Trekking

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Gran San Bernardo

Col Malatrà

Molto stretto e dalla forma davvero particolare, il Col Malatrà è il principale valico tra l’area del Gran San Bernardo e quella del Monte Bianco. L’itinerario qui descritto risale al colle da Crévacol, sulle orme dell’Alta Via 1: volendo, una volta in cima, potete scendere verso l’accogliente Rifugio Bonatti, completando una delle tappe della via dei giganti! Lungo il sentiero, con una piccola deviazione, si trova anche il Rifugio Frassati, dove consigliamo di fermarvi per una pausa rigenerante. L’escursione è lunga e faticosa ma, tolto il tratto finale che passa su terreno detritico ed abbastanza esposto, non presenta grosse difficoltà. Il piccolo tratto attrezzato è molto semplice ma, ovviamente, da affrontare con attenzione. In generale, consigliamo la gita solo a chi ha una buona condizione fisica e una discreta esperienza. Una volta arrivati a destinazione, il panorama si apre sulle due vallate e tutti i giganti che le formano, compreso il Monte Bianco, le Grandes Jorasses e il Grand Combin.

Difficile · Durata andata 3h30

Gran San Bernardo

Cresta del Colle del Gran San Bernardo

Lungo, faticoso, tecnicamente difficile e sempre ad alta quota, l’itinerario che percorre la cresta Nord-Est del Colle del Gran San Bernardo è il paradiso per chi cerca emozioni forti. Date le premesse, la gita è esclusiva dei più allenati ed esperti oppure, in alternativa, consigliamo di contattare una guida alpina. Partendo dal celebre Ospizio, il sentiero porta inizialmente in cima alla Grande Chenalette, per poi attraversare tutta la dorsale fino al Mont Fourchon, passando per la Pointe du Drone (punto più alto dell’escursione), il Col de Fonteinte, la Fenêtre de Ferret e la Tête de Ferret. Lungo la via ci sono vari e divertenti tratti attrezzati (solitamente in ottime condizioni) da percorrere con cautela. Il passaggio che dalla Fenêtre de Ferret porta al Mont Fourchon è da affrontare con grande attenzione, dato che si passa su roccette e terreno ripido ed instabile. Se siete stanchi non preoccupatevi, raggiunto uno dei due colli troverete delle comode vie di fuga per tornare a valle. Durante tutto il tragitto ci sarà sempre un panorama stupendo sia sul versante italiano che su quello svizzero.

Difficile · Durata andata 5h30

Gran San Bernardo

Laghi del Bivacco Regondi

Lunga e spettacolare, l’escursione verso il Bivacco Regondi vi porterà alla scoperta dei grandi laghi che dominano dall’alto il vallone di Ollomont. Passo dopo passo, infatti, incontrerete il Lago Cornet, quello dell’Inclousa, il Lac Leitou, sopra il quale sorge il bivacco e, infine, il Lago glaciale Benseya. Nonostante sia abbastanza faticoso per lo sviluppo complessivo, l’itinerario è un susseguirsi di sorprese e panorami grandiosi, che ripagano ampiamente tutti gli sforzi fatti. In ogni caso, la salita è priva di difficoltà tecniche o passaggi rischiosi: tutti possono affrontarla con un po’ di forza di volontà! Per la discesa, potete seguire il percorso dell’andata, oppure chiudere un bel giro ad anello passando per la Conca di By.

Medio · Durata andata 3h30

Gran San Bernardo

Laghi dell’Alta Valpelline

Lunga ma affascinante, l’escursione verso i Laghi dell’Alta Valpelline conduce alla scoperta di una vallata selvaggia e poco frequentata. Si parte dalla Diga di Place Moulin per risalire tra boschi e alpeggi diroccati, lasciandosi poco a poco la vegetazione alle spalle per entrare in un ambiente pietroso e circondato da alte vette. Si fa tappa al Lac Mont Ros, sormontato dall'omonima punta, per proseguire al vicino Lac des Têtes e raggiungere così il Lac Long e il Lac Mort, ultima tappa della gita. Il percorso non è mai tecnicamente difficile, ma il dislivello totale è decisamente sfidante, con alcuni tratti ripidi e detritici: stringete i denti e non rimarrete di certo delusi! In ogni caso, potete scegliere uno dei laghi intermedi e fermarvi lì, fare un bel picnic e poi scendere, sentitevi liberi di affrontare la camminata secondo le vostre energie.

Medio · Durata andata 3h30

Gran San Bernardo

Laghi di By

La Conca di By è senza dubbio uno degli ambienti più affascinanti e caratteristici della nostra regione. A bassa quota, coperta da verdi pascoli e sempre ben soleggiata (anche troppo in certi momenti), la vallata custodisce i due laghi meta dell’escursione, quello artificiale e il Lago di By vero e proprio. Arrivarci è davvero semplice, con l’unica difficoltà rappresentata dal tratto iniziale del sentiero, che sale con pendenza abbastanza impegnativa tra i boschi: fatica ben spesa per accedere all’anfiteatro naturale che racchiude i laghi! Da qui, la vista è impareggiabile sia sulle vette circostanti, una su tutte l'imponente Grand Combin, sia sulla vallata di Ollomont, il luogo perfetto per un picnic e un pomeriggio di relax al sole. I più atletici, da qui, possono continuare l’avventura verso una delle tante mete nei dintorni, come i vicini Laghi di Thoules o i più impegnativi Rifugio Amianthe e Mont Avril.

Facile · Durata andata 2h

Gran San Bernardo

Laghi di Thoules

Bella e non particolarmente impegnativa, la passeggiata per raggiungere i panoramici Laghi di Thoules si snoda nei territori sopra Ollomont. Questi due piccoli specchi d’acqua dal colore blu marino si trovano nel selvaggio vallone delle Acque Bianche, poco al di sotto del Col Fenêtre de Durand e al cospetto del Mont Gelé e del Mont Avril. Parte del tragitto è lo stesso che conduce al Lago artificiale di By, con il primo tratto che costituisce la parte più faticosa dell’escursione. Dal qui, il sentiero diventa quasi pianeggiante e attraversa la bellissima Conca di By prima e il selvaggio vallone delle Acque bianche poi, arrivando infine all'altopiano che ospita i laghi. Vista la quota non eccessiva e la buona esposizione al sole il luogo è perfetto per un bel picnic a bordo lago!

Medio · Durata andata 2h30

Gran San Bernardo

Lago di Arpisson

Il Lago di Arpisson, immerso in una conca rocciosa tra la Tête d’Arpisson e la Becca di Viou, è una meta poco frequentata, affascinante e silenziosa. La salita è lunga e faticosa, con pendenze sostenute e costanti: vi serviranno gambe d’acciaio per affrontare tutto il dislivello! In ogni caso, non ci sono passaggi pericolosi e tutta la fatica viene ampiamente ricompensata dalla pace del lago, con la sagoma del Grand Combin in lontananza e le vette circostanti a svettare maestose. Per i più atletici, è possibile proseguire da qui fino al Bivacco Penne Nere, situato sul colle della Becca di Viou, solitamente raggiunto dal versante opposto.

Difficile · Durata andata 4h

Gran San Bernardo

Lago e Col Citrin

La vallata di Citrin è un angolo valdostano poco frequentato ma ricco di fascino, natura e tranquillità anche se, purtroppo, la presenza dei cavi elettrici rovina in parte l’atmosfera wild. La camminata tra pascoli e alpeggi vi porta ai quasi 2500 metri del Col Citrin, il passo che collega l’area del Gran San Bernardo al Vallone di Vertosan. Una volta a destinazione, vi consigliamo una breve deviazione per ammirare il piccolo Lago di Citrin, dominato dalla Punta Valletta. Il dislivello sostenuto rende la passeggiata piuttosto impegnativa, con lunghi tratti in salita che richiedono una buona forma fisica. In ogni caso, non ci sono passaggi pericolosi o troppo duri e potrete fermarvi in qualunque momento per godervi una pausa al sole!

Difficile · Durata andata 3h

Gran San Bernardo

Lago Fenêtre

Dominato dal Mont Avril e dal Mont Gelé, il Lago Fenêtre è situato poco sotto la cresta di confine tra Italia e Svizzera. L’escursione è lunga e abbastanza faticosa e attraversa gli angoli più remoti della vallata di Ollomont: dato lo sviluppo complessivo, è necessaria una buona forma fisica e forza di volontà. L’itinerario porta ad attraversare la Conca di By, superando poi i Laghi di Thoules e risalendo verso la Fenêtre de Durand, ultimo passo prima di lasciare l’Italia. Il lago è immerso in un ambiente detritico e roccioso, quasi lunare, con la vegetazione completamente assente e la severità della montagna percepibile sulla propria pelle. L’ultimo tratto del percorso è decisamente impegnativo, ma la fatica sarà ampiamente ricompensata dal panorama che abbraccia tutta la conca e i suoi tanti laghetti.

Medio · Durata andata 4h

Gran San Bernardo

Mont Avril

Molto lungo e faticoso, il sentiero che porta al Mont Avril attraversa i selvaggi territori del vallone di Ollomont, arrivando nelle sue zone più remote, proprio al confine con la Svizzera. Dalla cima, considerata la gemella del vicino Mont Gelé, si apre un panorama grandioso sia sul versante italiano che su quello svizzero. Il percorso passa per il Lago Fenêtre, oltre il quale si sale verso la Fenêtre de Durand ed infine in vetta: quest’ultimo passaggio è decisamente ripido e, ad inizio stagione, potrebbero esserci ancora dei nevai da affrontare con i ramponi. Il dislivello enorme vi metterà sicuramente alla prova ma, nonostante ciò, non sono presenti punti particolarmente pericolosi: in ogni caso, consigliamo la salita solamente a chi ha po’ di esperienza e una buona forma fisica. Durante tutto il tragitto non troverete fonti d’acqua, non dimenticatevi assolutamente di portarvi dietro un paio di bottiglie!

Difficile · Durata andata 4h30

Gran San Bernardo

Mont Chenaille

Prima delle tante vette sulla dorsale Nord del Col di Champillon, il Mont Chenaille è una montagna particolarmente panoramica formata da due cime: la Sud, di difficoltà escursionistica, e la Nord, poco più alta della sorella ma raggiungibile solamente dagli alpinisti, visto il tratto di arrampicata abbastanza esposto. Le difficoltà non mancano nemmeno per la punta Sud, in quanto tutto il tratto in cresta passa su roccette e terreno instabile, dove sarà indispensabile l’utilizzo delle mani. Questo, unito al discreto dislivello, rendono l’escursione adatta solo a chi ha una buona preparazione fisica ed esperienza. In ogni caso, l’ambiente selvaggio e la vista che si apre sulle due grandi vallate dell’area del Gran San Bernardo ripagano senza dubbio di tutta la fatica: in queste zone solitarie, gli amanti dell’alta montagna dura e pura troveranno un vero paradiso! Super consigliata una sosta al Rifugio Champillon, dove ricaricare le energie in vista della salita o premiarvi per la conquista della vetta con un buon pranzo.

Difficile · Durata andata 3h

Gran San Bernardo

Mont Dzalou

Lungo e dal grande dislivello, il sentiero che porta al Mont Dzalou attraversa gli angoli meno battuti dell’Alta Valpelline, passando per il moderno Bivacco Chentre Bionaz e il Colle Dzalou. La vetta si trova proprio sopra la Diga di Place Moulin: da lassù, la vista sul grande lago artificiale è davvero spettacolare, anche se non è da meno il panorama su tutta la Valpelline e sui giganti che la circondano. La prima parte del percorso si svolge nei verdeggianti boschi di Bionaz, mentra la seconda, dal bivacco in poi, passa su terreni rocciosi e selvaggi. Nonostante sia molto facile, il tratto finale richiede l’utilizzo delle mani e si affrontano alcuni brevi e semplici passaggi di arrampicata (non abbastanza per considerare l’escursione alpinistica). In ogni caso, prestate molta attenzione, specialmente nel superare un gendarme abbastanza esposto: consigliamo di non affrontare l’itinerario se siete alle prime armi.

Difficile · Durata andata 4h

Gran San Bernardo

Mont Flassin

Semplice ma decisamente lunga, l’escursione che porta al Mont Flassin attraversa tutta l’omonima valle. A prendersi la scena è sicuramente la natura verdeggiante e rigogliosa del vallone di Flassin, un luogo ancora selvaggio e poco frequentato. Una volta arrivati alla Tsa de Flassin, si risale al colle e da lì alla vetta: quest’ultimo tratto è decisamente più difficile rispetto a tutto il resto del percorso, per questo motivo lo consigliamo solo a chi ha una buona esperienza. In generale, dato il dislivello complessivo, serve un’ottima forma fisica, anche se nessuno vi vieta di fermarvi prima per un picnic in alta montagna. Dalla cima, la vista si apre su tutti i giganti della Valle d’Aosta, dal Monte Rosa al Monte Bianco, passando per il Cervino e il Gran Paradiso: uno spettacolo da non perdere!

Difficile · Durata andata 4h

Gran San Bernardo

Mont Fourchon

Breve ma non molto semplice, il percorso che porta sulla cima del Mont Fourchon attraversa l’omonimo vallone, decisamente selvaggio e aspro. Il monte si trova sulla catena che divide la Svizzera dall’Italia: il panorama, da lassù, è davvero magnifico! Inoltre, non è raro trovare stambecchi e camosci lungo la via (vederli sfrecciare su e giù dalle montagne vi farà rimpiangere di non avere quattro zampe). L’unico tratto in cui prestare attenzione è l’ultimo, in quanto passa su un terreno detritico un po’ instabile. Il Mont Fourchon è anche l’ultima (o la prima) tappa del Tour della Cresta del Gran San Bernardo, con il quale si esplorano tutti i giganti che racchiudono il versante Nord-Est del famoso colle.

Medio · Durata andata 2h

Gran San Bernardo

Punta Chaligne

L’escursione alla Punta Chaligne è un vero classico alla scoperta dei territori di Gignod. Il percorso attraversa i pascoli e i boschi verdeggianti che portano al Rifugio Chaligne, dal quale inizia il sentiero verso la vetta: questo tratto non è da sottovalutare in quanto la salita, ripida e costante, può mettere alla dura prova chiunque, specialmente i meno allenati! In ogni caso, l’assenza di particolari pericoli e il panorama magnifico che si apre dalla cima rendono la Punta Chaligne un must della zona. Tornando indietro, consigliamo di fermarvi all’accogliente ed omonimo rifugio per un buon pranzo a base di piatti tipici valdostani: non c’è modo migliore per terminare una giornata in montagna!

Difficile · Durata andata 3h

Gran San Bernardo

Rifugio Aosta

Molto lungo ma non troppo difficile, l’itinerario che porta al Rifugio Aosta attraversa gli angoli più remoti e selvaggi della Valpelline. Oltrepassato il Lago di Place Moulin e il vicino Rifugio Prarayer, il sentiero si addentra nel vallone, alternando lunghi tratti pianeggianti ad altri più brevi e ripidi. L’unico passaggio abbastanza scomodo è quello finale, dove dovrete risalire un pendio detritico e affrontare una cresta morenica, non troppo difficile ma da percorrere con cautela, specie se ha piovuto o in presenza di nevai. In realtà, esiste un altro percorso per arrivare a destinazione, ovvero un tratto attrezzato che tuttavia sconsigliamo, in quanto alcuni punti risultano danneggiati. Il rifugio dominata la vallata dall’alto ed è immerso in un ambiente grandioso, con il Ghiacciaio des Grandes Murailles da un lato e quello Tsa de Tsan dall’altro. Da qui partono numerose ascensioni alpinistiche, una su tutte quella che porta alla Tête de Valpelline.

Medio · Durata andata 4h

Gran San Bernardo

Rifugio Chaligne

Il Rifugio Chaligne, tappa d’accesso principale per l’omonima punta, è una struttura moderna ed eco-friendly, perfetta per un pranzo in alta quota, specialmente per l’abbondanza di prodotti a chilometro zero forniti dai vicini alpeggi. Da qui la vista sulla Valpelline e i monti circostanti è notevole e potrete godervela sdraiati vicino alle sponde del laghetto artificiale: relax garantito! Il sentiero, che si snoda nei boschi e nei pascoli della zona, è facile e appagante, adatto anche ai meno allenati che, con un po’ di sana fatica, non avranno problemi a raggiungere la meta.

Facile · Durata andata 1h

Gran San Bernardo

Rifugio Champillon

Il Rifugio Champillon domina dall’alto Ollomont e la bassa Valpelline. Edificato nel 2005, il rifugio offre numerose attività rilassanti per la mente e il corpo: i servizi spaziano dalla sauna all’hot tub, fino a massaggi defaticanti e lezioni di yoga e pilates. Arrivarci è davvero facile e alla portata di tutti. Il sentiero, infatti, si snoda dolcemente nei boschi e nei pascoli della zona senza mai toccare pendenze proibitive. Il rifugio è anche una delle tappe principali del Tor des Géants e punto di partenza di molte escursioni e ascensioni alpinistiche impegnative, oltre che di vari giri ad anello da affrontare in e-bike, che potrete noleggiare direttamente al rifugio: insomma, ce n’è davvero per tutti!

Facile · Durata andata 1h

Gran San Bernardo

Rifugio Crête Sèche

Piacevole e adatto a tutti, l’itinerario verso il Rifugio Crête Sèche si svolge nei selvaggi ambienti alpini della conca di Bionaz e offre sempre panorami magnifici. Il rifugio sorge ai piedi della catena del Morion e prende il nome proprio da una delle sue punte più caratteristiche: la Crête Sèche. Da qui, oltre alle tante ascensioni alpinistiche, come la grande classica del Mont Gelé, e ad altre escursioni più semplici, potrete raggiungere una delle pareti di arrampicata nelle vicinanze: un vero paradiso per i climbers! Tutti gli altri potranno godersi qualche ora di sole e di relax dopo un buon pranzo in alta quota.

Medio · Durata andata 2h

Gran San Bernardo

Rifugio Franco Chiarella all’Amianthe

Lungo e abbastanza faticoso, quello verso il Rifugio Franco Chiarella all’Amianthe è un itinerario per chi ha una buona condizione fisica e forza di volontà. Inoltre, non mancano passaggi avvincenti, soprattutto quello finale sul Masso dei Sospiri: una trentina di metri da percorrere in verticale resi sicuri da una corda fissa. Una volta arrivati sarete premiati dal magnifico panorama su tutti i giganti circostanti, uno su tutti il Mont Vélan, oltre che su vette più lontane, ad esempio il Mont Emilius e la Grivola. Tappa fondamentale per alcune ascensioni alpinistiche piuttosto impegnative, il rifugio domina dall’alto la conca di By. Il sentiero attraversa proprio la bellissima conca, caratterizzata da ampi pascoli e praterie aperte che donano all’itinerario il fascino selvaggio e duro tipico della zona del Gran San Bernardo.

Difficile · Durata andata 4h

Gran San Bernardo

Rifugio Frassati

Abbastanza lungo ma privo di difficoltà, l’itinerario verso il Rifugio Frassati e il vicino lago attraversa tutto il vallone di Merdeux e i suoi ambienti selvaggi (il nome non deriva da ciò che pensate, ma dal patois “merzé”, ovvero larici). Una volta arrivati, impossibile non provare i prodotti tipici della zona, come il Jambon de Bosses e le birre artigianali del Gran San Bernardo! Il rifugio, oltre ad essere la meta finale di questa escursione, è anche il punto di partenza per numerose ascensioni alpinistiche ed altri percorsi di trekking dell’area, ad esempio quello che porta al Col Malatrà o l’impegnativo Tour du Saint-Bernard.

Medio · Durata andata 2h30

Gran San Bernardo

Rifugio Nacamuli

Lunga ma senza passaggi complicati, l’escursione che porta al Rifugio Nacamuli (chiamato alle volte con il vecchio nome, Rifugio Col Collon) costeggia il grande Lago di Place Moulin, per poi attraversare la selvaggia Comba d’Oren, vallata minore della Valpelline. L’unico tratto difficile è quello che sale ripidamente, e con un breve tratto attrezzato, fino alla pietraia che dà accesso alla conca del Col Collon. In ogni caso, con un minimo di esperienza e buona gamba, chiunque può arrivare al rifugio. Il Nacamuli sorge su un balcone roccioso vicino al vecchio Rifugio Col Collon. L’ambiente duro e puro e le vette che circondano la zona danno quel tocco in più, il massimo per gli Alpituder amanti dell’alta montagna! Da qui, potete raggiungere il Col Collon, valico tra la Valpelline e la Svizzera, oppure affrontare una tra le tante ascensioni alpinistiche nei dintorni.

Medio · Durata andata 3h30

Gran San Bernardo

Rifugio Prarayer e Lago di Place Moulin

Super semplice ma veramente appagante, l’escursione verso il Rifugio Prarayer è davvero alla portata di tutti (bambini su passeggino compresi). Da qui, inoltre, partono molti tracciati per le grandi vette della zona, ad esempio lo Chateau des Dames e la Punta di Fontanella. Il sentiero, tutto in piano, costeggia i bellissimi boschi della zona e il famoso Lago artificiale di Place Moulin, formato dalla costruzione di una delle dighe più alte d’Europa. Per terminare al meglio questa breve pausa nella natura, concedetevi un pranzo al rifugio, sempre pronto ad accogliere i visitatori con piatti tipici e tanta gentilezza!

Facile · Durata andata 1h

Gran San Bernardo

Tête Blanche di By

Tecnicamente semplice ma lunghissima e molto faticosa, la salita che porta alla Tête Blanche di By attraversa i remoti ambienti dell’alto vallone di Ollomont, arrivando fino al confine con la Svizzera. Il sentiero è lo stesso che porta al Rifugio Franco Chiarella all’Amianthe: questo è sicuramente il tratto più lungo dell’escursione, consigliamo di fermarvi qui per una pausa rigenerante prima di ripartire in direzione della cima, distante all’incirca un’ora dal rifugio. Il tratto in cresta è ripido ma sicuro e ben segnalato. Insomma, come avrete capito, la sfida più grande per conquistare la Tête Blanche di By è l’enorme dislivello e la lunghezza complessiva dell’itinerario. Per questo motivo, consigliamo l’ascesa solo ai più allenati. Una volta arrivati a destinazione, il panorama incredibile sui tanti giganti valdostani vi farà dimenticare (per un attimo) di tutti gli sforzi fatti per arrivare fin qui!

Difficile · Durata andata 5h