Trekking
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Monte Rosa
Alta Luce
Grande classico nella parte alta della Valle di Gressoney, l’itinerario che porta all’Alta Luce attraversa gli ambienti grandiosi ai piedi dei ghiacciai del Monte Rosa. Nonostante la lunghezza e il dislivello siano notevoli, il percorso non è mai pericoloso e, con una discreta forma fisica, chiunque può arrivare fino in cima. L’Alta Luce è sicuramente uno dei balconi panoramici migliori di Gressoney, con i giganti del Rosa da un lato e la Valle del Lys ai propri piedi. Sulla punta si trova una caratteristica campana: una volta arrivati, suonatela per far sapere al mondo di aver raggiunto la vetta! Per la discesa avrete varie possibilità, ad esempio compiere una traversata verso Est, intercettando il sentiero che porta al Rifugio Città di Mantova, oppure scendere fino al Colle Salza e, da qui, scegliere se compiere un anello rientrando dal Vallone di Mos o riprendere la stessa via dell’andata.

Monte Rosa
Becca di Nana
In assoluto uno dei 3000 più facili della Valle d’Aosta, la Becca di Nana è la destinazione ideale sia per i più allenati in cerca di un buon allenamento, sia per chi pratica il trekking da poco e vuole mettersi alla prova in una sfida entusiasmante. La Becca di Nana fa parte della catena montuosa che separa la Val d’Ayas dalla Valtournenche, ed è raggiungibile su un comodo sentiero da Mandriou, poco dopo Antagnod. Come detto, le difficoltà tecniche sono praticamente inesistenti, vi basterà stringere i denti per affrontare i tratti più ripidi (la parte finale vi farà decisamente sudare). Una volta raggiunta la cima lo spettacolo è però assicurato: la Becca, infatti, grazie alla sua posizione privilegiata, permette di godere di un panorama incredibile su gran parte dei giganti valdostani, dalle vicine punte del Monte Rosa fino al lontano Monte Bianco.

Monte Rosa
Bivacco Gastaldi
Semplice e senza pericoli, il sentiero che porta al Bivacco Gastaldi attraversa gli ombrosi boschi di Gressoney-La-Trinité: l’ideale nelle calde giornate estive! Nonostante la lunghezza complessiva e l’ultimo tratto abbastanza ripido attrezzato con corde fisse, il percorso è adatto a tutti e permette di scoprire un angolo poco battuto della Valle di Gressoney. Una volta arrivati, potete continuare per qualche minuto sulla destra per visitare il bel Lago di Netscho, oppure salire verso sinistra, raggiungendo un colletto detritico decisamente panoramico (ovviamente nessuno vi vieta di fare entrambe le cose). Per il ritorno, potrete anche decidere di compiere un lungo ma affascinante anello che tocca il Lago Gabiet e da lì ritorna a Gressoney.

Monte Rosa
Corno Bussola
Re incontrastato della vallata di Palasina, il Corno Bussola domina le vette circostanti e garantisce un panorama indimenticabile sulla Val d’Ayas e sui tanti laghi ai suoi piedi. Le difficoltà per raggiungere la vetta sono modeste: la prima parte dell’itinerario, completamente su comoda poderale sterrata, vi porterà ad attraversare il vallone di Chavannes e i Laghi di Palasina, uno dei paesaggi più belli e autentici della Valle d’Aosta. Raggiunto il Lago Lungo, inizia la salita breve e poco impegnativa, contraddistinta da due passaggi attrezzati con corde fisse e supporti metallici che vi garantiscono sicurezza nei tratti più esposti: proprio per questo l’escursione è classificata come EE. Non temete, non c’è alcun pericolo e con un minimo di attenzione non avrete problemi a raggiungere il Corno Bussola, la destinazione ideale se cercate un 3000 facile e divertente, capace di regalare adrenalina e sicurezza allo stesso tempo!

Monte Rosa
Corno Vitello
Con i suoi 3057 metri di altitudine, il Corno Vitello domina sulle vette circostanti e regala un panorama impareggiabile sui ghiacciai del Monte Rosa. L’escursione, lunga ed impegnativa, è classificata come EE. In realtà, il Corno non nasconde particolari insidie: il percorso è sempre ben segnalato e, tolti gli ultimi passaggi su pietraia dove dovrete prestare la giusta attenzione, le difficoltà tecniche sono modeste. Certo, il dislivello e alcuni tratti davvero ripidi richiedono gambe ben allenate e resistenza: un ottimo allenamento per i più esperti e una sfida di forza e resistenza per chi è meno abituato a queste salite ma intende mettersi alla prova. Vi assicuriamo che la soddisfazione nel conquistare questa vetta saprà ripagarvi di tutti gli sforzi! Se questo non fosse sufficiente, al ritorno potrete concludere la giornata con un pranzo nell'accogliente Rifugio Arp, tappa intermedia del percorso, e dimenticare la fatica davanti a un piatto di polenta e spezzatino!

Monte Rosa
Laghetti del Saler e Passo del Rothorn
Abbastanza lungo ma decisamente avvincente, il sentiero che porta ai Laghetti del Saler si snoda nei territori del versante Ovest della Valle di Gressoney. L’itinerario è stato restaurato e messo a nuovo di recente e fa parte del Tour del Monte Rosa, il mitico percorso che circonda tutto il Massiccio del Monte Rosa. Una volta arrivati, consigliamo di continuare ancora per poco in salita: raggiungendo il Passo del Rothorn e il vicino colletto avrete un panorama incredibile sulla Val d’Ayas, sul versante opposto di Gressoney e su tantissime altre vette valdostane! I laghi si trovano in un ambiente duro e selvaggio, tanto che a giugno potreste trovarli ancora ghiacciati!

Monte Rosa
Laghi dell’Alta Val d’Ayas
Lunga e sfidante, l’escursione verso il Gran Lago e il Lago di Punta Rollin porta alla scoperta della parte più alta della Val d’Ayas. A pochi passi da questi specchi d’acqua di origine glaciale, trovate il passaggio del Colle delle Cime Bianche che conduce alla conca di Breuil-Cervinia: proprio questa è, infatti, una delle tappe principali del Tour del Monte Rosa, il mitico percorso ad anello che passa tutto attorno al Massiccio del Rosa. Rispetto ad altre escursioni della zona, salendo ai laghi troverete un ambiente selvaggio e autentico, senza tracce di grandi poderali e impianti sciistici. È l’occasione perfetta per assaporare la pace e il silenzio dell’alta montagna, in pieno stile Alpitude! Come detto, la camminata richiede buona resistenza fisica, con un dislivello impegnativo e tanti chilometri da percorrere. In ogni caso non c’è alcun pericolo, l’itinerario è ben segnalato e la soddisfazione saprà ripagarvi per tutte le vostre fatiche!

Monte Rosa
Laghi di Estoul
Poco conosciuti e ancor meno frequentati, i Laghi di Estoul rappresentano la meta ideale per tutti gli Alpituder amanti della montagna selvaggia e della pace che solo in certe vallate è ancora possibile trovare. I due specchi d’acqua sono incastonati ai piedi della Punta Valnera, racchiusi e protetti dalle pareti rocciose delle creste circostanti. Il percorso per raggiungerli è facile e adatto a tutti, priva di particolari difficoltà o di passaggi troppo faticosi. Una volta guadagnato l’accesso a questo anfiteatro naturale, incontrerete prima il Lago di Estoul vero e proprio, poi il più grande Lago di Chamen. Sulle sue sponde verdeggianti, un picnic e un po’ di relax al sole sono la conclusione ideale alla camminata!

Monte Rosa
Laghi di Frudière
I Laghi di Frudière, situati al termine dell’omonimo vallone, si trovano in un ambiente magico: qui, tra boschi e alpeggi fermi nel tempo vi troverete ad esplorare un territorio unico e selvaggio, in pieno spirito Alpitude! Il primo lago si trova a bassa quota ed è quindi perfetto per un picnic e una giornata di relax, mentre il secondo, poco più in alto, richiede un piccolo sforzo e un po’ di fatica! In generale, la camminata è piuttosto lunga, ma assolutamente facile, con qualche chilometro in salita nel tratto finale che vi farà apprezzare ancor di più la pace della destinazione. Si parte dal piccolo villaggio di Graines, dove potete unire trekking e cultura facendo visita al millenario castello, uno dei più antichi nel suo genere. Secondo la leggenda, da qualche parte tra le rovine si trova una botola che conduce ad un ricco tesoro (anche se noi crediamo che il vero tesoro sia il Lago di Frudière custodito nella vallata).

Monte Rosa
Laghi di Palasina
I Laghi di Palasina, situati nell’omonima vallata, si trovano in una delle località più belle e selvagge della Valle d’Aosta. La camminata non presenta difficoltà particolari, anche se è abbastanza lunga: potete comunque fermarvi al lago che preferite e concedervi una pausa, scegliete voi! In ogni caso, risalendo passo dopo passo la valle, esplorerete un territorio unico e verdeggiante, dove un susseguirsi di terrazze naturali ospitano i tanti laghi della zona: dal grande Lago della Battaglia al Lago Verde, passando per il Lago Pocia per arrivare infine al Lago Lungo. Ma volendo non finisce qui, perché da questa conca si accede facilmente ad una serie di altre destinazioni da non perdere, come il Lago di Bringuez, la Punta Palasina e il Corno Bussola. Buona avventura Alpituder!

Monte Rosa
Laghi di Valfredda
Perle della Val d’Ayas, i Laghi di Valfredda sono incastonati su una terrazza naturale ai piedi dell'omonima punta, raggiungibile senza troppi sforzi dal Rifugio Arp. Passo dopo passo, vi inoltrerete nei paesaggi tipici dell’alta montagna, lasciandovi alle spalle i bei prati della valle di Palasina per scoprire un ambiente roccioso e selvaggio, meno frequentato rispetto ad altri itinerari della zona: l’ideale per trovare la pace e il silenzio delle Alpi. Come detto, non incontrerete particolari difficoltà durante il percorso, vi basterà solo stringere i denti per superare la salita finale che conduce ai laghi. Una volta a destinazione, potete scegliere se continuare verso la Punta Valfredda oppure se tornare sui vostri passi per godervi un pranzo in alta quota all’accogliente rifugio: non conosciamo modo migliore per terminare una bella camminata!

Monte Rosa
Laghi e Col di Pinter
Situati al termine della bella conca del comprensorio sciistico di Champoluc, i Laghi del Pinter sono una delle destinazioni più belle ed affascinanti della Val d’Ayas. I laghi sono tre, tutti a poca distanza l’uno dall’altro, con il Col di Pinter alle spalle, che si raggiunge allungando il percorso di una decina di minuti. La poca fatica in più per arrivare al colle è assolutamente ben spesa: da qui, infatti, si gode di un panorama davvero eccezionale, con la vallata di Gressoney ai vostri piedi e la vista libera di spaziare su alcune delle vette più importanti della zona, come il Grand Tournalin, la Becca di Nana e il Monte Facciabella. Potete iniziare l’escursione sia dall’arrivo della funivia di Crest, come abbiamo fatto noi, sia direttamente da Champoluc (aumentando il dislivello complessivo di circa 500 metri). Da Crest l’itinerario è ben segnalato e privo di particolari difficoltà, a parte il tratto finale del canalone di accesso al lago che è piuttosto ripido!