ambienti alpini magnifici impreziositi dalla fauna del Parco. Qui, infatti, è molto facile scorgere animali selvatici come stambecchi, camosci e aquile reali; siate pronti con la macchina fotografica, ma ricordatevi di non disturbarli: siete ospiti in casa loro! Da qui partono moltissime vie escursionistiche e alpinistiche di svariati livelli. Se invece volete prendervi un pomeriggio di relax, i due rifugi sono pronti ad accogliervi per un ottimo pranzo in alta montagna!

Gran Paradiso
Rifugio Sogno di Berdzé
Lungo ma privo di particolari difficoltà, il sentiero per il Rifugio Sogno di Berdzé è perfetto per un buon allenamento in alta montagna. Il percorso attraversa la Val di Cogne (più precisamente il vallone di Urtier) seguendo le tracce dell’Alta Via 2: una volta arrivati, infatti, si può raggiungere in pochissimo tempo la Finestra di Champorcher, dalla quale si arriva al Rifugio Miserin. Dal Sogno di Berdzé partono anche svariati tracciati alpinistici, come quello che porta alla Punta Tersiva, ed escursionistici, soprattutto verso i laghi della zona. L’itinerario passa nel Parco Nazionale del Gran Paradiso e regala sempre ambienti e panorami incredibili. Non è difficile scorgere qualche animale selvatico, per cui aguzzate la vista e siate pronti con la macchina fotografica (ma ricordatevi di non spaventarli)!

Gran Paradiso
Rifugio Vittorio Emanuele ll
Immerso nella zona più dura e selvaggia del Parco Nazionale, il Rifugio Vittorio Emanuele ll rappresenta il punto d’appoggio principale per la conquista del Gran Paradiso e delle altre vette della zona. Il rifugio sorge nei pressi del Lago Moncorvè ed è in realtà formato da due edifici distinti: quello più moderno, dalla caratteristica forma a botte, e quello vecchio, ancora utilizzato in inverno con accesso libero. La struttura, come avrete intuito, prende il nome dal primo re d’Italia, il quale era solito recarsi in questi territori dedicati alla caccia reale. Il sentiero per raggiungere la meta non è eccessivamente faticoso, anche se è richiesta una discreta forma fisica. Passando tra i boschi e gli ambienti incontaminati della Valsavarenche potreste facilmente incontrare gli animali che vivono nel Parco: come sempre, ricordiamo di non disturbarli!

Gran Paradiso
Rifugio Vittorio Sella
Immerso nel cuore del Gran Paradiso, il Rifugio Vittorio Sella è la meta perfetta per tutti gli amanti della natura e dell’esplorazione. La flora rigogliosa della Valnontey e il grandissimo numero di animali in libertà, da trattare sempre con il massimo rispetto, sono gli elementi ideali per dimenticarsi dei quasi 1000 metri di dislivello positivo! Il sentiero non presenta pericoli o grosse difficoltà anche se, data la lunghezza del percorso, è richiesta una discreta forma fisica. L’itinerario descritto tiene conto della nuova deviazione all’interno del bosco, necessaria in quanto una recente frana ha bloccato il vecchio passaggio. Il rifugio sorge in un ambiente alpino meraviglioso ed è il punto di appoggio di numerose ascensioni alpinistiche, ad esempio quella verso la Grivola e il Grand Sertz. L’edificio è in parte eretto su un’antica proprietà del primo re d’Italia, Vittorio Emanuele Il, utilizzata come casa di caccia: noi di Alpitude non siamo fan di questa pratica, tuttavia questa è l’ennesima dimostrazione di stima e di rilevanza storica nei confronti dell’area del Gran Paradiso!

Gran Paradiso
Tête d’Entrelor
Discretamente lungo ma senza particolari difficoltà, l’itinerario che porta alla Tête d’Entrelor è un classico giro ad anello nella Val di Rhêmes. Il sentiero porta alla scoperta di due valloni caratteristici e selvaggi della zona: quello di Entrelor e quello di Sort, entrambi all’interno del Parco Nazionale del Gran Paradiso. Lungo la via troverete l’accogliente Rifugio delle Marmotte, dove consigliamo di fare una pausa. L’unico tratto da percorrere con cautela è quello che dall’anticima porta alla vetta della Tête d’Entrelor, in quanto passa su cresta un po’ esposta ed è, giustamente, segnalato come EE. Raggiunta la destinazione, si apre un panorama stupendo sull’intera vallata.