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Mont Avic e Valle Centrale
Finestra di Champorcher
Facile ma decisamente lungo, il sentiero che da Chardonney porta alla Finestra di Champorcher attraversa tutta l’Alta Valle di Champorcher, passando sul tracciato dell’Alta Via 2. Il colle divide la Valle di Champorcher da quella di Cogne, oltre che il Parco Regionale del Mont Avic da quello Nazionale del Gran Paradiso. Il percorso ripercorre per grandi tratti l’antica strada di caccia voluta da re Vittorio Emanuele II e tocca ben due rifugi, il Dondena e il Miserin (quest’ultimo di fronte all’omonimo lago), entrambi ottimi punti per una sosta. Dalla cima si gode di un panorama eccezionale su entrambe le vallate, anche se purtroppo l’atmosfera generale è rovinata dai piloni degli elettrodotti.

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Gran Lago del Mont Avic
Incastonato nel cuore del Parco Regionale del Mont Avic, il Gran Lago è indubbiamente uno dei simboli del parco stesso. Qui tutto è davvero grandioso, dall’ambiente selvaggio al super panorama sul Massiccio del Monte Rosa: non a caso si tratta di una delle destinazioni più frequentate della zona. L’itinerario per arrivarci è abbastanza lungo ma molto piacevole e permette di attraversare i fantastici e rigogliosi territori di Champorcher e Champdepraz. Superato il Rifugio Barbustel, dove consigliamo di fare una pausa, il percorso vi porterà alla scoperta dei Laghi del Mont Avic ed infine, con un’ultima salita, raggiungerete il secondo lago naturale più grande della Valle d’Aosta.

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Lac de la Leità e Lacs du Col Medzove
Lungo ma incredibilmente affascinante, il sentiero verso Laghi del Col Medzove permette di scoprire un’infinità di laghi e di esplorare il cuore del Parco Regionale del Mont Avic. Superato il Col du Lac Blanc e arrivati al Rifugio Barbustel, dove consigliamo di fermarvi per una pausa, parte quello che si può tranquillamente definire il Sentiero dei Laghi: con relativa facilità, infatti, potrete raggiungere i Laghi del Mont Avic, il Gran Lago, il bellissimo Lac de la Leità e, infine, i Laghi del Col Medzove. Dall’omonimo colle si apre un panorama davvero incredibile su molte tra le vette più iconiche della Valle d’Aosta: se avete una macchina fotografica, questo è il momento giusto per mettere alla prova le vostre capacità!

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Laghi dell’Alta Valle di Champorcher
Situati al confine con la zona del Gran Paradiso, i Laghi dell’Alta Valle di Champorcher offrono tutto quello che un Alpituder desidera: aria fresca, panorami super ed ambienti selvaggi e incontaminati. Il sentiero, nonostante sia abbastanza lungo, non presenta particolari difficoltà o pericoli. Arrivati al Lago Miserin, dove consigliamo di fare una pausa all’omonimo rifugio, l’itinerario vi porterà alla scoperta di tre laghi, ovvero il Lac Noir, il Lac Blanc ed, infine, il Lago Pontonnet. Poco oltre quest’ultimo, sulla sinistra, vedrete chiaramente un piccolo crinale roccioso che potrete risalire in pochi minuti e senza troppi sforzi: il panorama che si apre da qui è davvero incredibile e tocca tutte le vette e i giganti della zona!

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Laghi della Valle della Legna
Il sentiero verso il Laghi della Valle della Legna è lunghissimo, ripido e faticoso: detta così penserete che non ci sia niente di buono ad attendervi in quest’angolo remoto della Valle di Champorcher. Eppure, la natura incontaminata di questa vallata, conosciuta da pochi e frequentata da pochissimi, regala agli Alpituder che la esplorano quella sensazione di selvaggio ormai rara. L’itinerario si snoda nel bellissimo bosco che dà il nome alla Valle, attraversando di tanto in tanto alcune radure davvero meravigliose, una su tutte quella dell’Alpe Vercoche. La seconda parte ha un sapore molto più d’alta montagna: risalendo una pietraia, raggiungerete prima il grande Lago Vercoche e poi, dopo aver affrontato una breve salita, arriverete ai vicini Lago Piano e Lago Molera. Se siete amanti della solitudine e delle lunghe camminate nella natura, la Valle della Legna è il luogo perfetto per voi!

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Laghi del Mont Avic
Fantastico e semplice, l’itinerario che porta alla scoperta dei laghi del Mont Avic passa per il Rifugio Barbustel, nel cuore del Parco Regionale. Immersi in un ambiente rigoglioso, gli specchi d’acqua disseminati nella zona sono tutti caratterizzati da forme e colori differenti nonostante la loro vicinanza. Il sentiero attraversa l’incontaminata Valle di Champorcher, passando per il Lago Muffè e il Col du Lac Blanc, dal quale si scende direttamente fino al rifugio. Da qui, in pochi minuti, potete visitare il Lago Vallette, il Lago Bianco, il Lago Nero e il Lago Cornuto. Da quest’ultimo, consigliamo di continuare la salita fino al Gran Lago, uno dei simboli del Parco: insomma, qui gli amanti dell’acqua e della natura troveranno un vero paradiso!

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Lago Chiletto
Avvincente e poco frequentato, l’itinerario che porta al Lago Chiletto attraversa la selvaggia Valle della Legna, nella Valle di Champorcher. Si tratta senza ombra di dubbio di uno dei luoghi meno conosciuti (a torto) e più incontaminati della Valle d’Aosta: qui gli amanti della solitudine e dalla natura non rovinata dall’uomo troveranno un vero e proprio paradiso! Il percorso per raggiungere il lago è lungo, ripido e faticoso ma anche vario e piacevole. Inoltre, una volta arrivati, sarete ben ricompensati dal panorama su tutto il vallone e dall’atmosfera wild del territorio dove si trova il Lago Chiletto, con il Monte Facciabella e le punte al confine con il Piemonte tutto intorno e il silenzio dell’alta montagna a farvi compagnia.

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Lago Gelato e Lac de Raye Chevrère
Molto lungo e a tratti difficile e ripido, il sentiero che porta al Lago Gelato e al Lac de Raye Chevrère non è di certo adatto ai meno allenati. Inoltre, come scritto nelle nostre precauzioni, una volta usciti dal bellissimo bosco di La Servaz, il sole potrà crearvi più di qualche problema, dunque consigliamo di non dimenticare acqua, cappellino e tanta crema solare! Nonostante ciò, l’itinerario è davvero avvincente sia per gli ambienti duri e puri attraversati, sia per la vista dal Col de Raye Chevrère. Tutta la seconda parte dell’escursione si svolge sotto lo sguardo del Mont Avic e del Monte Iverta, che chiudono la conca della vallata del Chalamy, posta al confine Nord-Ovest della Valle di Champorcher: superato il Col de Raye Chevrère, infatti, vi troverete nella Val Clavalité!

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Lago Servaz
Molto semplice ma decisamente appagante, l’itinerario che porta al Lago Servaz attraversa i bellissimi boschi di Champdepraz, nel Parco Regionale del Mont Avic. Il dislivello contenuto e la breve durata rendono questa escursione adatta a tutti. In più, considerando che si resta all’ombra degli alberi per quasi tutto il tempo, risulta un’ottima scelta nelle calde e assolate giornate estive. L’ambiente in cui si trova il lago è davvero particolare: le sue rive, infatti, sono quasi completamente circondate da conifere, pini uncinati e grossi massi. In ogni caso, la grande presenza di pini uncinati non dovrebbe sorprendere, in quanto quella di Servaz è la più estesa foresta di questo tipo di pianta delle Alpi italiane.

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Mont Avic
Lunga, dal grande dislivello e con passaggi alquanto tecnici, la salita verso il Mont Avic è sicuramente un’esclusiva degli escursionisti più esperti ed allenati. Tutta la seconda parte, infatti, passa su pietraie e sfasciumi e l’ultimo tratto, fino a poco tempo fa di natura alpinistica, è ad oggi attrezzato con corde fisse, canaponi e cavi d’acciaio. Nonostante non siano passaggi difficili, bisogna procedere con attenzione, in quanto alcuni punti sono esposti e in altri è necessario disarrampicare. Detto questo, il Mont Avic è sicuramente un must per tutti gli amanti delle alte vette valdostane: non a caso, il Parco Regionale prende il nome proprio da questa aguzza cima! Da lassù, il panorama si apre su tutta la zona e sui lontani giganti del Monte Rosa. Per la discesa potete tornare dalla via di andata oppure scendere dalla cresta Ovest (più difficile e pietrosa), dal quale ci si collega al sentiero per il Lago Gelato.

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Monte Barbeston
Classica escursione a Champdepraz, la salita che porta al famoso Monte Barbeston è lunga e a tratti discretamente ripida ma, data la mancanza di particolari pericoli, può essere affrontata da chiunque. La prima parte del percorso attraversa il bellissimo bosco di La Veulla fino agli alpeggi di Pra Oursie, dove si trova l’accogliente agriturismo Maison du Lord. La seconda metà, invece, è più ripida e selvaggia: si sale fino al Colle della Valmeriana e da qui si affronta la dorsale che conduce alla vetta, caratterizzata da una bella statua della Madonna. La vista da lassù è davvero incredibile e spazia su tutti i giganti della nostra regione, oltre che su tutta l’area circostante, con menzione particolare per il vicinissimo Mont Avic. Per la discesa potete compiere un interessante giro ad anello, passando sull’altro versante della dorsale e scendendo fino alla frazione Barbustel, dalla quale dovrete risalire fino a La Veulla.

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Mont Glacier
Lunga ma varia e mai troppo difficile, la salita che porta al Mont Glacier si divide in due parti: la prima, che porta alla bellissima e tranquilla conca di Enseta passando per il Rifugio Dondena, è semplice e adatta davvero a tutti. La seconda parte, che da qui risale fino al Col Fussy e successivamente in vetta, è più ripida e adatta solo a chi ha buona gamba e un po’ di esperienza. In ogni caso, oltre al terreno un po’ scivoloso e pieno di roccette e sfasciumi degli ultimi tratti, non ci sono grossi pericoli. Il Mont Glacier è la vetta più alta dell’area del Mont Avic e merita senz’altro di essere conquistata. Da lassù il panorama si apre su tutta la zona e sui laghi del parco, mentre all’orizzonte vedrete chiaramente tutte le principali montagne valdostane. Lungo il percorso si trova anche il piccolo ma caratteristico Lago Gelato: dal Col Fussy, il colpo d’occhio sullo specchio d’acqua è notevole!

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Rifugio Barbustel
Circondato da numerosi laghi alpini, il Rifugio Barbustel è situato nel cuore del Parco Regionale del Mont Avic. Da qui il panorama è semplicemente magnifico, con il Mont Avic a due passi, il Cervino e il gruppo del Monte Rosa sullo sfondo e i vari laghi tutto intorno. Il rifugio, oltre ad essere perfetto come escursione di giornata, è anche il punto di appoggio principale per tante altre camminate nel parco. Il sentiero per arrivare fin qui passa per i boschi rigogliosi di Champorcher, il Lago Muffé e il Col du Lac Blanc. L’itinerario non presenta particolari difficoltà e non è né eccessivamente lungo né troppo impegnativo: con un po’ di fatica, anche i meno allenati possono raggiungerlo!

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Rifugio e Lago Miserin
Il Rifugio Miserin sorge sulla riva del grande lago omonimo e, trovandosi vicino al confine tra il Parco Regionale del Mont Avic e quello Nazionale del Gran Paradiso, gode davvero di una posizione invidiabile! Da qui partono numerose tracce per altre escursioni o per vie alpinistiche più impegnative, ad esempio verso il Lago Pontonnet o la Rosa dei Banchi. La storia, qui più che in altri luoghi, si fa davvero sentire: l’odierna costruzione sorge sui resti di un antico ricovero edificato all’incirca nel 1650 per ospitare i pellegrini in visita al Santuario della Madonna delle Nevi, ancora oggi presente vicino al lago. L’origine di quest’ultima è ancora più avvincente, ma lasciamo a voi il piacere di scoprirla! Il sentiero per arrivare a destinazione comprende due varianti, entrambe semplici e ben segnalate. Una delle due ripercorre l’antica strada della caccia reale, costruita da Vittorio Emanuele II nel 1862.

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Tour dei Laghi di Champorcher
Lungo ma molto semplice, il Tour dei Laghi di Champorcher è una delle classiche escursioni nel Parco del Mont Avic. Il sentiero si sviluppa nel vallone tra la cresta che divide Champorcher e Champdepraz, dove svettano il Mont Glacier e la Gran Rossa, oltre che la bastionata rocciosa in cui sorgono la Bec Barmasse e la Bec Raty. Tra vari saliscendi, lunghi tratti pianeggianti e colletti da superare, si raggiungono ben quattro laghi: lo splendido Lago Muffè, dove potrete fare una pausa all’omonimo ristoro, il Lago Vernouille, il Lac de Raty ed, infine, il Lago di Giasset. Da quest’ultimo potete tornare indietro ripercorrendo l’itinerario di andata oppure, consigliatissimo, scendere fino al villaggio di Dondena (nel quale si trova l’accogliente Rifugio Dondena) e percorrere la poderale pianeggiante che riporta direttamente al parcheggio.

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Tour Ponton
Sicuramente uno dei più facili 3000 della nostra regione, il Tour Ponton si erge sulla cresta che divide la Valle di Champorcher da quella di Cogne. La mancanza di pericoli e i sentieri ben segnalati ed in ottime condizioni rendono questa vetta accessibile a tutti. In ogni caso, la lunghezza complessiva dell’itinerario e il grande dislivello potrebbero mettere a dura prova la vostra resistenza, per questo è richiesta una buona forma fisica e forza di volontà! Solitamente, il percorso ufficiale inizia da Dondena: noi di Alpitude, invece, consigliamo di partire da Petit Mont-Blanc (nonostante si allunghi un po’ il percorso), sia per il rispetto della natura, sia perché la sterrata che conduce al piccolo villaggio potrebbe decisamente rovinare la vostra auto. Lungo la via passerete per vari punti della zona, per esempio il Rifugio Dondena e il Lago Pontonnet, per poi salire fino al Col de Fénis e da lì al Col Pontonnet ed infine in vetta. Da lassù, il panorama si apre su tutte le vallate circostanti e su vari giganti valdostani, anche se (ci spiace dirlo) i pilastri dell’elettrodotto hanno rovinato l’atmosfera wild di questa zona.