Trekking

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Aosta e dintorni

Becca de Fontaney

Al limite tra trekking e alpinismo, la Becca de Fontaney è un gigante roccioso di quasi 3000 metri di altitudine. Gran parte dell’escursione coincide con quella per il Rifugio Cuney e il Lago Pisonet, camminata lunga ma fattibile da chiunque: una volta lì, iniziano le difficoltà! Una breve ma ripida salita conduce alla cresta terminale, dove non è sempre facile individuare il sentiero e conviene orientarsi a vista. La cresta, aerea ed esposta, non è comunque difficile, ci si può aiutare tranquillamente con le mani, ma nulla esclude di portare corda e imbragatura per la massima sicurezza. Adrenalina e un po’ di vertigini per rendere la salita alla Becca una vera e propria avventura, da non sottovalutare ma comunque da godersi fino in fondo se siete esperti e conoscete l’alta montagna!

Difficile · Durata andata 5h

Aosta e dintorni

Becca di Nona

Lungo, faticoso e a tratti molto ripido, l'itinerario che porta alla celebre Becca di Nona è adatto a chi gode di una buona forma fisica. Nonostante ciò, la mancanza di reali pericoli rende l’ascesa semplice e perfetta per un primo assaggio al mondo dei 3000 metri e, con un po’ di forza di volontà, chiunque può ambire ad arrivare fino in cima. La Becca di Nona sovrasta la città di Aosta con la sua forma aguzza ed è considerata dagli abitanti del capoluogo valdostano la montagna di casa (assieme, ovviamente, al Mont Emilius). Dalla vetta, dove è situata una grande statua della Madonna, si apre un panorama mozzafiato sulla sottostante città, su tutti i giganti della regione e sul vicinissimo Mont Emilius. Il sentiero attraversa gran parte della conca di Pila, per poi scendere nel magnifico vallone di Comboé e risalire lungo le pareti della Becca: in quest’ultimo tratto, non è raro avvistare mandrie di stambecchi, perciò siate pronti con la macchina fotografica! La Becca di Nona è anche teatro della gara di vertical running “Aosta-Becca di Nona” organizzata dal comune di Charvensod, nella quale gli atleti devono percorrere oltre 2500 metri di dislivello positivo per raggiungere la punta nel minor tempo possibile (per capirci, il record attuale è di 1 ora e 50 minuti!!).

Difficile · Durata andata 3h30

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Becca di Salé

Una delle sfide più impegnative che vi proponiamo nell’area di Aosta: la Becca di Salé, situata sopra la conca dei Laghi delle Laures, è una cima severa di oltre 3100 metri di altitudine che richiede grande resistenza fisica e buone conoscenze di alta montagna. Non solo infatti dovrete superare un dislivello davvero esagerato, ma incontrerete sul percorso passaggi su pietraie detritiche e tratti dove il sentiero è assente o scarsamente segnalato. Insomma, se siete ben allenati e cercate pane per i vostri denti, la Becca di Salé fa per voi! Si parte da Grand Brissogne, percorrendo la lunga e noiosa poderale prima della salita verso i laghi e il Bivacco Menabreaz, dove inizia il faticoso avvicinamento alla punta. Volendo, potete dividere l’escursione in due giorni facendo tappa al bel bivacco. Le difficoltà e la fatica non mancano, come non manca la soddisfazione di raggiungere questa vetta selvaggia e poco frequentata, dove lo spirito delle Alpi si respira a pieni polmoni!

Difficile · Durata andata 5h

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Becca di Viou

Grande classico della zona, la Becca di Viou domina dall’alto la città di Aosta ed è considerata una delle montagne di casa dagli abitanti del capoluogo. Neanche a dirlo, il panorama che si apre dalla vetta lascia senza fiato… come la salita per arrivare in cima! La camminata è infatti decisamente impegnativa, con quasi 1400 metri di dislivello da affrontare, con lunghi e ripidi tratti che permettono di guadagnare quota velocemente. Per fortuna, l’itinerario non è mai pericoloso e il sentiero è sempre ben segnalato: tutto ciò che serve sono gambe allenate e forza di volontà! Poco sotto la meta sorge il Bivacco Penne Nere, comodissimo per fare tappa notturna e proseguire l’avventura verso altre destinazioni nei dintorni, come il Mont Mary o il Lago di Arpisson, da cui è possibile scendere a Valpelline e completare un super giro ad anello.

Difficile · Durata andata 4h

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Becca France

Facile e piacevole escursione alla Becca France, una piccola sommità baciata dal sole che regala un panorama unico sulla vallata centrale di Aosta e sulle vette che la circondano. Le difficoltà sono davvero modeste, con la possibilità di chiudere un giro ad anello e fare tappa al Rifugio Fallère per un buon pranzo in alta quota! Il tragitto iniziale, infatti, è lo stesso che conduce al rifugio, passando quindi in parte per il Museo a Cielo Aperto e le tante statue in legno che raffigurano la fauna alpina. Poi, una semplice cresta vi condurrà direttamente in punta. La bassa quota fa della Becca France una destinazione ideale anche in primavera o in autunno inoltrato: gambe in spalla Alpituder!

Medio · Durata andata 2h30

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Cima Bianca

Gigante di oltre 3000 metri di altitudine, la Cima Bianca si trova sulla catena che separa l’area di Aosta dalla Valtournenche. La sua punta ricorda una piramide ed è composta dalle rocce biancastre, di origine calcarea, che danno il nome alla vetta. Inoltre, la sua posizione isolata ne fa un punto panoramico eccezionale, specialmente sul Monte Cervino. Le difficoltà per raggiungere la cima non sono eccessive, nonostante sia segnalato come EE: la traccia è sempre ben visibile, con giusto alcuni passaggi su terreno detritico nella parte finale che richiedono attenzione. La vera sfida, invece, è rappresentata dalla lunghezza del percorso. La prima parte, che risale nel vallone di Saint-Barthélemy, è lunga, sempre pianeggiante e monotona (nonostante l’ambiente sia incantevole). Un’ottima e divertente alternativa è quella di percorrere questa prima parte in mountain bike, lasciando la bici al bel Rifugio Magià, tappa intermedia dell’escursione!

Medio · Durata andata 4h

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Comboé

Comboé è una vallata nascosta, poco frequentata rispetto ad altre mete nei dintorni, ma assolutamente ricca di fascino. La conca è racchiusa in un anfiteatro naturale formato dalla Becca di Nona e dalla cresta del Lago Chamolé. Qui, tra i versanti rocciosi, oltre ad un alpeggio e ad una chiesetta abbandonata, troverete un’ambiente incontaminato, verdeggiante, con tanti angoli per rilassarvi e godervi l’alta montagna. Raggiungere Comboé è semplice e alla portata di tutti: si parte da Pila, e dopo un’iniziale tratto in salita, il sentiero è completamente pianeggiante fino al Col Plan Fenêtre, da cui si scende verso la vallata. Insomma, l’escursione perfetta per assaporare il lato più wild dell’area di Aosta!

Facile · Durata andata 1h30

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Eremo di San Grato

Grande classico della zona, l’Eremo di San Grato sorge isolato tra i boschi di Pila da ben 700 anni: un autentico pezzo di storia valdostana! Raggiungerlo da Pila è davvero un gioco da ragazzi, con il percorso comodo e sempre pianeggiante, perfetto anche per famiglie con passeggini. All’arrivo, la chiesa circondata dai prati rappresenta la location ideale per un picnic e per qualche ora di relax sotto il sole: da non perdere!

Facile · Durata andata 1h

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Lac Gelé & Lago delle Capre

Molto lungo e faticoso, il percorso che porta al Lago delle Capre e al Lac Gelé è l’ideale per gli Alpituder più allenati. Dopo aver raggiunto l’accogliente Rifugio Arbolle (dove consigliamo di fermarvi per una piccola pausa), il sentiero continua attraverso il selvaggio e incontaminato vallone di Arbolle, in cui si sente davvero l’atmosfera dura e pura dell’alta montagna: non a caso, l’itinerario è lo stesso della via normale per il mitico Mont Emilius! Se la vista dal Lago delle Capre è abbastanza chiusa, dal Lac Gelé potrete rifarvi gli occhi grazie al panorama stupendo sul Gran Paradiso e la Grivola. In ogni caso, qui come in molti altri posti, la bellezza sta nel viaggio più che nella destinazione. Dal Lac Gelé, come detto, potete proseguire verso il Colle dei Tre Cappuccini per conquistare il Monte Emilius, oppure, superando il Col d'Arbolle, è possibile scendere ai Laghi delle Laures (attenzione, l'ultima volta che abbiamo verificato il sentiero dopo il colle era in pessime condizioni).

Medio · Durata andata 3h30

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Laghi delle Laures

Lunghissimo e molto faticoso, il sentiero che porta ai Laghi delle Laures è sicuramente un’esclusiva degli Alpituder più allenati. Il percorso attraversa i boschi e i ripidi pendii di Grand Brissogne, sempre in salita e con un’infinità di tornanti: servirà davvero tanta forza di volontà per arrivare in cima! Fortunatamente, l’itinerario si svolge tutto all’ombra e non passa mai per tratti pericolosi, anche se nei passaggi finali potrebbero esserci ancora degli accumuli nevosi. In ogni caso, tutta la fatica viene ripagata dalla grandissima soddisfazione per aver raggiunto la meta. I laghi, tutti e tre molto grandi e limpidi, si trovano in un ambiente alpino davvero suggestivo. Qui, inoltre, partono molti sentieri per diversi passi alpini, come il Col d’Arbolle, che sale al Lac Gelé e da lì al Rifugio Arbolle, e il Col des Laures, che conduce ai Laghi Lussert. I più temerari potranno affrontare queste traversate in giornata, tutti gli altri, invece, avranno la possibilità di riposare una notte nel Bivacco Menabreaz, costruito proprio sulle sponde del primo Lago delle Laures.

Difficile · Durata andata 4h30

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Laghi di Cuney

Lungo ma privo di difficoltà, il sentiero che porta ai Laghi di Cuney si snoda nel selvaggio vallone di Saint-Barthélemy. Arrivati al Rifugio Cuney, e allo storico Oratorio, i laghi sono davvero a due passi: potete raggiungerli entrambi in poco più di mezz’ora e senza salite proibitive. Nonostante si trovino in due zone diverse e distanti, il Lac de l’Ermite e il Lago Pisonet hanno caratteristiche molto simili. Entrambi, infatti, sono incassati in conche rocciose e detritiche, da cui si gode di un panorama magnifico sul Monte Rosa e sulle vette circostanti, una su tutte la vicina Becca di Fontaney.

Medio · Durata andata 3h

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Lago Chamolé

Grande classico nella conca di Pila, il Lago Chamolé è sicuramente una delle top destinazioni dell’alta montagna valdostana. Arrivare fin qui è davvero facile e alla portata di tutti: i meno allenati avranno anche la possibilità di raggiungere la destinazione grazie alla seggiovia Chamolé, aperta per tutta la stagione estiva (anche se la bella camminata nei boschi di Pila rimane la scelta migliore). Dal lago si apre un panorama splendido su tutte le vette dell’altro versante della Valle, compreso il Monte Bianco. Inoltre, da qui, parte anche il sentiero per il Rifugio Arbolle, tappa fondamentale per il Monte Emilius o semplicemente per un ottimo pranzo in alta quota.

Facile · Durata andata 1h

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Lago Clapin e Lago Morto

Discretamente lungo ma mai troppo difficile, questo itinerario vi permetterà di scoprire i laghi minori del [Mont Fallère](/activity/mont-fallere-trekking: il Lago Clapin e il Lago Morto (tranquilli, qui non è mai morto nessuno). Il sentiero è lo stesso fino al fino al Lago delle Rane, dove consigliamo di fermarvi al vicino Rifugio Fallère per una piccola pausa. Da qui il tracciato non è più segnalato, anche se facilmente intuibile. In ogni caso, come succede sempre in queste circostanze, a guidarvi sulla giusta via ci saranno gli ometti di pietra posti lungo il percorso. Data l’esposizione a sud, non dimenticatevi assolutamente la crema solare: il sole qui picchia forte ed è molto facile scottarsi!

Medio · Durata andata 2h30

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Lago Fallère

L’escursione al Lago Fallère è sicuramente uno dei grandi classici in Valle d’Aosta. Il percorso qui descritto parte da Thouraz, ma potrete raggiungere facilmente questa destinazione anche passando dal Rifugio Fallère. L’itinerario è discretamente lungo ma mai troppo faticoso ed è, per questo motivo, adatto a tutti. Durante tutto il tragitto e dal lago sono presenti punti estremamente panoramici, soprattutto sui giganti del Gran San Bernardo, sul Mont Fallère e sulle vette dell’altro versante della Valle, dove spiccano il Gran Paradiso, la Grivola e il Monte Emilius. Vista l’esposizione particolarmente favorevole, il sentiero è molto soleggiato: non dimenticatevi di portare con voi tanta acqua (e la crema solare)!

Medio · Durata andata 2h30

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Lago Lavodilec

Avventura nella Val Clavalité verso il Lago Lavodilec, in un’escursione perfetta anche per i meno esperti in cerca di un buon allenamento. Il lago, situato sul versante occidentale della selvaggia vallata di Fénis, è incastonato in una conca naturale nel severo fianco della Tersiva. Raggiungerlo non è difficile, ma lo sviluppo è degno di nota, con quasi 20 chilometri totali di percorso: armatevi di forza di volontà! Una volta arrivati al Bivacco Turati (oggi chiuso) e messo piede sulla riva del Lavodilec, la soddisfazione e il panorama sapranno ricompensarvi di ogni sforzo. Inoltre, data l’altitudine non eccessiva, un picnic e una bella pausa sulla sponda erbosa sono più che consigliate!

Medio · Durata andata 3h

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Lago Leysser

Semplice e adatto a tutti, l’itinerario che porta al Lago Leysser attraversa i boschi e i territori incontaminati del vallone di Vertosan. Il percorso ufficiale parte dal bellissimo Lac du Joux, ma potrete partire dal villaggio di Vens allungando la camminata di 30 minuti. Il Lago si trova ai piedi del Monte Rosso ed è il luogo ideale per rilassarsi e fare un bel picnic in alta montagna (ovviamente nel rispetto dell’ambiente). Da qui il panorama è davvero interessante, ma consigliamo di proseguire verso sinistra per 10 minuti: arrivati ad una croce, la vista si apre in modo incredibile su tutta la vallata e su molti dei più importanti giganti valdostani, come il Monte Bianco, il Rutor e le vette del Gran San Bernardo.

Medio · Durata andata 2h

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Lago Luseney e Bivacco Reboulaz

Molto lungo ma privo di qualsiasi difficoltà, l’itinerario verso il Lago Luseney attraversa gli ambienti più magici e fiabeschi del vallone di Saint-Barthélemy. La prima parte dell’escursione termina al bellissimo Rifugio Magià: il percorso qui descritto è diverso da quello classico, ma rimane ugualmente semplice e piacevole. Una volta lì, il sentiero si addentra nel cuore del vallone con pendenze più impegnative ma mai proibitive. Il lago si trova in un ambiente alpino meraviglioso, impreziosito dal bellissimo ed accogliente Bivacco Reboulaz e dall’anfiteatro di monti che circondano la zona: il luogo perfetto per un attimo di relax in alta montagna!

Facile · Durata andata 3h30

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Lago Margheron

Il Lago Margheron, anche conosciuto come Lago di Medzove dall’omonima punta che lo sormonta, è un grande specchio d’acqua situato nella parte finale del vallone di Savoney. Questa zona, raggiungibile dall’incantevole Val Clavalité, è un angolo selvaggio e poco conosciuto, l’ambiente ideale se cercate una camminata su sentieri poco battuti, dove respirare l’autentico spirito dell’alta montagna. L’escursione, anche se mai pericolosa, rappresenta comunque una bella avventura, soprattutto se non siete esperti di trekking in quota. Il dislivello e lo sviluppo sono sfidanti e, oltre allo sforzo fisico, dovrete far ricorso anche alle vostre capacità d’osservazione e di orientamento: la traccia in alcuni passaggi non è ben visibile e dovrete seguire gli ometti in pietra e i segni gialli sulle rocce. Tolte queste difficoltà, o forse proprio per queste, il Lago Margheron è la meta perfetta se volete mettervi alla prova e vivere il vero significato delle Alpi!

Medio · Durata andata 3h

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Mont Corquet

Sfidante escursione alla conquista del Mont Corquet, una vetta bassa e poco frequentata situata all’ingresso della Val Clavalité. Lo sviluppo complessivo e il dislivello sono abbastanza impegnativi, sconsigliamo quindi di partire se non avete un minimo di allenamento. Dal Colle di Crotey, ultima tappa prima della vetta, il sentiero è leggermente esposto. Tolto questo, non ci sono particolari difficoltà né pericoli: forza di volontà e voglia di scoprire sono tutto ciò che vi serve per arrivare in cima! Una volta in punta, il panorama che si apre sulla valle centrale e sui tanti giganti valdostani saprà sicuramente ripagarvi di ogni fatica! Se non siete ancora sazi di avventure, potete tornare al punto di partenza passando per il vallone di Saint Marcel, chiudendo così un affascinante giro ad anello che passa per le antiche miniere di Servette.

Medio · Durata andata 3h

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Mont Emilius

Lunghissimo e molto faticoso, l’itinerario che porta al mitico Mont Emilius è sicuramente esclusiva dei più allenati. Il sentiero attraversa la bella conca di Pila, passando per il Lago Chamolé e il colle omonimo, oltre il quale si raggiunge il Rifugio Arbolle, perfetto per ricaricare le energie in vista della seconda parte dell’escursione. Attraverso tutto il selvaggio vallone di Arbolle, arriverete prima al Lac Gelé, poi al Colle dei Tre Cappuccini. Da qui in poi inizia il tratto sulla dorsale, non particolarmente pericoloso ma ritenuto da tutti sfiancante. Fortunatamente, non esiste nulla di infinito e, con pazienza e forza di volontà, raggiungerete la cima del monte simbolo di Aosta. Da lassù, infatti, la vista si apre in modo incredibile sul capoluogo valdostano, oltre che su tutti i giganti della regione: possiamo tranquillamente affermare che il Mont Emilius è il miglior balcone panoramico della Valle d’Aosta, soprattutto grazie alla sua posizione centrale. Ricordiamo che il Mont Emilius è raggiungibile anche dalla parete Ovest, affrontando un’impegnativa ma suggestiva via ferrata.

Difficile · Durata andata 5h

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Mont Fallère

Grande classico, il Mont Fallère è sicuramente uno dei monti più conosciuti della nostra regione, soprattutto grazie alla sua posizione privilegiata: trovandosi al centro della Valle d’Aosta e non essendoci vette più alte nelle vicinanze, dalla cima si gode di una vista davvero mozzafiato su tutti i giganti valdostani. In ogni caso, arrivare fin qui non è cosa adatta a tutti, in quanto il dislivello è grande e lo sviluppo notevole. Il tratto attrezzato che permette di accedere alla punta è sicuro e non troppo difficile, ma potrebbe creare problemi ai meno esperti ed allenati (e a chi soffre di vertigini). Fortunatamente, a metà percorso si trova il bellissimo Rifugio Fallère, dove potrete fermarvi per una pausa rigenerante!

Difficile · Durata andata 4h

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Mont Mary

Meno conosciuto della vicina Becca di Viou, il Mont Mary è una cima pietrosa affacciata sulla conca di Aosta: il panorama da lassù è davvero indimenticabile! Raggiungibile con una dura camminata partendo da Blavy, l’itinerario presenta un dislivello decisamente impegnativo, soprattutto fino al Bivacco Penne Nere (fin qui, il percorso è in comune con la Becca di Viou). L’ultima parte si svolge in cresta, con qualche passaggio in cui è utile aiutarsi con le mani, motivo per cui l’escursione è classificata come EE. In ogni caso, con un po’ di attenzione non avrete alcun problema a superare questo tratto e salire in vetta. Il Mont Mary, infine, è celebre per uno dei vertical più sfidanti della Valle d’Aosta, con oltre 2200 metri di dislivello da percorrere partendo da Saint-Cristophe: la sfida è aperta!

Difficile · Durata andata 4h

Aosta e dintorni

Mont Morion

Il Mont Morion è il massiccio roccioso che domina Lignan e la vallata di Saint Barthélemy. Il percorso, breve e interessante, è lo stesso che conduce al Rifugio Cuney, ma invece di proseguire dritti al Col du Salvé, si svolta a destra per percorrere la facile cresta che precede la vetta. Data la sua posizione isolata, la vista sulle vallate circostanti è assicurata! Raggiungere la cima, nonostante l’altitudine di tutto rispetto, è relativamente semplice, soprattutto fino al colle. Da lì, lungo la cresta classificata EE, bisogna stringere i denti e prestare la dovuta attenzione, anche se non ci sono pericoli particolare: in men che non si dica sarete in vetta!

Medio · Durata andata 2h

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Punta Valletta

Meno conosciuta rispetto ai vicini Mont Emilius e Becca di Nona, la Punta Valletta domina dall’alto la conca di Pila. La sua posizione particolare la rende un balcone panoramico eccezionale su molte tra le vette più importanti della regione e sulle vallate ai vostri piedi. Il sentiero per arrivare fin qui passa per i bellissimi boschi di Pila, il Lago Chamolé, l’omonimo colle e le due cime minori della zona, ovvero la Testa Nera e il Monte Belleface. In ogni caso, lo sviluppo e il dislivello sono notevoli e tutto l’ultimo tratto si svolge su roccette e detriti alle volte instabili, su cui procedere con la dovuta cautela. Per affrontare la salita, dunque, è necessaria una discreta forma fisica e una buona esperienza. Ricordiamo infine che la Punta Valletta può essere raggiunta anche passando dalla via attrezzata chiamata Percorso Panorama con partenza dal Col Tza Sèche.

Difficile · Durata andata 3h

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Rifugio Cuney

Costruito accanto all’omonimo e storico santuario, il Rifugio Cuney offre riposo e relax ai viandanti da più di cento anni. Nonostante l’antico eremo sia stato sostituito nel 1994 con l’attuale struttura, più moderna ed eco-friendly, qui si può ancora respirare l’atmosfera tipica di un passato che sta scomparendo, grazie alla presenza dell’oratorio più in alta quota della Valle d’Aosta. L’itinerario, nonostante sia abbastanza lungo, non presenta alcuna difficoltà ed è adatto a tutti. Attraversando il vallone di Saint-Barthélemy e passando per il Col du Salvé e il suo lago, scoprirete i caratteristici alpeggi della zona e gli ambienti unici dell’alta montagna.

Medio · Durata andata 2h30

Aosta e dintorni

Rifugio e Lago Arbolle

Grande classico per tutti gli abitanti di Aosta, il Rifugio Arbolle è sia la tappa chiave per molte mete più impegnative, tra tutte il Mont Emilius, sia il culmine di escursioni ad anello più semplici e alla portata di tutti. Il percorso permette di scoprire la conca di Pila, passando per i suoi boschi rigogliosi e il famosissimo Lago Chamolé. Durante l’itinerario non mancheranno fonti d’acqua e zone d’ombra dove riprendere fiato. Il rifugio, aperto durante tutta la stagione estiva, è sempre pronto ad accogliere gli Alpituder affaticati: qui, infatti, potete gustarvi un buon pranzo o un caffè con vista incredibile sul Lago Arbolle e la corona di cime che lo sovrastano. Una volta tornati a Pila rilassatevi con un aperitivo in alta quota nei tanti bar e ristoranti della zona: non c’è modo migliore di terminare una giornata in montagna!

Medio · Durata andata 2h

Aosta e dintorni

Rifugio Fallère e Lago delle Rane

Il Rifugio Fallère è sicuramente uno dei fiori all’occhiello della Valle d’Aosta e non ha quasi bisogno di presentazioni. L’intera struttura, così come le numerose statue di legno lungo tutto il percorso, sono state create dalle abili mani di Siro Viérin e costituiscono il famoso Museo a Cielo Aperto del Fallère. L’itinerario attraversa i selvaggi territori del vallone di Loe e, nonostante non sia eccessivamente lungo, alcune ripide salite esposte al sole potrebbero crearvi qualche problema: munitevi di acqua e forza di volontà! Una volta a destinazione potete continuare ed affrontare le ascensioni alpinistiche sui monti circostanti, visitare i laghi della zona, imperdibile il vicino Lago delle Rane, oppure fermarvi al rifugio per una pausa pranzo in alta quota impreziosita da un panorama fantastico!

Medio · Durata andata 2h

Aosta e dintorni

Rifugio Magià

Facilissimo e alla portata di tutti, il percorso che porta al Rifugio Magià è l’ideale per rilassarsi nella natura, specie nelle giornate più calde. L’itinerario, tutto in piano, si addentra nel vallone di Saint Barthélemy passando per scenari e ambienti alpini degni di nota (e di post su Instagram). A prendersi la scena è sicuramente il rifugio, da molti considerato uno dei più belli della Valle d’Aosta: noi non possiamo prendere le parti di nessuno, certo, ma è innegabile che il Magià sia uno spettacolo per gli occhi. Qui, oltre all’ottima cucina, è quasi d’obbligo fermarsi una notte per ammirare il cielo stellato, particolarmente luminoso e privo di inquinamento luminoso (non a caso, l’Osservatorio Astronomico regionale si trova proprio a Saint-Barthélemy).

Facile · Durata andata 1h30

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Turlin

Facile e piacevole, la passeggiata verso Turlin, attraversa completamente i boschi di Pila: l’ideale per godersi la natura e ricaricare le batterie! La comoda poderale, sempre pianeggiante, aggira il versante Nord di Punta de la Pierre, sbucando tra i prati e i pascoli del piccolissimo villaggio, perfetti per un picnic sotto il sole. Il percorso è facilmente accessibile anche a famiglie con bambini e passeggini. Insomma, nessuna scusa anche per i più pigri, gambe in spalla Alpituder!

Facile · Durata andata 1h30

Aosta e dintorni

Val Clavalité - Bivacco Borroz

Poco frequentata, selvaggia e autentica, la Val Clavalité è un gioiello delle Alpi valdostane: distante dalle mete turistiche più conosciute, rappresenta la località ideale per godersi il relax e la pace dell’alta montagna. La vallata, situata sopra Fénis, è dominata dalla Punta Tersiva, poco distante dal collegamento tra la Valle di Champorcher e la Val di Cogne. Per questo motivo, un tempo, la Clavalité era un passaggio alpino molto usato, mentre al contrario oggi è decisamente meno battuto, preservando così questi luoghi dalla modernità. L’escursione che vi proponiamo è lunga e semplicissima, una pura esplorazione della valle con meta finale lo splendido Bivacco Borroz, dotato di stufa, fornello e, nel periodo estivo, di acqua. In ogni caso, potete scegliere voi dove fermarvi, con tanti prati e boschetti perfetti per un picnic o qualche ora sotto il sole: non resta che mettersi in cammino e immergersi nella natura incontaminata! Per chi volesse variare l'escursione, super consigliamo il Lago Lavodilec e il Lago Margheron: entrambi i sentieri partono proprio dalla Valle Clavalité.

Facile · Durata andata 2h30

Aosta e dintorni

Vallone di Saint Marcel

Escursione in uno degli ambienti più selvaggi e meno frequentati della Valle d’Aosta, il vallone di Saint Marcel. Racchiuso da alcuni giganti come il Mont Vallonet e la Punta Tessonet, è la meta ideale se cercate una gita fuori dal comune e distante dalle vie più battute! Oltre che per le bellezze paesaggistiche, quest’area vi farà scoprire una storia antichissima: già dai tempi dei romani, infatti, qui si estraevano minerali e materiali da costruzione. Oggi è possibile visitare parte dei cunicoli della miniera di Servette, una delle più alte d’Europa. L’itinerario che vi proponiamo passa proprio dai resti degli scavi, addentrandosi poi nella natura incontaminata e protetta della Riserva Turati. Qui, tra torrenti, boschi e ampie radure soleggiate, salirete nella parte più alta del vallone fino alla Grande Chaux, un vecchio casolare di caccia ormai abbandonato, poco distante dal Lago di Layet. Sulle sponde del lago o in una delle tante radure panoramiche, potrete rilassarvi e respirare a pieni polmoni l’aria delle Alpi!

Medio · Durata andata 2h30