Ogni escursione in montagna, dalla passeggiata più semplice al trekking più sfidante, richiede una buona conoscenza di se stessi, dei propri compagni, del territorio e dell’ambiente circostante. Le condizioni climatiche possono cambiare repentinamente, si può smarrire il sentiero, cadere, rimanere senz’acqua o senza energie: basta poco perché una semplice gita si trasformi in un’esperienza spiacevole o addirittura pericolosa. Alpitude non si assume alcuna responsabilità per la buona riuscita delle vostre escursioni. Tuttavia, molto spesso è possibile evitare rischi inutili o situazioni di disagio semplicemente tenendo in considerazione le buone norme del trekking in montagna.
Pianificazione
Per ogni escursione, dalla più semplice a quella più sfidante, è sempre doveroso pianificare ogni dettaglio, studiare l’itinerario, valutarne la percorribilità e conoscere difficoltà, dislivello, lunghezza e altitudine d’arrivo. Una buona fase di studio permette di valutare le proprie capacità tecniche e fisiche in relazione al percorso, per una piena consapevolezza dell’escursione programmata. Inoltre, ricordate sempre di:
- Controllare scrupolosamente il meteo e il rischio di fulmini prima di partire: questo passaggio è di fondamentale importanza per la vostra salute!
- Scaricare la traccia GPX o stampare l’itinerario da percorrere, così da ridurre al minimo la possibilità di perdersi.
- Informarvi sulla possibile presenza di animali selvatici e sapere come comportarsi nel caso se ne incontri uno.
- Informarvi se il percorso scelto fa parte di una zona di caccia o di un’area protetta. In quest’ultimo caso, assicuratevi di rispettarne le leggi specifiche.
- Se affrontate la camminata insieme al vostro amico a quattro zampe, leggete la sezione dedicata alla sicurezza dei cani in montagna.
Meglio in compagnia
Il consiglio generale è sempre quello di non intraprendere un’escursione da soli, tuttavia, se il richiamo della montagna è troppo forte e decidete di intraprendere una camminata in solitaria, non dimenticate di avvisare qualcuno (famigliari, amici, albergatori, rifugisti) sulla vostra destinazione finale e sull’itinerario che intendete seguire. Verificate inoltre di avere la batteria del telefono carica.
Abbigliamento
Vestirsi con consapevolezza è obbligatorio per affrontare al meglio la montagna. Ricordate che la temperatura cala progressivamente man mano che guadagnate altitudine, inoltre il vento in quota provoca un ulteriore abbassamento della temperatura percepita. Preferite sempre materiale tecnico e adatto al trekking. In generale, vige la regola di vestirsi a strati (o a cipolla): lo strato base serve ad eliminare il sudore dalla pelle; quello intermedio trattiene il calore corporeo e protegge dal freddo; lo strato esterno (chiamato guscio) ripara da pioggia e vento. Chiaramente, non dovrete partire per ogni escursione indossando tutti gli strati: sarà sufficiente averli con sé a seconda delle condizioni meteorologiche.
- La scarpa giusta è probabilmente l’elemento più importante per qualsiasi escursionista: deve essere flessibile e con suola antiscivolo, possibilmente in gomma Vibram, in quanto permette una maggiore aderenza al terreno.
- Preferite delle calze alte traspiranti, possibilmente di lana.
- La t-shirt deve essere comoda e traspirante. Solitamente (e in modo particolare se le temperature sono basse) la t-shirt va indossata sopra ad una maglia termica.
- Portate sempre con voi una felpa o un pile leggero e caldo.
- Il tipo di giacca (e in generale gli strati più esterni) vanno scelti in base alla stagione, alla temperatura prevista e ai giorni che si intendono trascorrere in montagna: in ogni caso, scegliete sempre indumenti tecnici, isolanti, impermeabili e antivento.
- Indossate dei buoni pantaloni tecnici da trekking: preferite i modelli lunghi e leggeri, in modo da proteggere interamente le gambe, soprattutto nelle escursioni che portano ad alta quota. In alternativa, dei pantaloncini andranno benissimo. Se le temperature sono basse, indossateli sopra ad una calzamaglia termica.
- Anche in estate, portate sempre con voi guanti, scaldacollo e cappello di lana, in modo da proteggere le estremità del corpo e il collo in caso di un abbassamento improvviso della temperatura e dalla dispersione termica tipica dell’alta quota.
- Per lo stesso motivo di cui sopra, non dimenticatevi una k-way antivento, così come una mantella impermeabile che copra sia voi che lo zaino, entrambi fondamentali in caso di forte vento o acquazzoni improvvisi.
- Per ripararsi dall’azione solare, sono necessari occhiali da sole (possibilmente tecnici) e berretto: quest’ultimo può fare la differenza tra il prendere o meno un colpo di sole.
- Non dimenticatevi indumenti di ricambio, specialmente una t-shirt traspirante e delle calze e, in generale, tutti gli indumenti del primo strato. Questo è valido soprattutto in caso di gita di più giorni.
Cibo, acqua e altri oggetti utili
Camminare in montagna, oltre che essere un’attività decisamente dispendiosa, richiede di sapersi adattare ad innumerevoli situazioni. Cercate di tenere in considerazione ogni variabile quando preparate lo zaino:
- Assicuratevi di avere abbastanza cibo per non rimanere senza energie durante l'escursione.
- Portate con voi molta acqua e bevete spesso: la disidratazione può essere il peggior nemico di qualsiasi escursionista. Consigliamo di avere con voi almeno un thermos caldo contenente tè o tisane e, specialmente negli itinerari più lunghi, dei sali minerali. Inoltre, ricordiamo che bere acqua da fonti non controllate può portare a conseguenze spiacevoli: se proprio rimanete a secco, procuratevi dell’acqua da una fontana o da un fiume limpido e scorrevole.
- Altri oggetti utili da non dimenticare sono la crema solare, una powerbank e un kit di primo soccorso: questo si trova in commercio in una versione standard e può essere completato con alcuni accessori utili come un accendino antivento, dell’acqua ossigenata, collirio e un fischietto di segnalazione.
- Portate sempre con voi una coperta isotermica, in modo da rimanere al caldo e scongiurare rischi di ipotermia nelle situazioni più estreme o di emergenza.
Zaino
Lo zaino è di fondamentale importanza: utilizzate sempre uno zaino tecnico e impermeabile! Sceglietelo in base alla capienza e alla durata dell’escursione: ricordatevi sempre che un’escursione di più giorni necessita di uno zaino più grande (50 litri solitamente) rispetto ad una in giornata (35 litri o meno a seconda delle esigenze). Inoltre, lo zaino deve essere indossato e riempito correttamente, distribuendo adeguatamente il peso (si trovano molti video su YouTube che spiegano i processi giusti) e, soprattutto, deve contenere solo l’essenziale: non riempitelo di cose inutili!
Rivolgetevi ad un professionista
Le Guide Alpine certificate UIAGM sono professionisti esperti e formati a livello internazionale per accompagnarvi nelle vostre escursioni in alta montagna in tutta sicurezza. Se le vostre capacità fisiche e tecniche, nonchè la vostra esperienza, sono insufficienti, non esitate a rivolgervi ad una Guida Alpina. In generale, la regola per chi è alle prime armi è quella di farsi accompagnare da persone più esperte.
Rifugi e bivacchi
Se avete intenzione di pernottare in rifugio o in bivacco, assicuratevi di recuperare quante più informazioni possibili sulla struttura, specialmente per quanto riguarda i bivacchi (ad esempio il bivacco è dotato di acqua corrente? C’è la corrente elettrica? Il gas?).
In generale, per entrambe le strutture servirà un sacco a pelo. Se desiderate dormire in rifugio, prenotate con anticipo il pernottamento e chiedete al gestore tutto ciò che vi servirà per accedere alla struttura.
Acclimatamento
Se optate per un’escursione che supera i 2500 metri di altitudine, salite lentamente per dare il giusto tempo al vostro corpo di adattarsi al cambio di altitudine. Se l’itinerario porta molto al di sopra dei 3000 metri di altezza, è d’obbligo uno o due giorni di acclimatamento in rifugio.
Temporali e fulmini
Controllate sempre le evoluzioni delle condizioni meteorologiche: ai primissimi segni di un temporale in arrivo, correte subito a ripararvi! Per attenuare questo rischio, vi invitiamo nuovamente a consultare il meteo prima di partire. In ogni caso, le condizioni climatiche in montagna possono cambiare repentinamente: se proprio non potete evitare un temporale, vi rimandiamo alla sezione specifica con i comportamenti da tenere in caso di fulmini.
Altro
Evitate di camminare di notte e calcolate bene i tempi per tornare a casa o per raggiungere il punto sosta ancora alla luce del sole: fare trekking al buio senza coscienza è decisamente sconsigliato e pericoloso. Nell’eventualità di affrontare un tratto o un sentiero attrezzato, valutate attentamente la condizione dell’attrezzatura di supporto: spit, cavi di ogni genere, gradini, placche, scale, ponti, ponti tibetani.
Trekking in inverno
Se le condizioni lo permettono, è possibile praticare trekking anche durante il periodo invernale, soprattutto in bassa e media montagna. In questo caso, controllate attentamente il bollettino valanghe e quello nivologico prima di partire. Inoltre, non dimenticatevi i ramponcini da neve, in quanto è molto probabile trovare neve e ghiaccio che rendono pericolosa la progressione. Scegliete posti il più possibile esposti al sole e vestitevi con indumenti caldi e traspiranti: proteggete in modo particolare le estremità del corpo (mani, piedi, testa). Un thermos caldo contenente tè o tisane può fare la differenza! In generale, tutti questi punti valgono anche per le escursioni estive che portano oltre quota 3000 metri.
Rispettate la montagna
Sembra scontato dirlo, ma ricordarlo non fa mai male: abbiate sempre rispetto della natura che vi circonda e dell’ambiente, sono la casa delle nostre passioni ed è nostra responsabilità averne cura. Non si abbandonano rifiuti, non si disturbano gli animali, non si strappano fiori o piante dal terreno. La montagna ve ne sarà grata.
Flessibilità
Sia quando pianificate la prossima gita, sia durante l’escursione vera e propria, è di fondamentale importanza adottare una mentalità flessibile. Se la mattina della partenza il tempo non è come previsto, o per qualsiasi motivo non siete nella miglior condizione fisica e mentale, non impuntatevi sulle vostre scelte ed optate per un percorso più breve e più facile o rimandate del tutto l’escursione. Se durante l’escursione non vi sentite in grado di proseguire, che sia per la fatica, per il freddo, per le difficoltà, per l’avvicinarsi di nuvole minacciose, per un vento troppo forte, per le condizioni di un tratto non perfettamente sicure o per qualsiasi altro motivo oggettivo o soggettivo, non fate gli eroi e tornate sui vostri passi, non c’è vergogna in questo. Al contrario, il coraggio spesso è sapersi fermare piuttosto che proseguire a tutti i costi.